Interviste

De Rita, Josi, Mendelsohn e Antonio Ricci relatori a UPASETTANTA. Sassoli : "Un summit per parlare di OTT, comunicazione mainstream e nuova creatività. L'accordo Sky-Mediaset idea geniale che spinge gli investimenti. Mercato in uno 'stallo messicano'"

Il presidente dell'UPA anticipa ad ADVexpress gli insight dell'evento del 4 luglio al Teatro Strehler a Milano che vedrà protagonista un panel di relatori composto dal direttore di The Soon Institute, dal Chairman Officer di Telecom Italia, dal vice presidente di Facebook per Europa, Africa e Medio Oriente e dall'ideatore di Striscia la Notizia. Confermando la previsione di un +1% degli investimenti pubblicitari, Sassoli esprime pessimismo per il quadro politico di instabilità che non offre certezze agli investitori.

Lorenzo De Rita, Luca Josi, Nicola Mendelsohn, Antonio Ricci, questi i relatori, resi noti oggi dall'UPA, che saranno protagonisti il prossimo 4 luglio al Teatro Strehler di Milano ad UPASETTANTA, l'incontro organizzato dall'associazione presieduta da Lorenzo Sassoli de Bianchi che quest'anno, ci anticipa lo stesso presidente, "sarà un vero e proprio Summit per parlare di OTT, privacy, trasparenza, comunicazione mainstream e nuova creatività, tutti aspetti che, così come il mercato degli investitori pubblicitari, saranno rappresentati da figure chiave di riferimento ".
"L'UPA resta al centro di una pluralità di voci e chi verrà allo Stehler sarà arricchito da esperienze significative riguardanti l'evoluzione della comunicazione raccontate dai protagonisti" afferma Sassoli.

L'Associazione, nata nel 1948, quando la tv ancora non c'era, e la pubblicità era 1D, su stampa, esterna e radio, ha vissuto tutta la fase evolutiva dell'adv, diventata prima bidimensionale con Carosello e la tv, e infine 3D e virtuale con il digitale, e la racconterà in un viaggio che condurrà all'epoca attuale, nella quale la comunicazione è caleidoscopica per mezzi e piattaforme. Una rivoluzione che, spinta dai big data, impone alle aziende e alle stesse agenzie cambiamenti nei modelli organizzativi, nell'offerta e anche nei modelli di business. Per farlo, si avvarrà della collaborazione di un panel di relatori d'eccezione.

Nicola Mendelsohn, Facebook

 Cominciando da Nicola Mendelsohn (foto a sinistra), vice presidente di Facebook per Europa, Africa e Medio Oriente. "E' un momento topico, sul tavolo ci sono tematiche di enorme importanza e un confronto con Facebook era doveroso - afferma Sassoli - . Mi fa piacere che abbia aderito.  Non possiamo non confrontarci con gli OTT sui quali, ricordiamo, converge il 27% degli investimenti pubblicitari. Con loro serve un confronto costante e costruttivo ed il tavolo di discussione è aperto, come dimostra anche il Libro Bianco sulla Comunicazione Digitale realizzato con gli altri operatori del mercato (al quale, peraltro, nè Facebook nè Google hanno ancora aderito, ndr). Non dimentichiamo, infatti, che ogni grande innovazione risolve dei problemi ma ne genera altri e non serve colpevolizzare o assolvere gli OTT, ma serve cercare con loro di capire lo scenario e trovare soluzioni".

Ricordiamo che da tempo l'UPA, nel segno della massima trasparenza e responsabilità, chiede che ci sia una certificazione dell’operato di Facebook e una sua adesione alla GDPR (General Data Protection Regulation) sulla privacy che entrerà in vigore il prossimo 25 maggio. Un tema mai così attuale visto quanto sta accadendo alla piattaforma creata da Mark Zuckerberg  con lo scandalo Cambridge Analytica.

"Bisogna sempre  mantenere al centro il rispetto delle persone e noi aziende investitrici lo sappiamo bene - prosegue Sassoli de Bianchi - . Crediamo che le persone debbano sapere se, quando e come i loro dati vengono utilizzati e probabilmente dovrebbero essere anche remunerate per la disponibilità dei loro dati. E' finita l'età dell'innocenza. Crediamo sia necessario ricevere in cambio un corrispettivo, in termini di emozione, buono sconto, ricarica telefonica o denaro, a fronte dell'offerta di informazioni personali. Del resto non dimentichiamo che proprio grazie ai dati, e alla nuova comunicazione bidirezionale, le aziende riscono a profilare meglio i consumatori, crendo un rapporto diretto, un dialogo e devono offrire qualcosa in cambio dei dati".

