Evento pubblico

Yacht Club Costa Smeralda lancia la prima edizione di ‘One Ocean Forum’. FeelRouge Worldwide Shows è partner strategico

La manifestazione, che si svolgerà il 3 e 4 ottobre a Milano, al Teatro Franco Parenti, intende accrescere la consapevolezza sullo stato dell’ecosistema marino e diffondere la cultura ambientale. Da un’idea di Marco Balich nasce la Charta Smeralda, il codice etico che definisce i nuovi paradigmi per la tutela del mare. Accanto a Rolex e Audi, hanno scelto di supportare il progetto Aquafil, Luxury Living Group, Dilbar, Intercos, Fondazione Carriero, Perini Navi, Pantecnica, Fondazione Riccardo Catella, Sipa, Dompé e Biofarma. A FeelRouge è stata affidata l'organizzazione generale dell’evento. A supporto del Forum è prevista una campagna stampa sul quotidiano La Repubblica (sia edizione nazionale, sia pagine milanesi), con creatività a cura di FeelRouge, che partirà il 22 settembre e andrà avanti fino al primo ottobre.

Milano capitale della sostenibilità dell’ambiente marino. Il 3 e 4 ottobre al Teatro Franco Parenti andrà in scena ‘One Ocean Forum’ (www.oneoceanforum.org), la prima edizione di una manifestazione che intende accrescere la consapevolezza sullo stato dell’ecosistema marino e diffondere la cultura ambientale.

L’evento è stato ideato dallo Yacht Club Costa Smeralda (Yccs). FeelRouge Worldwide Shows (clicca qui per accedere alla Directory e leggere la scheda dell'agenzia) è il partner strategico che supporta Yccs per la realizzazione della manifestazione.

Come spiegato a e20express da Valentina Saluzzi (apri la gallery foto 2), vicepresident FeelRouge Worldwide Shows, all’agenzia è stata affidata l'organizzazione generale dell’evento. FeelRouge, infatti, ha sviluppato i contenuti identificati dal comitato scientifico del Forum e ha curato lo studio e la produzione grafica dell'immagine coordinata, il logo One Ocean, i video emozionali del progetto e la realizzazione del sito web Oneoceanforum.org, per il quale l'agenzia segue, da febbraio, tutti gli aggiornamenti.

“Con One Ocean Forum - ha aggiunto Saluzzi - si riafferma una partnership, iniziata a ottobre 2016, quando FeelRouge fu chiamata a gestire questo progetto, ideato e fortemente voluto dai vertici di Yccs in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario del Club”.

A supporto del Forum è prevista una campagna stampa sul quotidiano La Repubblica (sia edizione nazionale, sia pagine milanesi), con creatività a cura di FeelRouge, che partirà il 22 settembre e andrà avanti fino al primo ottobre.

Da un’idea di Marco Balich e dello Yacht Club Costa Smeralda (www.yccs.com), al termine del Forum verrà rilasciata la Charta Smeralda, il codice etico che definisce i nuovi paradigmi per la tutela del mare.

Quanto agli sponsor, accanto a Rolex e Audi (partners storici di Yccs), hanno scelto di supportare il progetto Aquafil, Luxury Living Group, Dilbar, Intercos, Fondazione Carriero, Perini Navi, Pantecnica, Fondazione Riccardo Catella, Sipa, Dompé e Biofarma.

Il Forum, fortemente voluto dalla principessa, Zahra Aga Khan, si avvale di un comitato scientifico, presieduto da Francesca Santoro, della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, che vede tra i suoi membri esponenti del mondo accademico italiano e internazionale, provenienti da prestigiose Università e primarie organizzazioni scientifiche specializzate nello studio di tematiche legate alla sostenibilità dell’ambiente marino.

Il Forum si avvale, inoltre, delle partnership con la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco e con lo Sda Bocconi Sustainability Lab, e di numerosi patrocini di prestigio, come quelli The British Virgin Islands - Bvi, Ministero dell’Ambiente, Regione Autonoma della Sardegna, Coni, SybAss, Nautica Italiana, Ucina, Confindustria Nautica, Salone Nautico di Genova e Centro Velico di Caprera.

Il programma del Forum prevede relazioni di taglio scientifico (a cura di figure di rilievo del mondo accademico internazionale) e testimonianze di personaggi noti, legati al mare da passione e professione.

