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Diana (Accenture Interactive): "Siamo una 'experience agency' e vogliamo portare il nostro orientamento al business anche nella comunicazione. 20 acquisizioni in 5 anni a livello mondiale, in Italia ci guardiamo intorno. I creativi? Ci interessano molto"

Nell'ambito dell'inchiesta sul cambio di paradigma in atto nell'industry della comunicazione ADVexpressTv ha incontrato il managing director di Accenture Interactive in Italia, che ha raccontato ai nostri microfoni la visione strategica della più grande agenzia digital del nostro Paese.

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Una 'experience agency' nata con l'obiettivo di supportare le aziende in tutto il percorso di progettazione dell'esperienza per il consumatore: si definisce così Accenture Interactive, agenzia della unit Accenture Digital ormai entrata a pieno titolo anche nel business della comunicazione.

Proprio della competizione tra società di consulenza e agenzie creative abbiamo avuto più volte occasione di parlare nell'ambito dell'inchiesta in merito al cambiamento di paradigma in atto nell'industry della comunicazione, avviata dall'editoriale di Salvatore Sagone (leggi news).

Dopo le riflessioni di Massimiliano Cremonini sulla data-driven creativity (guarda l'intervistaADVexpressTv ha incontrato Alessandro Diana, managing director responsabile di Accenture Interactive in Italia, per fare il punto su quella che è di fatto "la più grande agenzia digital in Italia", con un team di "alcune centinaia di persone". Non solo. A sorpresa, come dichiarato da Diana ai nostri microfoni, l'Italia è seconda solo agli USA come business generato organicamente, ovvero al netto delle acquisizioni. 

Diana, che è in Accenture da 19 anni, ha vissuto dall'interno la scelta strategica globale della multinazionale di affacciarsi al mondo della comunicazione: un percorso iniziato nel 2009, alla luce dei cambiamenti che cominciavano a delinearsi, tecnologici e non solo. Come ha spiegato il manager ai nostri microfoni, gli sforzi sono stati tesi a dare vita a un nuovo soggetto che, a partire dalle aree di attività proprie di Accenture, potesse poi espandersi verso altri domini propri del settore della comunicazione. Perché proprio la comunicazione è uno degli elementi fondamentali per la costruzione di quella esperienza che resta al cuore della mission di Accenture Interactive. 

"Il nostro ingresso nel settore della comunicazione è in linea con questo percorso strategico - sottolinea Diana ai nostri microfoni - . Vogliamo essere al fianco delle aziende per aiutarle a mettere a punto l'esperienza migliore per il consumatore attraverso tutti i touchpoint disponibili". Questo significa che potrebbero esserci acquisizioni in vista anche nell'orbita dell'advertising tradizionale? Diana risponde che, essendo questo il percorso, è uno step che potrebbe verificarsi. "Vogliamo entrare in questo mondo in modo importante e stiamo valutando l'opportunità di eventuali acquisizioni anche in Italia. Sicuramente notiamo con piacere che il nostro brand comincia ad avere appeal sul mercato". 

Naturalmente essere parte di Accenture e non una società separata rappresenta per Interactive un valore, dal momento che può contare su tutte le skill di Accenture in termini di servizi di consulenza, dati, tecnologia e piattaforme

Come ha dichiarato Diana ai microfoni di ADVexpressTv, operare con un unico modello operativo a livello gobale facilita la collaborazione e l'interazione tra le diverse anime di Accenture. La struttura italiana ricalca le altre: Interactive è organizzata in 4 dominiCommerceContent, Marketing e Design, a cui si affiancano delle strutture orizzontali come Experience Architect, che integra attività di gestione dei clienti e di relazione con competenze legate più strettamente alla consulenza di business. 

L'area Commerce, la prima a essere sviluppata, è attualmente focalizzata soprattutto sull'ecommerce caratterizzato da un taglio più innovativo, che prevede ad esempio l'implementazione di piattaforme di omnicanalità e l'intriduzione di device connessi per il front end, sempre nell'ottica di costruire la miglior experience possibile per il cliente. Per rispondere in modo adeguato alle esigenze di alcuni clienti Accenture Interactive attinge a tutte le aree di competenza: è ciò che accade ad esempio con Maserati, che l'ha scelta come partner per la digital strategy del brand, il digital advertising, la produzione di contenuti digitali, la gestione delle campagne promozionali e i servizi di analytics (leggi news). 

