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Bollorè (Havas): ‘La creatività al centro di un sistema integrato dove l’AI entrerà con forza nella produzione di contenuti sulla base di un modello ‘Audience first’’. Su Mediaset non si sbilancia: continueremo a sostenere l’azienda fondata da Berlusconi

Quest'anno Yannick Bolloré festeggia il decimo anno come CEO di Havas. Un traguardo importante. Un decennio durante il quale l'industry della comunicazione ha vissuto diverse rivoluzioni. La company nei giorni scorsi ha rinnovato la propria identità per sottolineare la continua evoluzione e visione futura all'insegna dell'integrazione e il posizionamento verso la meaningfulness e l’entertainment. Ai nostri microfoni il tycoon rivive i momenti principali di una carriera che ha visto ieri una nuova tappa fondamentale: il lancio di "POP" (Prose on Pixels) il tool che, grazie all'AI, consentirà ai brand di elevare l'impatto dei contenuti adv.

Intervistato dal presidente di ADC Group, Salvatore Sagone, Yannick Bolloré, al decimo anno come CEO di Havas, interviene ai microfoni di ADVexpress e ripercorre le tappe che hanno portato il Gruppo ad assumere un ruolo di grande rilievo nel mondo della comunicazione e dell’entertainment grazie alla fusione con Vivendi avvenuta nel 2017 e di cui oggi è Chairman.

Dieci anni nei quali il mondo della comunicazione ha subito trasformazioni radicali. L'ultima, appena iniziata, si chiama AI. "Siamo il gruppo di comunicazione più integrato del settore, molto ben posizionati per sfruttare la nostra ampia rete di competenze e posizione di privilegio all'interno di Vivendi al fine di fornire contenuti distintivi su larga scala per i brand, le aziende e il pubblico. Il potenziale dell'AI per accelerare l'impatto del modello "Audience First" è davvero entusiasmante e rappresenta un'opportunità unica per fornire risultati di business senza precedenti per i nostri clienti".

La conferenza stampa di ieri è stata anche l’occasione per presentare la nuova società, “POP" (Prose on Pixels) che utilizza il General POP di BETC. Composto da oltre 550 talenti, distribuiti in 13 sedi (leggi news), il tool integra la rete di competenze di Havas e massimizza l'affiliazione con il più ampio Gruppo Vivendi attraverso tecnologia, strumenti e talenti.

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"Siamo molto orgogliosi di come siamo riusciti a plasmare l'azienda in questo decennio mantenendola sempre al massimo livello del mercato – continua Bolloré – e continuando nella politica di acquisizioni che nel 2023 ha visto l’ingresso nel Gruppo di 9 società. Siamo stati i primio al mondo a promuovere l'integrazione e gli Havas Village ne sono un esempio. Abbiamo creato un’unica azienda ispirata alla filosofia di essere meaningful per i nostri clienti costruendo un’etica interna valoriale che ci fa sentire responsabili, attraverso l'advertising, nel plasmare i comportamenti delle persone. E cerchiamo di farlo per costruire un mondo migliore, questa è la nostra mission”.

Il Gruppo ha da poco rinnovato, dopo venti anni, la propria immagine per sottolineare come oggi l’azienda sia differente e guardi al futuro. Un visual che parla di agilità, freschezza ed etica (leggi news).

"Una creatività ben fatta – ricorda il manager – è undici volte più memorabile. Aspetto fondamentale per un brand che vuole costruire un ponte relazionale con i brand dei propri clienti."  Lo stesso Bollorè durante il suo intervento ha ricordato che, stime alla mano, nel prossimo futuro il 75% dei brand potrebbe scomparire e nessuno ne sentirebbe la mancanza. Le aziende hanno quindi un grande problema per essere rilevanti presso i consumatori.

Tema del momento è l’intelligenza artificiale. "L'AI è un elemento in grado di rivoluzionare il comparto della comunicazione, come del resto sta già avvenendo nell’ambito media dove planning e buying sono ormai governati dal programmatic" ha sottolineato il tycoon. Anche da questa visione nascono le scelte e gli investimenti di Havas che, come già detto, vedono in POP un primo ponte verso le possibilità del futuro.

"Nei prossimi cinque anni lavoreremo per costruire una integrazione ancora più forte, investendo in innovazione per essere il migliore punto di riferimento per i nostri clienti. Per far questo dobbiamo continuare a confrontarci con loro, sforzarci di capire le loro esigenze. Ancora una volta nel futuro la tecnologia rivestirà una grande importanza ma sarà gestita dalle persone e, in questo senso, Havas vuole continuare ad attrarre i migliori talenti della industry."

Sul fronte del business, in generale a livello mondo, quest'anno Bollorè prevede un anno di crescita per l'intera industria della comunicazione. L'Italia continua a performare bene, con un Q2 al di sopra delle aspettative.

L’intervista non poteva non concludersi col riferimento alle sorti di Mediaset dopo la scomparsa del suo fondatore, Silvio Berlusconi. La domanda su un eventuale interesse a crescere in quota a Mediaset attraverso Vivendi (attualmente al 23,8%) in funzione di un probabile riassetto di Fininvest, è stata diretta e Bolloré non si sbilancia: “Mi spiace molto per la morte di Silvio Berlusconi e faccio le più sentite condoglianze alla famiglia che ho l’onore di conoscere da diversi anni. In Havas abbiamo sempre avuto una grande considerazione dell'uomo e continuiamo a supportare Mediaset, anche come amici, come abbiamo sempre fatto e come continueremo a farlo”.