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Meet Magento Italy 2017: puntare su digital retail marketing e innovazione tecnologica per far crescere il business. L’evento è organizzato da Webformat

La manifestazione, in corso al Michelangelo Hotel di Milano fino a domani, 3 marzo, riunisce i maggiori player del panorama internazionale dell’e-commerce (circa 460 i partecipanti accreditati, provenienti da 14 diversi Paesi) per discutere (40 gli speech in programma) delle principali tendenze che stanno caratterizzando il settore. Parola d’ordine: omnicanalità.

È in corso oggi (2 marzo) e domani (3 marzo), al Michelangelo Hotel di Milano, la quarta edizione di Meet Magento Italy, l’evento ufficiale per il nostro Paese di Magento, la piattaforma open-source per la realizzazione di e-commerce omnichannel, anche multi-store e multi-brand. L’iniziativa, organizzata da Webformat, e-commerce service provider e Magento solutions partner, ha tra i principali sponsor PayPal (platinum), Wmb e Webformat (gold). Tra i media partner anche ADC Group.    

L’evento ha riunito nel capoluogo lombardo i maggiori player del panorama mondiale dell’e-commerce (circa 460 i partecipanti accreditati, provenienti da 14 diversi Paesi) per discutere (40 gli speech in programma, leggi news) delle principali tendenze che stanno caratterizzando il settore del commercio elettronico.

“Ogni anno - ha spiegato ad ADVexpress da Diego Semenzato (in foto in alto), Ceo e founder di Webformat -, Meet Magento Italy richiama i migliori professionisti, tra developer, merchant, fornitori di servizi e membri della community, che possono prendere parte alle conferenze tenute da relatori internazionali, e confrontarsi con esperti Magento e professionisti del mondo e-commerce”. A livello internazionale, da inizio 2016 sono stati più di 21.000 i partecipanti, che hanno preso parte ai vari Meet Magento, 390 gli sponsor e 800 gli speaker coinvolti in oltre 30 Paesi di tutto il mondo.

Ma non di solo e-commerce si può vivere, e dunque tra le ‘iniziative speciali’ (leggi news) in programma nel corso della due giorni milanese non poteva mancare la terza edizione della Meet Magento Run, corsa organizzata in collaborazione con Neen, che si svolgerà domani, 3 marzo (è possibile scegliere tra un percorso di 5 km e uno di 10 km).

Ma non finisce qui, da segnalare anche il Magento Contribution Day, ossia l’evento nell’evento che, per la prima volta consente agli sviluppatori di partecipare a un workshop intensivo di ‘debug’ e lavorare fianco a fianco dei migliori ‘Magento architect’, per contribuire al miglioramento del ‘core’ di ‘Magento 2’.  Un’esperienza importante per gli addetti ai lavori, che favorisce sperimentazioni e innovazioni a vantaggio del futuro del commercio digitale.

Per far crescere il business della propria azienda, occorre puntare su digital retail marketing e innovazione tecnologica. La parola chiave, ha precisato Semenzato, è omnicanalità: “Il consumatore vuole stabilire con i suoi brand preferiti una relazione coerente e consistente, sfruttando tutti i canali e touch point possibili. Magento è la piattaforma open source che abilita l’omnicanalità, integrando negozio fisico e store online, permettendo una comunicazione efficiente e trasparente tra i diversi canali”.

La migliore strategia da adottare per realizzare un e-shop efficace, spiega sempre Semenzato, “consiste nel realizzare una fotografia del mercato, inteso come il contesto in cui si intende operare con la propria impresa. A questo punto occorre dotarsi delle migliori tecnologie, a cominciare dalla piattaforma Magento, e di partner affidabili e competenti, come Webformat. Tenendo presente che un progetto serio richiede tempo, almeno un paio d’anni, per raggiungere risultati apprezzabili”.

Abbiamo sfruttato l’occasione del Meet Magento Italy, per parlare anche con uno dei principali relatori della manifestazione, Massimo Banzi (apri la gallery, foto 2), cofondatore di Arduino, open-source electronic prototyping platform (soprattutto lato hardware). “Le persone che vogliono innovare - ha spiegato Banzi - si trovano davanti muri, più o meno alti; noi favoriamo la creazione di strumenti tecnologici che possano essere utilizzati come ‘scale’ per oltrepassare quei muri”.

Con i suoi servizi, Arduino supporta lo sviluppo della cosiddetta comunità (e cultura) dei ‘maker’, moltiplicando le possibilità di accesso alle tecnologie digitali, favorendo così un percorso di democratizzazione, che, come precisato Banzi, permette anche alle persone comuni (purché dotate di buone idee e voglia di mettersi in gioco) di esplorare strade innovative, anche al di là delle (limitate) direzioni indicate dalle poche e grandi multinazionali del settore tecnologico, che controllano il settore (e il mondo). D’altra parte non è un caso che gli utenti del sito Arduino sono 25 milioni all’anno, nel mondo.

Infine, sul fronte internet of things, Banzi ha evidenziato l’importanza dello sviluppo dell’industria 4.0 per il nostro Paese. L’integrazione delle nuove tecnologie digitali sul fronte industriale permetterà un miglioramento delle condizioni di lavoro, un incremento della produttività e un innalzamento della qualità produttiva degli impianti. Il tutto, ottimizzando i consumi e risparmiando sulle materie prime.

Mario Garaffa