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E' partita la gara TIM. Sei gruppi si contendono l'incarico per creatività, media e digital

Dopo la fase di richiesta delle credentials, la company di cui è AD Luigi Gubitosi avrebbe inviato il brief di gara ad Havas Group (in carica per la creatività della società con Havas Milan e il media con Havas Media), Publicis Groupe, Gruppo Armando Testa, WPP, IPG e OMG. Il pitch riguarda anche il Brasile. (Nella foto Luca Josi, direttore Brand Strategy Media & Multimedia Entertainment).

Dopo l'iniziale fase di richiesta di credentials ai principali gruppi di comunicazione del mercato a  fine gennaio (leggi news), è partita la gara TIM che riguarda creatività, media e social in Italia e in Brasile.

Oltre all'incumbent Havas Groupe, che sugue il cliente con Havas Milan per la creatività e Havas Media per il media, risultano coinvolte anche Publicis Groupe con tre sigle, Gruppo Armando Testa con Armando Testa e Media Italia, WPP con tre società, IPG con McCann e altre due sigle del gruppo e OMG sempre con tre agenzie. 

La gara  ha l'obiettivo di consolidare in un unico gruppo i servizi di comunicazione relativi a creatività pubblicitaria, planning & buying degli spazi media e le strategie sui social media e sul web ma non è escluso che la company possa incaricare anche più agenzie. 

Attualmente, come detto, il business è gestito da Havas dopo l'assegnazione avvenuta nel 2017 in seguito alla vittoria di una gara contro GroupM, OMG e Dentsu Aegis Network.

Alle multinazionali contattate, il Gruppo di cui Luca Josi (nella foto), è direttore Brand Strategy Media & Multimedia Entertainment, avrebbe chiesto di proporre team composti da tre agenzie specializzate nelle tre aree. Tra i requisiti richiesti alle agenzie dei gruppi quello di non gestire clienti del settore delle telecomunicazioni e di non lavorare per Sky Italia.  

Ricordiamo che a maggio 2018 ci sono stati cambiamenti nella proprietà di TIM, passata da Vivendi, a cui fa capo Havas, al fondo americano Elliott, con un conseguente cambio di poltrone nei ruoli dirigenziali, come la nomina, a novembre, di Luigi Gubitosi come AD e DG della company dopo la sfiducia del precedente amministratore delegato  Amos Genish sempre a novembre. 

Lo scorso 22 febbraio Telecom Italia ha approvato il bilancio 2018 che ha visto ricavi dell'esercizio in crescita rispetto all’anno precedente, (+ 0,1%), sostenuti dal Brasile (+ 5,0%) e dalla tenuta della Business Unit Domestic (-0,6%). Nel quarto trimestre, i ricavi sono pari a 5 miliardi di euro, -2,5% su base organica (-1,3% escludendo gli oneri non ricorrenti), con il Brasile in continua crescita (+ 5%) e la BU Domestic in tenuta nonostante il contesto normativo e competitivo particolarmente sfidanti (-2,7%).

I ricavi organici di Gruppo ammontano a 19,2 miliardi di euro (+0,5% YoY escludendo partite non ricorrenti).

Il 2018 ha evidenziato, inoltre, una buona performance nel segmento Business con ricavi da servizi in crescita dell'1,4% grazie al maggiore peso dei servizi IT (Cloud, ICT, Security, ecc.), in aumento del 15% 

L'Utile Netto di Gruppo è di 1,4 miliardi di euro. L' Indebitamento Finanziario Netto di Gruppon è di 25,3 miliardi di euro, stabile nonostante il pagamento della prima tranche delle licenze 5G per 0,5 miliardi di euro