Evento culturale

Bea Festival. Sì a influencer e youtuber agli eventi, ma solo se vengono coinvolti in fase di progettazione. E non sceglieteli in base alla popolarità!

In occasione del workshop 'How to cut through the social media noise: come farsi notare attraverso il digitale' Federica Avanzi (Studio 71), Stefano Caridi (Google) e Laura Gusmeroli (Showreel) hanno parlato di social media, community, web star e influecer, il tutto naturalmente in ottica eventi. Ecco che cosa è emerso.

Un influencer, un creator o un youtuber può dare valore aggiunto a un evento? Ne hanno parlato Federica Avanzi, Head of Sales and Branded Content di Studio 71Stefano Caridi, YouTube Partnership Manager Google e Laura Gusmeroli, Client Director di Showreel, in occasione del workshop 'How to cut through the social media noise: come farsi notare attraverso il digitale' andato in scena al Bea - Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication

In veste di moderatrice Ida Arjomand, Senior Digital Media Manager di Maire Tecnimont.

"Un evento oggi vive al di là del momento in cui si svolge e un creator/youtuber può aiutare a creare engagement anche nelle fasi pre e post grazie alla capacità di raccontare storie e di utilizzare in modo efficace le piattaforme social", ha detto Caridi. 

"I creator consentono di avvicinare il brand alla community e di trasferire valori, a patto che venga rispettato il loro tono di voce e che ci sia affinità con la marca", ha spiegato Avanzi.

A questo proposito, bisogna tenere presente che basarsi sulla popolarità dell'influencer e su quante persone potrebbe portare all'evento grazie alla sua presenza non è corretto, anche perché la discriminante nella scelta non deve essere soltanto il target a cui ci si rivolge. 

"Bisogna considerare come il creator parla alla propria community di riferimento ed è capace di coinvolgerla - ha affermato Gusmeroli - . Magari ci sono delle community apparentemente lontane dal brand o dalla tipologia di evento che si sta organizzando ma comunque adatte, magari perché uniscono individui legati da una stessa passione musicale trasversale e così via, per questo motivo è fondamentale essere molto accurati nella selezione". 

Molto importante è anche coinvolgere il creator fin dalle prime fasi di progettazione, innestando il presidio dei social media nella strategia, magari con modalità di attivazione un po' creative. "Se il coinvolgimento non avviene fin da subito si rischia di non ottenere i risultati desiderati - ha sottolienato Avanzi -: è importante conoscere fin dall'inizio la tipologia dell'evento e settare i giusti KPI. I social media non devono essere considerati un mezzo ancillare da attivare soltanto a fini di amplificazione, ma devono essere inclusi fin da subito nel media mix". 

E poi, sfatiamo il mito che creator e influencer siano adatti solo a creare engagement per un pubblico giovane. "Non è vero, gli interessi di cui sono portatori sono molto vari e adatti a ogni target, basta saperli individuare!", hanno chiosato all'unisono gli speaker.

Serena Piazzi

 

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Il Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication è un evento organizzato da ADC Group

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Punk For Business: ideazione creativa

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Loretoprint: stampe

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