Poltrone

Cannes Lions: Jose Papa esce di scena, sostituito da Philip Thomas che diventa il manager unico del Festival

A soli due anni dal suo ingresso, Jose Papa non è più il Managing Director del Festival di Cannes, pagando forse lo scotto di un anno che ha visto la riduzione dei progetti iscritti, del numero di partecipanti e dei giorni di kermesse. Il suo ruolo e le sue funzioni saranno assorbite da Philip Thomas, Chief Executive di Ascential e Chairman dei Cannes Lions, che rimane l’unico top manager dell’evento dopo l’uscita di Terry Savage al termine dell’ultima edizione del Festival.

Come un fulmine a ciel sereno, la notizia dell’uscita di scena di Jose Papa, Managing Director dei Cannes Lions da solo due anni, ha sorpreso l’intera industry a poche settimane dalla conclusione di un’edizione del Festival dai numeri in ribasso ma, a detta di molti, segnata da un recupero della qualità dell’evento e da una ritrovata centralità sotto il profilo creativo. (Guarda su ADVexpressTV la video intervista a Jose Papa realizzata a Cannes).

Dopo le numerose polemiche dello scorso anno, suscitate dall’annuncio di Publicis Groupe di ritirarsi per un anno dal premio e dalle voci di altri protagonisti come Sir Martin Sorrell, allora chiarman di WPP, che proponevano lo spostamento della manifestazione in altre città come Londra o New York, sotto la guida di Papa Cannes Lions si era ‘resettata’ riducendo il numero di giorni a 5, integrando le sezioni dedicate a Health, Innovation ed Entertainment nel ‘corpus’ del Festival, cancellando e riaccorpando numerose categorie di premi, e riportando il focus sugli aspetti creativi del business piuttosto che su quelli tecnologici che avevano preso sempre più piede sulla Croisette.

Se nei commenti dei partecipanti questo ‘reset’ è stato un successo da un punto di vista qualitativo, la realtà è che altrettanto non si può dire da quello numerico: la riduzione di oltre il 20% nel numero di campagne e progetti iscritti, così come quella del numero di partecipanti (non ci sono ancora dati ufficiali, ma è stimata anch’essa fra il 20% e il 25%), ha con ogni probabilità lasciato il segno, tanto che Ascential, proprietaria del Festival, ha deciso una linea di taglio dei costi subìta in prima persona da Papa.
Il suo ruolo e le sue funzioni operative sono state immediatamente assorbite da Philip Thomas, Chief Executive di Ascential, nonché Chairman dei Cannes Lions dopo l’uscita di Terry Savage al termine dell’ultima edizione del Festival (annunciata però fin dallo scorso dicembre). Thomas rimane quindi a oggi l’unico top manager dell’evento.

In una nota ai dipendenti e collaboratori di Ascential e di Cannes Lions, Thomas ha ringraziato Papa per l’impegno dimostrato nel rilanciare il Festival in un momento di crisi: “Jose ha guidato il Festival durante un periodo particolarmente sfidante – ha scritto fra l’altro Thomas –, che si è concluso con numerosi commenti positivi sull’edizione di quest’anno e con il più alto NPS - Net Promoter Score [uno strumento di gestione per valutare la'fedeltà' dei clienti verso un'impresa, misurando la proporzione di “promotori” di un prodotto, marca o servizio, rispetto ai “detrattori”: (ndr) nella storia del Festival”.

E ha aggiunto: “Sul piano personale, voglio ringraziare Jose per la sua incrollabile dedizione al
Festival e la sua leadership durante tempi così turbolenti. È stata una decisione davvero difficile da prendere e mi dispiace che vada via, come a tutti voi. Gli sono grato per la piattaforma che ha creato perché, come ha detto lui stesso, ‘abbiamo ritrovato la magia’, e il prossimo anno sarà ricco di possibilità e opportunità”.

Alla fine della nota Thomas riporta una dichiarazione dello stesso Papa: “I tempi difficili – dice Jose – ci hanno reso più forti che mai. Il reset del 2018 ha mostrato nuovamente al mondo perché siamo importanti. Perché ciò che fate è importante. Siamo pronti per continuare a mantenere alta la bandiera della creatività globale. Philip ha dedicato tutto il suo cuore a questo business e in lui avete qualcuno cui importa davvero ciò che i Cannes Lions rappresentano. Tanto quanto a me”.

 

Tommaso Ridolfi