Evento culturale
Bea Festival, l'importanza del Crisis Management nella pianificazione e organizzazione di un evento
Essere pronti ad affrontare ogni criticità e problema nella progettazione e svolgimento di un evento: questo è un must per chi realizza eventi come è emerso dal Live Demo Wargame sul Crisis Management al Bea Festival, in cui alcune aziende hanno portato la loro testimonianza sulle possibili problematiche che possono nascere.
“La prontezza nella risposta all'accadimento negativo è un aspetto fondamentale, da cui non si può prescindere – ha esordito Fabio Caporizzi, amministratore delegato Burson-Marsteller, organizzatore del talk -. E purtroppo le sorprese ci sono sempre: basti pensare alla tragedia successa a Torino per la Champion’s League, dove l’amministrazione comunale ha mancato di prontezza di intervento, al crollo del Ponte Morandi a Genova, con la società Autostrade che ha continuato a fatturare ancora gli ingressi nella città o, ancora, al naufragio della Costa Concordia, con il sito dell’azienda che a 10 ore dal disastro vendeva ancora viaggi sulla nave. Oppure al tornado a Venezia durante l’Heineken Jammin’ Festival, nel 2007. Bisogna essere pronti ad avere un piano di advocacy, cioè di difesa, che dimostri che chi organizza l’evento ha fatto tutto il possibile per evitare che succedesse qualcosa. E per fare ciò sono necessari attenzione, impegno e controllo”.
Interessanti, a questo proposito, le testimonianze di Silena Rovida, Event Production Manager, Wired presso Condé Nast Italia, e Barbara Sanna, Responsabile eventi, Acquario Village di Genova.
“Abbiamo internamente un team per la sicurezza, che è formato anche da una squadra israeliana specializzata – ha spiegato Barbara Sanna -. Inoltre, abbiamo uno staff lungo tutto il percorso di visita dell’acquario, che controlla che nessuno – soprattutto i tanti bambini e i nonni che ci visitano - si faccia male. Abbiamo anche un pool di professionisti, con dei preposti e dei responsabili, che svolgono il lavoro di comunicazione, sia interna che verso l’esterno”.
La parola è poi passata a Silena Rovida, che ha portato il caso del Wired Festival, la tre giorni dedicata alla tecnologia della testata di Condé Nast che richiama oltre 70.000 persone a Milano. Da tre anni si tiene anche a Firenze ed è prevista una sua declinazione anche in altre città. “In un evento come il Wired festival sono fondamentali le misure di sicurezza e sapere gestire le situazioni di panico, come ad esempio, nell’edizione 2017, che si era tenuta pochi giorni dopo l’attentato a Manchester, durante il concerto di Ariana Grande – ha spiegato -. Abbiamo al nostro interno un team dedicato e competente che si occupa di questi aspetti, così come dei contatti con le istituzioni”.
Ilaria Myr
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Il Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication è un evento organizzato da ADC Group
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