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Buondì Motta, lo spot dell'asteroide di S&S 'fa colpo' sui media, tra critiche e apprezzamenti. L'azienda: "Abbiamo giocato su un fatto irreale"

Ne parlano tutti, chi in tono positivo chi in tono negativo, della campagna delle merendine nella quale un asteroide colpisce prima una mamma e poi un papà. L'azienda risponde ai post degli utenti su Facebook e sdrammatizza le critiche spiegando che si tratta di uno spot ironico e 'rilancia' con un secondo soggetto, a cui ne seguirà un terzo. Intanto, l’Aiart, l’associazione dei telespettatori, segnalerà la campagna all'Agcom. Nessuna condanna, invece, da parte dell'ADCI. L'agenzia spiega: "Lo spot rompe regole e stereotipi ed entra nel linguaggio quotidiano". Il commento di Iabichino (Ogilvy): "Motta con questo format ha spiazzato e destabilizzato".

E' diventato un vero e proprio 'caso mediatico' sul web e sui social, con un'ampia eco sui principali media nazionali lo spot delle merendine Buondì Motta, firmato Saatchi&Saatchi, in onda dal 27 agosto con una pianificazione  televisiva e digitale a cura di PHD Italia e un'attività social a cura di MSL Group. 

Protagonista dei tre episodi, una bambina che reclama con insistenza una colazione che sia “leggera ma decisamente invitante" per soddisfare il suo desiderio di leggerezza e golosità.
La richiesta si scontra con l’incredulità dei suoi interlocutori – madre, padre e postino - che manifestano  il loro scetticismo sull’eventualità che una tale colazione esista azzardando un’incauta scommessa. “Non esiste una colazione così, cara! Possa un asteroide colpirmi, se esiste!” dichiarano i genitori. Sono le loro ultime parole famose: subito dopo, infatti, vengono centrati da un asteroide piovuto dal cielo.
La storia s’interrompe, sostituita da un cartello che sottolinea la straordinarietà dell'accaduto (“La pubblicità riprenderà il più presto possibile).

Dopo la messa in onda del film, sui social sono piovute diverse critiche da parte degli utenti, soprattutto per la scena nella quale la madre, e nel secondo soggetto anche il padre, vengono colpiti dall'asteroide.
In molti, soprattutto sulla pagina Facebook di Motta si sono lasciati andare a diverse manifestazioni di disappunto. C'è chi ha definito la pubblicità 'orrenda, irreale, terribile,  diseducativa, violenta, che  non fa sorridere nessuno".
La risposta dell'azienda non si è fatta attendere, ed è arrivata con messaggi rassicuranti come "il nostro è uno spot  ironico, racconta e gioca con una situazione tanto assurda quanto irreale, non si sono visti molti asteroidi colpire il nostro pianeta".
E a una mamma che ha postato il commento "credo di non aver mai visto pubblicità peggiore in tutta la mia vita" Motta ha ribadito "Nessuna mamma è stata maltrattata durante le riprese", lo giuriamo ".

La campagna ha riscosso anche tanti commenti positivi ed entusiasti come "Geniali, fantastici, adoro tutti, la bambina, voce della bambina, la mamma, l'asteroide e gli asteroidi che cadono nella parte finale" con tanto di richiesta " A quando i prossimi spot?". E ancora    "A me piace, è simpatico... Non vedo tutto questo terrore" e " Non riesco a smettere di ridere".
Intanto l'azienda ha postato anche il backstage dello spot e mandato in onda il secondo soggetto con 'vittima' il padre. 

Soggetto 2 Buondì Motta
Guarda lo spot
Tra critiche e applausi, tra chi si rifiuta di guardarlo e chi invece sorride, della campagna ne parlano proprio tutti, e se questo era l'obiettivo dell'azienda, è stato raggiunto. Ora resta da vedere quali saranno gli effetti della campagna sulle vendite delle note merendine. Intanto, la creatività si presta a vignette e 'caricature' che stanno spopolando sul web

E non sono mancati riferimenti, anche da parte dell'azienda stessa, a fatti legati alla quotidianità che hanno a che fare con lo spot, come il passaggio dell'asteroide 3122 Florence, 4,2 chilometri di diametro, che ha transitato a circa sette milioni di chilometri dalla Terra nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre.

Buondì Motta

 

A onor del vero, già in passato altre campagne hanno utilizzato un modello creativo simile a quello di Buondì Motta. Basi pensare alla campagna del 2014 per R101 firmata Y&R nella quale le teste di musicisti e cantanti poco intonati 'esplodevano' letteralmente (guarda il video), oppure lo spot Pacco Celere 3 di Poste Italiane girato diversi anni fa da Ferzan Ozpetek, nel quale piove dal cielo una grande pannocchia (guarda il video). Ricordiamo inoltre lo spot Virgosol del 2004 nel quale un'auto piombava su uno dei protagonisti (guarda il video).

Intanto, attesa del terzo soggetto della campagna Buondì Motta, si apprende che la stessa verrà segnalata all’Agcom dall’Aiart, l’associazione dei telespettatori che, tramite il suo presidente Massimiliano Padula, critica lo spot dell’azienda produttrice delle storiche merendine.

“Ho visto per la prima volta lo spot insieme a mio figlio di cinque anni – racconta Padula – che immediatamente ha esclamato: ‘La mamma è morta!’. Nello stesso tempo, ci sono arrivate tante segnalazioni che hanno evidenziato il cattivo gusto dei pubblicitari nel raccontare un momento importante di relazione familiare come quello tra madre e figlia”. “Fatichiamo ad accettare una narrazione che mette in scena, in maniera così esasperata e demenziale, una morte”.

“Faremo una comunicazione all’Istituto di autodisciplina pubblicitaria, all’Agcom e alla stessa Rai” dichiara  Padula, “affinché valutino seriamente se contenuti del genere possano essere trasmessi in qualunque orario del giorno”.

Vicky Gitto Pres. ADCI

Ben diversa la reazione dell'ADCI: come spiega ad ADVexpress il presidente Vicky Gitto ( nella foto, leggi  online la sua intervista: " Si è creato un caso sul nulla".

 

Alessandro Orlandi, Direttore Creativo Saatchi&Saatchi

 

Chiarificatrice la dell'agenzia, Saatchi&Saatchi, con il direttore creativo Alessandro Orlandi (nella foto), che spiega ad ADVexpress " è uno spot ironico, che ha centrato l'obiettivo di parlare al pubblico di riferimento, di far parlare di sè e soprattutto di rompere gli stereotipi con cui in Italia si raccontano i prodotti e la famiglia, entrando a far parte del linguaggio quotidiano". (Leggi online l'intervista).

Paolo Iabichino, Ogilvy

 Interessante l'opinione di Paolo Iabichino (nella foto), CCO di Group Ogilvy & Mather Italy, che in un'intervista sul giornale 'Vita' osserva come a generae l'ampia reazione sui social sia stato soprattutto un fattore della campagna : "la violazione della figura materna, che si accompagna all'insaspettato registro di comunicazione di Motta, da sempre percepita come un marca tradizionale, rassicurante, che con questo format "ha spiazzato e destabilizzato". 
"Una a scelta coraggiosa di Motta provare a cambiare registro narrativo tanto è rischiosa. È un riposizionamento che potrebbe pagare sul lungo periodo. Se Motta non dovesse perseverare su questa strada tornando alle origini sarebbe un disastro" osserva Iabichino.

 

 

EC