Premi

Bea World 2020. Vincitori Italiani. Pallas (9PM): “Think local, Act Global”

Iniziamo oggi il giro di microfono tra le agenzie salite sul podio del Bea World 2020 per conoscere i plus dei progetti vincitori, che cosa significa primeggiare nell’ambito di un premio internazionale e quale sia la marcia in più della creatività italiana secondo i player nostrani. La parola a Jimmy Pallas, event direction, general event management & set design 9PM Events & Entertainment.

Incetta di premi per 9PM Events & Entertainment al Bea World, grazie al progetto ‘Anything is Possible - Rise in Dubai 2019’, realizzato per Amway, a cui sono stati assegnati il primo premio ‘Iconic Awards’, un oro e un bronzo rispettivamente nelle categorie ‘B2B event over €500,000’ e ‘Use of Technology’. Un evento il cui fil rouge, ‘Non ci sono limiti al nostro cielo’ ne ha caratterizzato l’intera narrazione: sul led di 126 m è decollato l’A380 Amway che ha sorvolato i 10.000 col coaching di tre veri astronauti asiatici; lo spazio è stato il ‘nuovo step possibile’ con Sir Richard Branson, prova vivente che se puoi pensarlo, puoi farlo; i vessilli degli 11 paesi hanno volato con gli sbandieratori degli Uffizi; infine, 20.000 cocktail di Bruno Vanzan, vip lounge, orchestra del Maestro Loprieno con brani nazionali e le photosession, mentre in 45’ la crew allestisce un nuovo palco. L’effetto ‘wow!’ finale è stato lo show di Katy Perry: con la sua ‘Rise’, concessa in assoluta esclusiva per la comunicazione motivazionale nel corso dell’anno.

A Jimmy Pallas (foto by Matteo Curti), event direction, general event management & set design (nella foto by Matteo Curti), il compito di raccontarci i punti di forza dell’evento e il sentiment dell’agenzia, alla quale, ricordiamo, è stato assegnato anche l’argento quale ‘Best Event Agency.

Quali sono i plus del progetto con il quale avete vinto al Bea World?

La narrazione di Rise Dubai 2019 parte dal presupposto che questo evento aveva delle caratteristiche molto particolari e che il progetto era nostro, così come la realizzazione e tutta la logistica. Di solito ci si trova a svolgere solo uno di questi ruoli… In questo caso il plus, la vera chiave del successo, è stato il tempo: abbiamo cominciato a lavorarci due anni prima. Questo ci ha consentito di ottenere due risultati notevoli: un ampio margine ottimizzazione, anche economica, e la possibilità di fare squadra.  Abbiamo creato un grande team. Ve lo racconto con qualche esempio. Avevano da gestire 11 Nazioni. Nei due anni che hanno preceduto l’evento le abbiamo coinvolte tutte, chiedendo loro di collaborare. Vi assicuro che non è facile mettere assieme, spesso in contemporanea, 11 nazioni che parlano 10 lingue diverse. Ad ognuna abbiamo assegnato un incarico che serviva per l’evento, assistito ovviamente da noi. Per esempio: una nazione ha lavorato con noi all’assegnazione dei posti a sedere degli ospiti in sala, un'altra sui testi da inserire sui 63 schermi che offrivano vari tipi d’informazioni in varie lingue… Perché questo coinvolgimento? Giusto per dare un’idea dei flussi di cui parliamo: arrivo dei 10.000 delegati e degli ospiti da 13 ingressi; ingressi in sala convention con ciascuno dei 10.000 posti preassegnato, in 10 minuti; spostamento in area cocktail con cibi e beverage specifici per ciascuna etnia e prescrizione religiosa; rientri in sala per il concerto; deflusso verso 13 ingressi; rientro in 20 hotel.

Vi risparmio il resto. (E comunque: nessuno ha sbagliato posto, e nessuno si è perso!)