Il modello, essendo globale, favorisce anche la collaborazione tra team appartenenti a Paesi diversi. "Dalla sede di Milano riusciamo agevolmente a essere al fianco delle aziende anche su scala internazionale, contattando senza alcun problema i colleghi in Australia o a San Francisco se ne abbiamo la necessità", ha detto Diana. 

L'ampliamento del raggio di azione di Accenture Interactive è stato reso possibile anche dalle numerose acquisizioni effettuate in anni recenti: 20 quelle realizzate a livello globale negli ultimi cinque anni, di cui alcune hanno rappresentato dei turning point strategici per la società.

Diana ne ha citate alcune ai nostri microfoni:

Fjord, che ha sancito l'ingresso di Accenture Interactive nel settore del design (guarda l'intervista a Ashley Benigno, responsabile di Fjord in Italia).

- avVenta, azienda basata in Costa Rica che operava come production hub lavorando per le grandi holding e ora è diventata hub di produzione di contenuti digitali dell'agency di Accenture con un team di alcune migliaia di persone.

- Karmarama, che era la più grande agenzia indipendente in UK ed è stata acquisita due anni fa portando Accenture Interactive ad accrescere le competenze in ambito creativo. 

- Mackevision, società  basata in Germaniache vanta una grande expertise digitale, leader in modellazioni sofisticate e computer graphics, che ha collaborato anche con grandi produzioni televisive come 'Game of Thrones'. 

Innegabile che l'ingresso di Accenture Interactive e delle altre società di consulenza nel mondo della comunicazione abbia provocato una disruption nel mondo dell'advertising tradizionale. Sicuramente, come ha messo in luce Diana ai nostri microfoni, il fatto di avere alle spalle Accenture che ha nella capacità di intessere relazioni di lungo corso con i clienti uno dei suoi punti di forza rappresenta un plus per Accenture Interactive quando si trova a competere con le agenzie creative. 

Una competizione che, per Diana, si gioca principalmente lungo due direttriciverticale, quando ci si trova in gara per incarichi che fanno riferimento ad attività specifiche come performance marketing, social, search, SEM e SEO, e di più di ampio respiro, quando sul tavolo si mettono tutte le competenze, di advertising, di comunicazione e di execution, per dare vita a importanti progetti integrati. 

Certamente la conoscenza approfondita dei settori industriali, unita alle nuove competenze di comunicazioni acquisite negli ultimi anni, rende Accenture Interactive un partner di valore per le aziende. "Ci piacerebbe portare caratteristiche delle nostre relazioni commerciali anche nel mondo della comunicazione, esplorando nuovi modelli di collaborazione - ha dichiarato Diana ai nostri microfoni - . Puntiamo a portare il nostro orientamento al business anche nel settore comunicazione. Questa intersezione tra conoscenza del business, conoscenza dei settori industriali e conoscenza della comunicazione ci permette di proporci al mercato e ai clienti con un modello diverso e molto efficace". 

Guardando ai risultati, le aspettative di Accenture nei confronti di Interactive sono molto elevate: a livello globale il business digitale (nella sua interezza, dunque comprese le attività di IOT e advanced analytics) rappresenta il 50% del business complessivo di Accenture e dunque è facilmente intuibile come strategicamente la multinazionale stia puntando molto su quest'area.

E se i creativi che provengono dal mondo dell'advertising tradizionali volessero bussare alla porta di Accenture Interactive? "I creativi sono figure professionali che ci interessano molto - ha affermato Diana ai microfoni di ADVexpressTv - . Siamo senz'altro disposti ad accogliere professionisti che abbiano entusiasmo e voglia di mettersi in gioco in questo nuovo modello".

Se l'acquisizione di grandi holding del mondo dell'advertising è al momento fuori discussione (leggi news), il presidio del mondo della comunicazione da parte dei colossi della consulenza potrebbe anche avere dei risvolti positivi. Sicuramente, come ha dichiarato Diana ai nostri microfoni, il forte orientamento ai risultati di questi soggetti potrebbe aiutare il mercato a comprendere che la comunicazione è strumentale al business. Per quanto riguarda più strettamente Accenture, l'obiettivo è far sì che la creativittà trovi applicazione anche in altri contesti. "Un afflato creativo non può che giovare a tutte le attività di Accenture", ha chiosato il manager. 

Serena Piazzi