Antonio Ricci

 Il summit UPA accenderà i fari sulla comunicazione mainstream e in particolare sulla tv generalista, intervistando l'autore del programma più longevo della storia della televisione, Striscia la Notizia, ideato da Antonio Ricci. "Si tratta di un fenomeno non solo culturale ma anche sociale - commenta Sassoli de Bianchi - . Ricci è il manager che ha raccolto più pubblicità nella storia italiana e da oltre 30 anni ottiene il 20% di share, ovvero tra i 5 e i 7 milioni di spettatori tutte le sere. Nessuno meglio di lui rappresenta la tv generalista, il mainstream". 

Interessante anche il fatto che nonostante l'avanzata dei contenuti pay " la tv tradizionale " mantiene audience alte, come indicano i dati, così come investimenti pubblicitari' osserva Sassoli. La presenza di Ricci sarà l'occasione per riflettere sul presente e il futuro della tv generalista.

Luca Josi, Tim

 Non mancherà un importante insight sulla creatività italiana di successo  con  Luca Josi,  oggi Chairman Officer di Telecom Italia ma che,  in precedenza, come direttore della struttura Brand Strategy e Media di Telecom, ha ideato e curato, tra l'altro, lo spot Tim con il ballerino Sven Otten che ha riscosso parecchio successo.  

"Lo abbiamo invitato come esempio di una creatività italiana  di livello e perchè le tlc e più nello specifico Telecom sono al centro della nuova guerra per la conquista dell'immaginario" spiega il presidente dell'Upa. 

"Oggi per fare buona pubblicità bisognerebbe avere le  teste dell'Idra, tante quante sono le componenti della comunicazione pubblicitaria, che vanno dalla conoscenza del consumatore al linguaggio, alla scelta dei mezzi, alla frequenza con cui si comunica, alla trasversalità delle piattaforme. E' necessario riunire tutte queste facce ed è importante che ciascuna delle componenti di cui la pubblicità si nutre non inquini il risultato finale,  la comunicazione di un'emozione, come ha ben fatto Tim con la sua campagna".

Lorenzo de Rita

 Dalla creatività alle idee il passaggio è breve e con Lorenzo De Rita, direttore di The Soon Institute, osservatorio e centro di ricerca che sviluppa modelli sperimentali per la società del prossimo futuro, la platea del Teatro Strehler si farà ispirare sulle nuove modalità di fare creatività e ovviamente comunicazione. Del resto De Rita insegna 'Ingegneria delle idee' al Politecnico di Torino. Certamente, anticipa Sassoli, non mancheranno insight su come la tecnologia abilita nuove idee di comunicazione. 

Sassoli  ha parlato della guerra per la conquista dell'immaginario, una competizione che vede schierati in prima posizioni Sky e Mediaset, che proprio giorni fa hanno firmato un accordo 'rivoluzionario' in base al quale l'offerta pay di Sky approderà sul digitale terrestre e Premium andrà sul satellite (leggi news).

Cosa pensa di questa partnership il presidente dell'UPA?
"Un accordo geniale, innanzitutto perchè l'Italia non può avere due pay tv e poi perchè imprimerà un'accelerazione agli investimenti pubblicitari grazie anche al fatto che un unico telecomando è già di per sè una garanzia di maggior investimento, di minore dispersione e di più facile fruizione" commenta Sassoli. 

"Con questo accordo - sottolinea Sassoli de Bianchi - Sky va sul digitale, Mediaset entra in un mondo più grande e si ricuce lo strappo con i canali generalisti che salgono sulla piattaforma satellitare. Un'operazione vincente per Mediaset, per Sky, per lo spettatore che avrà a disposizione un unico telecomando e un solo decoder e per gli investitori che potranno raggiungere più facilmente i loro clienti".

Infine, un accenno al mercato degli investimenti pubblicitari. 
"Per ora manteniamo il nostro forecast del +1% a fine anno, ma preoccupa il quadro politico di instabilità che  incide sui consumi (leggi news).  Le aziende che investono chiedono stabilità, non una situazione di 'stallo messicano' nella quale ci troviamo che prolunga il clima di incertezza " conclude Sassoli alludendo al finale del film Le Iene di Quentin Tarantino.