È così che, arrivati a Dubai per l’evento, si è trattato di mettere in scena l’esecuzione di una completa preparazione. In pratica avevano messo prima le basi per creare un B2B di grande impatto e studiato nei minimi dettagli. Gli elementi che ne hanno decretato il successo? Tutti: perché il successo dipende da come misceli gli elementi. E quelli piccoli sono fondamentali – come il sale nella pasta. Alcuni esempi: la segnaletica a led ruotava dopo l’ingresso degli ospiti per trasformarsi in video delay a servizio del palco; 20mila signature cocktail sponsorizzati e realizzati da Bruno Vanzan campione del mondo di cocktail acrobatico; e… sono mille!

Certo, poi l’olio e il sugo devono essere di ottima qualità: quindi ecco Sir Richard Branson con il suo intervento, “se puoi pensarlo, puoi farlo”. Tre astronauti asiatici che hanno offerto delle visioni future in linea con i traguardi d’innovazione aziendale. Un cambio palco in 45 minuti per Katy Perry, che ha cominciato a lanciare l’evento un anno prima con videomessaggi sui canali interni del cliente e ha ringraziato poi con post sui suoi pazzeschi canali social. Questo per ricordare che, oltre alla creatività, serve strategia e disciplina per creare il ‘Wow Factor’.

Che cosa significa vincere nell’ambito di un premio internazionale?

Intendi a parte la gioia e la grande emozione? A differenza di tante altre agenzie sono decenni che lavoro all’estero organizzando eventi tipo business sessions, gala dinners e talent performances; e per farlo ho sempre operato con dei criteri internazionali. Mi sento come un pesce nel proprio elemento. Nell’internazionale mi sento a casa. Del resto vivo in Italia, ma sono americano, le mie nonne era norvegesi, mio nonno greco e poi in me scorre il sangue piemontese dei De Benedetti.

A parte gli scherzi, nonostante il Covid e i numerosissimi eventi, grandi e piccoli, realizzati in Italia, la dimensione internazionale fa parte del mio Dna. Anche per questo, vincere a livello mondiale ben due premi - The World's Best Iconic Event e The World’s Best B2B Event - significa molto sia per me che per la mia squadra. È un riconoscimento che mi conferma la validità di ‘Think local, Act Global’ che è uno dei motti della mia società di eventi. L’altro, ‘Looking through the eyes of the client’, gratifica e incrementa i risultati ottenuti per il Cliente che forse non si aspettava anche questi riconoscimenti.

Qual è la marcia in più della creatività italiana?

Versatilità e coraggio, due doti che cerco di esercitare ogni giorno perché sono muscoli che vanno allenati, e disciplinati. Creare eventi è un privilegio. Farlo bene richiede di lavorare senza guardare l’ora, il giorno della settimana, o le feste comandate. E l’unico modo per farlo è con il sorriso di chi sa che sta facendo il lavoro più bello del mondo. È un approccio che i grandi creativi italiani tramandano e ho avuto l’occasione d’impararlo. Cerco solo di non scordarlo mai e di metterlo in pratica. Saper sognare in modo disciplinato, sapere dare valore al proprio team e a chi condivide con te questa passione, sono altri ingredienti che ho avuto in dote dalla mia formazione. Ho iniziato la mia carriera con i tour dei concerti live, con il rock, e mi porto dentro il pragmatismo americano, capace di operare in economia, senza rischiare la dispersione. E, a proposto di creatività italiana, voglio aggiungere questo: siamo capaci di dare il meglio anche in circostanze eccezionali, ma, soprattutto, sappiamo farlo con il cliente e per il cliente, offrendo il massimo della professionalità nel confezionare un prodotto unico, su misura.

 

Premi vinti al Bea Italia 2020

Premio editore ‘Premio alla Carriera’ a Jimmy Pallas 

'Rise Dubai 2019 - Anything is Possibile' (cliente: Amway)  

1° premio 'Iconic Event Awards'

2° premio ‘Evento BTOB’

1° premio ‘Meeting, Convention & Incentive’

2° premio ‘Migliore integrazione del progetto di comunicazione con l'organizzazione logistica'

Marina Bellantoni