Più in particolare, per quanto riguarda gli interventi scientifici, si alterneranno sul palco Vladimir Ryabinin, Segretario Esecutivo della Commissione Oceanografica Intergovernativa di Unesco, François Bailet, Senior Legal Officer della Divisione Affari Marini e Diritto del Mare presso le Nazioni Unite, Sam Dupont, Ricercatore in Eco fisiologia marina presso l’Università di Gothenburg e Maria Cristina Fossi, Docente di Ecologia e Ecotossicologia presso l’Università di Siena e Direttore Scientifico della Laboratorio di Biomarker del Dipartimento di Scienze Fisiche e della Terra.

Sono previsti inoltre video messaggi da parte di Irina Bokova, Direttore Generale di Unesco, Kerstin Forsberg, fondatrice dell’organizzazione no-profit Planeta Océano e dalla Stazione Zoologica e Centro di Ricerca su organismi marini e biodiversità di Napoli Anton Dohrn.

Saranno invece ambassador e testimoni della magia del mare il velista americano Paul Cayard, il detentore del record mondiale di immersione libera Davide Carrera, l’esploratore e giornalista Paul Rose e l’artista franco-americana Anne de Carbuccia.

Un momento chiave del Forum sarà la tavola rotonda dedicata alla presentazione delle Best Practice, progetti che hanno visto l’implementazione di alternative produttive sostenibili all’insegna della blue technology da parte di Nino Tronchetti Provera di Ambienta, Giulio Bonazzi di Aquafil, Alfonso Saibene Canepa di Canepa, Daniela Ducato di Geolana e Erin Smith di Ocean Sole.

Nel corso della prima giornata, parallelamente alle presentazioni e agli interventi, avranno luogo i ‘Lab’, tavoli di lavoro a tema relativi alle quattro tematiche portanti di One Ocean Forum. Promossi da aziende ed istituzioni private i Lab hanno come obiettivo quello di stabilire una ‘roadmap’ a tappe, relativamente ad obiettivi da raggiungere in ambito “marine preservation” e prevedono un confronto tra i rappresentanti delle imprese promotrici, studenti universitari (selezionati da Sda Bocconi), esperti, studiosi internazionali e giornalisti.

Altri due Lab saranno dedicati alla Charta Smeralda, un documento volto a promuovere la consapevolezza sui principali aspetti di impatto ambientale legati al mare e a definire ambiti di intervento concreti, immediati. Destinata in prima battuta alle strutture che promuovono e supportano attività legate al mare, quali, ad esempio, Yacht Club, porti turistici, approdi e marine, la Charta Smeralda si propone di essere ulteriormente diffusa, promossa e condivisa da istituzioni e organizzazioni di varia natura, pubbliche e private, nazionali, internazionali e sovranazionali, che ne condividano la portata e i contenuti. Di fatto essa dovrà stimolare tutti i destinatari ad assumere consapevolezza delle tematiche più scottanti e intervenire con soluzioni coerenti ed immediate.

Nella seconda e ultima giornata del Forum, verranno presentati i contenuti e le idee elaborate durante le sessioni di lavoro.

La chiusura dell’evento sarà sancita dalla firma ufficiale della Charta Smeralda da parte della principessa, Zahra Aga Khan, e del commodoro dello Yccs, Riccardo Bonadeo, e, a seguire, da parte delle molte realtà che hanno reso possibile questo progetto e hanno voluto sostenerlo a vario titolo.

Il Forum nasce come organo indipendente e non politico e punta a diventare un motore per accelerare progetti innovativi di salvaguardia dell'ambiente marino e promuovere azioni pratiche di cambiamento, tramite il coinvolgimento di stakeholder di ogni genere: imprese, istituzioni scientifiche, organizzazioni no profit, influencer e personalità di fama internazionale.

Il programma di One Ocean è stato sviluppato sulla base di quattro temi portanti, che rappresentano le tematiche più urgenti e di maggior rilievo connesse allo stato attuale degli oceani:

1. Marine Litter & Pollution, vale a dire gli enormi quantitativi di rifiuti presenti in tutti i mari del pianeta, in grado di arrecare danni estremamente significativi alle catene alimentari e alla vita degli ecosistemi marini (l'inquinamento marino sta portando più di 1.300 specie all'estinzione).

2. Climate and Global Changes, responsabili dell’acidificazione delle acque e dei conseguenti effetti sul benessere e sulla conservazione degli habitat oceanici.

3. L’implementazione delle Blue Technologies come opportunità di sviluppo dell’economia marittima, utilizzando l’innovazione e la ricerca come base per nuove politiche produttive e commerciali.

4. L’Ocean Literacy, ovvero la diffusione di una cultura che permetta la comprensione dell’influenza che l’oceano ha sulla nostra vita e l’influenza che le nostre scelte e le nostre azioni hanno sull’oceano. 

Mario Garaffa