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Publicis Groupe: nei primi nove mesi 2017 crescita organica dello 0,3%. Italia +8,8%. Sadoun: "Accenture un competitor più temibile di Google"
Publicis Groupe ha chiuso il terzo trimestre 2017 con risultati inferiori alle previsioni degli analisti.
Nel periodo il fatturato del gruppo guidato da Arthur Sadoun (nella foto) ammonta a 2,246 miliardi di euro, in calo del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. La crescita organica è stata del 2,1%. “Un risultato migliore dello 0,8% del secondo trimestre e, soprattutto, del -1,2% dei primi tre mesi del 2017”, ha commentato alla stampa estera il Ceo Arthur Sadoun.
Il Nord America ha registrato un segno positivo con un +3% della crescita organica, mentre l'Europa si è fermata a un -1,5%.
Nei primi nove mesi dell'anno il giro d'affari del gruppo francese è saluto dello 0,6% a quota 7,107 miliardi di euro, mentre la crescita organica è stata dello 0,3%. Positivo il risultato in Nord America, dove la crescita organica è stata dello 0,1%, mentre l’Europa ha mostrato un più debole 0,6%.
Tra i mercati europei brilla l'Italia con un +8,8%. Nel nostro Paese, ricordiamo, il Gruppo ha recentemente nominato come presidente Emanuele Saffirio (leggi news). Risultati positivi anche per la Francia con un +2,4% e la Gran Bretagna con un +6,2%.
Parlando del crescente interessamento da parte delle società di consulenza verso le agenzie creative, il Ceo Arthur Sadoun ha dichiarato al quotidiano francese Les Echos di considerare Accenture un competitor ancor più grande di Google e Facebook coi quali è possibile pensare delle partnership maggiori che con le società consulenziali. Tuttavia il manager, pur riconoscendo il processo in atto di acquisizione di agenzie creative da parte dei big della consulenza, dichiara di non temere questo trend e, anzi, di aver attivato, con Sapient, un processo opposto di integrazione di competenze tecnologiche nella creatività.
Intanto Publicis, ha ricordato il Ceo, prosegue spedito con il progetto di trasformazione da gruppo di comunicazione a partner globale per la trasformazione dei clienti, posizionandosi come una realtà 'ibrida' con competenze creative e tecnologiche che possa così garantirsi un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti.
Publicis, ha sottolineato Sadoun, si è data un anno di tempo per cambiare il suo modello di lavoro con i suoi migliori 35 clienti, puntando ad arrivare a un costruire "un’alchimia tra creatività, tecnologia, media e consulenza”, trasformando Publicis da holding a piattaforma. Negli Usa, ad esempio, ricorda il Ceo, Publicis ha ottenuto il budget McDonald's grazie ad una partnership con Capgemini.