Partner

Trisolino (Connexia): "Ricercatori, Data Scientist e Creativi: questo è il nostro nuovo modello di Data Driven Creativity"

Per la terza puntata dell'inchiesta sullo Stato dell'Arte della Data Driven Creativity ADVexpressTv ha incontrato Massimiliano Trisolino, Chief Strategy Officier di Connexia, la data driven agency del Gruppo Doxa.

Abbiamo incontrato Massimiliano Trisolino, Chief Strategy Officier di Connexia, la data driven agency del Gruppo Doxa, per la terza puntata dell'inchiesta sullo Stato dell'Arte della Data Driven Creativity, l'approccio alla produzione di contenuti sulle piattaforme digitali. La visione di Connexia è ancora differente, rispetto ai due precedenti casi, in quanto influenzata dall'oggettivo vantaggio di operare in un gruppo che possiede dati storici su molte industry del nostro paese ed una sensibilità particolare che deriva dall'approccio di ricerca sul campo della capogruppo internazionale.

“Data Driven Creativity è nel nostro pay off, e si sviluppa in team multidisciplinari composti da ricercatori e data analyst e, dall'altro lato, da data scientist. L'unione di queste due professionalità, accoppiata poi ai creativi, è la nostra scintilla. Queste tre professionalità generano il nostro modello creativo. ” (Della sinergia tra talenti diversi al servizio del 'data-driven- technological-storytelling’ aveva parlato anche Filomena Rosato, presidente Assorel e presidente FiloComunicazione, nel suo intervento sul tema - leggi news, ndr.) 

Ragionando su come cambia questo approccio alle scelte delle aziende clienti Trisolino ci spiega: “Tutti i giorni sono dai clienti che apprezzano questo metodo non solo in termini di misurazione, ma anche nel processo primordiale. I clienti vogliono sapere con che tipo di logica nasce la proposta creativa, vogliono che si oggettivizzi. E questi elementi, questi dati non creano paletti che inibiscono la creatività. Anzi, creano un contenitore che ingloba comportamenti, scenari, modelli, interpretazioni.” E proprio queste ultime sono il motore delle idee creative, attraverso dei connettori che molti chiamano 'creative Scientist'.

Che tipo di esperienza hanno sviluppato i tuoi creativi Data Driven?

“Tutti hanno una base, un dna digitale come richiedono le nuove logiche di cambiamento. Hanno tutti una sensibiità verso il mondo delle ricerche, devono essere capaci di ascoltare, saper cogliere il valore delle sfumature. ”

Come si deve formare un giovane che voglia diventare un Nuovo Creativo di Data Driven Creativity Agency?

“A Connexia abbiamo un talent Program per far crescere gli under 30 già nel reparto. Ma chi arriva dall'esterno deve avere attitude all'approfondimento verso tematiche legate al mondo della comunicazione al di là del canale. Apprezziamo chi sa muoversi anche in territori confinanti, non solo quelli tradizionali, e lì esprime il suo talento.”

Insomma, anche in questo caso viene confermato che, all'interno dei nuovi strumenti e all'utilizzo dei dati, è fondamentale per i creativi di nuova generazione saper ancora usare le capacità retoriche capaci di muovere all'azione i consumatori.

"Se Pensiamo a Hopkins che all'inizio del secolo scorso pubblicava 'Scientific Advertising', in realtà ancora oggi ci muoviamo intorno a quei principi per rendere utili alla creatività i nostri dati”: Trisolino conclude l'intervista certificando che le radici del metodo operativo della Data Driven Creativity sono comunque antiche e codificate.

Pasquale Diaferia (twitter @pipiccola)