Celebrazione - ricorrenza

Domani l'Apertura dei Giochi Paralimpici ideata da FilmMaster

Il superamento di ogni limite sarà il concetto guida della cerimonia, di cui è direttore creativo e regista Ric Birch. Il cantante Ligabue, l'alpinista e scrittore Reinhold Messner e il pilota Alex Zanardi saranno fra i protagonisti dello show.

Domani, venerdì 10 marzo 2006, allo Stadio Olimpico di Torino, si apriranno i IX Giochi Paralimpici Invernali con una Cerimonia che sarà un grande show. Uno spettacolo dal vivo di grande impatto, trasmesso in diretta alle 18 da Rai2, che coinvolgerà 25.000 spettatori dal vivo e centinaia di milioni di telespettatori in tutto il mondo. Lo spettacolo è stato presentato oggi, in una conferenza stampa affollata di giornalisti nazionali e internazionali, da Marco Balich e Alfredo Accatino (da sinistra nella foto, con Lida Castelli, art director) del Gruppo FilmMaster.

Il superamento di ogni limite sarà il concetto guida della cerimonia: mettersi costantemente alla prova per contrastare qualsiasi tipo di difficoltà, di barriera, da quelle logistiche a quelle operative, senza dimenticare i pregiudizi. In questo modo la sfida privata portata avanti da ogni atleta si trasformerà in uno stimolo collettivo a lottare per un mondo migliore. Questo spettacolo non sarà solo la Cerimonia di Apertura di un grande evento sportivo che coinvolge nel mondo milioni di atleti disabili, ma sarà la Cerimonia di tutti coloro che hanno scelto di non arrendersi. Una festa che verrà celebrata attraverso la danza, la musica, le tecnologie più sorprendenti e che vedrà agire in scena, gli uni accanto agli altri, ballerini, performer e atleti disabili o non disabili. Senza distinzioni. Senza barriere. Senza retorica.

Il cantante Ligabue, l'alpinista e scrittore Reinhold Messner e il pilota Alex Zanardi saranno fra i grandi protagonisti dello show e, grazie alle loro esperienze, i testimonial di questo messaggio di speranza, assieme a grandi campioni dello sport (fra cui rappresentanze della Juventus e del Torino). Ma i veri protagonisti dello show saranno appunto gli atleti e i performer abili e diversamente abili, fianco a fianco in ogni momento della Cerimonia. Su incarico del Comitato Organizzatore dei IX Giochi Paralimpici Invernali di Torino 2006, la Cerimonia è stata ideata e prodotta da FilmMaster Group , che ha già prodotto con successo le Cerimonie di Apertura e Chiusura dei Giochi Olimpici.

Il gruppo creativo ha sviluppato e realizzato la Cerimonia di Apertura in ogni parte curando l'intero progetto. Direttore creativo e regista è Ric Birch, che ha già legato il suo nome a quattro edizioni olimpiche: Los Angeles '84, Barcellona '92, Sydney 2000 e Torino 2006. La cerimonia, della durata di circa un'ora e mezza, alterna parti artistiche e coreografiche a momenti protocollari. Le prime mirano ad unire insieme la comunicazione umana con la tecnologia, per abbattere il grande muro delle disuguaglianze, la "Grande Barriera". Ecco allora le performance di "Dance Ability", una tecnica di danza praticata da ballerini abili e disabili, oppure all'emozionante pas de deux fra la coppia di ballerini Simona Atzori, disabile, e Luca Alberti, abile. E poi la tecnologia, con una "sinfonia di luci", grandi fuochi d'artificio e un laser show innovativo mai realizzato in Italia. Le parti protocollari comprendono i discorsi ufficiali del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, del presidente dell'IPC Sir Phil Craven, del presidente di Comparto Tiziana Nasi, l'alzabandiera, l'esecuzione dell'inno nazionale italiano, la parata degli atleti, il giuramento degli atleti e dei giudici di gara, l'accensione del braciere.

Parti artistiche e protocollari si alternano negli otto segmenti che formano lo storyboard della Cerimonia: I Giochi di tutti noi, La Storia di un'idea, Uguali e Diversi, Oltre Ogni Limite, Parata degli Atleti, Quaranta Nazioni una sola voce, La Forma del Fuoco, Il Suono della Luce.

"Uno show – commenta Alfredo Accatino, Direttore Creativo di K-events/FilmMaster Group, e autore della Cerimonia – che vuole essere uno spettacolo senza complessi di inferiorità, in grado di valorizzare la diversa abilità degli atleti paralimpici, ma anche di stupire, emozionare e coinvolgere gli spettatori trasmettendo un messaggio di energia e positività. Vogliamo portare in scena uno spettacolo che unisca simbolicamente tutti coloro che hanno scelto di non arrendersi. In fondo, tutti gli uomini lottano per crescere, per migliorarsi e per abbattere ostacoli: chiunque ha in cuor suo un limite da superare".