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Nuovo spot Parmacotto. Nadotti (The Ad Store): “Grazie a un'intesa tra cliente, agenzia, produzione e regia, abbiamo trasformato una barriera in un punto di forza, per annunciare una nuova era, per la marca e per tutto il Paese”

Il direttore creativo della sigla spiega ad ADVexpress com'è nata la nuova campagna di brand '#WeAreBack' con cui l'azienda alimentare torna in tv all'insegna di un nuovo corso, dando la carica a tutta l'Italia per affrontare la nuova normalità. Una vera e propria sfida per l'agenzia, perchè l'adv è stata girata durante il lockdown, attraverso 6 set dislocati in ben 3 nazioni europee, coordinati da un'unica cabina di regia da Jacopo Carapelli e da un'unica direzione creativa. Un caso esemplare di come, nonostante le limitazioni imposte per il Coronavirus, si possa fare un ottimo lavoro.

Come pubblicato da ADVexpress (leggi news), Parmacotto ha scelto la data simbolica del 3 maggio, ultimo giorno di lockdown del Paese, per il suo ritorno in tv dopo una decina d'anni su tutte le reti nazionali,  con una grande campagna di brand, #WeAreBack, che  vuole raccontare la rinascita dell'azienda e stimolare la ripartenza dell'Italia.

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Lo spot, infatti, pianificato da Wavemaker, è la storia di tutte quelle persone che dopo una battuta d'arresto non si sono fermate, che hanno continuato a combattere, a lavorare con impegno e tenacia, a testa alta. Come Federica Brignone, la cui storia sportiva viene raccontata all'interno dello spot come simbolo della capacità di rimettersi in piedi dopo una caduta. Perchè Parmacotto vuole dare la carica a tutta l'Italia per affrontare la nuova normalità e le nuove sfide che ci aspettano attraverso il recupero dei valori più autentici e di una nuova consapevolezza.

La campagna non solo parla di una sfida ma ha rappresentato essa stessa una sfida, soprattutto per l'agenzia The Ad Store Italia.

Come spiega in un'intervista ad ADVexpressTV il direttore creativo Giulio Nadotti:  “L'emergenza sanitaria e i tempi stretti di realizzazione ci hanno portato ad approcciare il lavoro in modo più organizzato ed efficiente. Lo spirito decisionale del cliente e la capacità organizzativa dell'agenzia e di Filmmaster Productions ci hanno consentito di mettere a terra una struttura produttiva in grado di girare autonomamente in diverse location: 6 set dislocati in ben 3 nazioni europee, coordinati da un'unica cabina di regia di Jacopo Carapelli e di un'unica direzione creativa. Insomma, nonostante le distanze e il lockdown c'è stata una grande intesa orizzontale tra agenzia, casa di produzione, regia, da cui sono nati confronti e messaggi sui social e su Zoom in grado di migliorare la resa, la qualità e le sfumature del progetto in corsa”.

“Abbiamo lavorato in maniera diversa e nello pieno rispetto di tutte le normative, e trasformato quelli che apparentemente erano dei limiti – lontananza, barriere, diversità – in punti di forza, con grande pragmatismo .Credo che questo sia stato il più grande insegnamento che abbiamo avuto da una produzione da remoto. Spero che questa case history possa aiutare il settore a vedere oltre quello che apparentemente sembrava impossibile" sottolinea Nadotti. 

Parmacotto rappresenta da sempre nella consapevolezza degli italiani un brand classico e tradizionale legato ad un format di comunicazione ispirato alla commedia all'italiana. Chi non ricorda le campagne degli anni '90 con De Sica (come i soggetti Moglie e Parmella) e Sophia Loren ('Accattatevill') e quelle del 2010 con Abatantuono? Ecco che l'agenzia, con questo progetto,  ha raccolto la sfida con cui l'azienda ha voluto rompere fortemente con i codici pubblicitari del passato,  veicolando un nuovo messaggio per una marca che intende essere un nuovo punto di riferimento per la categoria dei salumi e per il food così come per gli italiani, facendo leva su un linguaggio innovativo per il settore .