Interviste

Romano (Spencer & Lewis): "Condivido la denuncia di Facchetti sulle gare. Manca trasparenza"

Massimo Romano, Amministratore Delegato dell'agenzia romana Spencer & Lewis, commenta la riflessione pubblicata su advexpress di Beppe Facchetti, presidente Assorel, sulle gare condotte senza rispetto delle regole di base. "Negli ultimi due anni, abbiamo vinto gare molto importanti, ma tutte con aziende estere. Nelle loro gare abbiamo trovato chiarezza, indicazioni di budget, trasparenza su partecipanti e criteri di valutazione".

Riceviamo e pubblichiamo un interessante commento alla notizia pubblicata su advexpress 'Assorel: sì alle gare di comunicazione, ma nel rispetto delle agenzie', una nota stampa nella quale l'Associazione di cui è presidente Beppe Facchetti riflette su gare condotte senza il rispetto delle regole base in termini di requisiti richiesti alle strutture partecipanti e tempi di consegna dei progetti.

A scriverci è Massimo Romano, Amministratore Delegato dell'agenzia romana Spencer & romy.JPGLewis.

"Nei giorni scorsi, Beppe Facchetti di Assorel ha sollevato l’attenzione su due gare condotte senza il rispetto delle regole base in termini di requisiti richiesti alle strutture partecipanti e tempi di consegna dei progetti.
Ci sentiamo di appoggiare in pieno la denuncia di Facchetti, soprattutto quando afferma: “Siamo lieti che vi siano gare e iniziative di comunicazione in un periodo così difficile, ma a maggior ragione chiediamo sensibilità e rispetto da parte degli enti pubblici che le indicono”.
Anche la Spencer & Lewis si è trovata più volte ad essere invitata o a partecipare autonomamente a gare che avevano dei requisiti di base troppo specifici o troppo restrittivi. Ricordo una gara, alla quale eravamo stati invitati, che chiedeva come requisito base l’aver realizzato nell’anno precedente una campagna di comunicazione per un cliente di quello specifico settore (settore del quale in Italia fanno parte solo due realtà) per il valore di 2 milioni di euro. Venivano richiesti, inoltre, un volume di fatturato altissimo e tutta una serie di  restrizioni estremamente specifiche. Ultimo aspetto, ma non meno importante: la gara era stata indetta il 28 luglio e il termine ultimo di consegna del progetto era il 16 agosto.

Quando ci troviamo di fronte a questo tipo di gare, diventa legittimo il dubbio sulla loro trasparenza. L’obiettivo di una gara dovrebbe essere quello di trovare l’interlocutore che possa fornire il servizio più professionale, in linea con gli obiettivi dell’Ente o dell’azienda.
Ma il problema non si limita alle gare pubbliche di Enti e Associazioni. Basti pensare alle dinamiche che regolano le gare delle Aziende private. Gare aperte senza criteri chiari di partecipazione e di valutazione e troppo spesso senza che venga fornito un budget. Anche per questo motivo, sono molte le Agenzie che tentano di aggiudicarsi le gare con una corsa al ribasso. Un fastidiosissimo Damping che uccide il mercato a danno delle piccole e medie imprese.
Credo che serva una regolamentazione più chiara del settore. Assocomunicazione e Upa si stanno muovendo in quest’ottica e anche la Consulta degli Eventi sta cercando di regolamentare il settore in maniera più trasparente. E’ ora che questo avvenga anche per le pubbliche relazioni e le media relations.
Negli ultimi due anni, abbiamo vinto gare molto importanti, ma tutte con aziende estere (Canada, Germania e Inghilterra). Nelle loro gare abbiamo trovato chiarezza, indicazioni di budget, trasparenza su partecipanti e criteri di valutazione. E sono state premiate professionalità, idee e capacità di realizzarle, non fatturato, anzianità di servizio o numero di dipendenti e clienti.
Per questo motivo, all’invito di Facchetti aggiungiamo che non bisogna solamente chiedere maggiore sensibilità e rispetto agli enti che indicono le gare, ma bisogna pretenderlo".

Massimo Romano
Amministratore Delegato Spencer & Lewis