Evento culturale
Bea Festival. La luce, elemento fondamentale per far splendere gli eventi. Sostenibilità e interattività i nuovi trend
Un evento non potrebbe definirsi tale senza la luce. Si tratta di uno di quegli elementi che vengono quasi dati per scontati, ma che se vengono utilizzati bene fanno la differenza.
Proprio alla luce è stato dedicato uno dei workshop pomeridiani del BEA – Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication, intitolato 'The Power of Light: Da mercanti di luce a creatori di emozioni'.
Sul palco, moderati da Alessio Olivieri, Creative Director di Punk for Business, Andrea Corti e Max de Ponti, Founders and Partners di OLO Creative Farm, Davide 'Asker' Carioni, Creative Director di WOA Creative Company e Sergio Cattaneo, Light Designer.
Professionisti con percorsi differenti, ma accomunati da un approccio 'artigianale' al mestiere. "Quando affrontiamo ogni progetto cerchiamo sempre di raccontare una storia, perché è proprio la storia a restare impressa nella mente delle persone, l'effetto wow viene di conseguenza", hanno spiegato Andrea Corti e Max de Ponti, che dopo aver vinto un bando hanno realizzato per il Teatro Regio di Parma una particolare installazione multimediale ispirata al 'Macbeth' (guarda il sito).
Per Sergio Cattaneo il compito di un light designer è innanzitutto riuscire a trasmettere l'emozione voluta da chi realizza l'evento. "Dobbiamo dare vita all'idea di qualcun'altro, è ovvio che la buona riuscita o meno di un evento non vengono imputati alla luce, ma usandola bene si possono ottenere ottimi risultati".
Davide 'Asker' Carioni, che vanta un passato da perito informatico, la multidisciplinarietà costituisce un valore aggiunto. "Oggi si tende a essere molto settoriali, invece credo che per sperimentare e trovare soluzioni innovative sia necessario avere competenze differenti".
Parlando di nuovi trend, due quelli identificati da Cattaneo: "Si va sempre più verso il risparmio energetico, ad esempio attraverso l'utilizzo dei led - ha spiegato il Light Designer - ; inoltre la luce sta riguadagnando tridimensionalità e 'palpabilità'".
Già, perché anche in quest'ambito si tende a cercare l'interattività. "Le persone non vogliono restare passive, vogliono poter giocare con la luce, toccarla, sperimentare: per questo motivo il mapping è ormai superato e si preferiscono tipologie alternative di utilizzo della luce", ha affermato Carioni.
Serena Piazzi
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BEA FESTIVAL - PARTNER
Il Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication è un evento organizzato da ADC Group
POWERED BY
Punk For Business: ideazione creativa
SPONSOR
Loretoprint: stampe
MAIN PARTNER
Clonwerk: regia
Digivents: app e accrediti
East End Studios: location
Milano Music Consulting: artisti e intrattenimento
New Light: audio e luci
Speciallab: personale e hostess
Sts Communication: video
PARTNER TECNICI
Ba Booth Italia: photobooth
Balsamo: transfer
Coca-Cola Hbc Italia: beverage
Fondazione Birra Moretti: beverage
Galotto: layher
Giò Forma: architetto - progetto palco
Joy Project: effetti speciali
Kimbo: beverage
Laser Entertainment: effetti speciali
Lem International - Silentsystem: cuffie wireless
Modo Rent e Modo Eventi: arredi
MyVote.it: sistema di votazione
nEmoGruppo Architetti: architetto - sale e area expo
Neverest: contributi video
Novital: muletti
Primo Round: social media agency
Souldesigner: selfiebot
Tensotend: tensotrutture
PATROCINIO BEST CATERING AWARDS
Fondazione Gualtiero Marchesi
Food for Good