Inchieste

Italia fuori dai Mondiali. Quale impatto sull'adv? Nenna (Assocom): "Almeno 40 dei 60-70 milioni di investimenti previsti non svaniranno. Il Mondiale resta un evento mediatico importante. Editori, aziende e agenzie sperimentino qualcosa di nuovo"

Il presidente di Assocom si dichiara abbastanza ottimista ad ADVexpress, commentando: "non è affatto detto che i 20-30 (anche fossero 40) milioni distolti dalle pianificazioni sui mondiali svaniscano. Magari sarà l’occasione per gli editori più penalizzati di proporre contenuti alternativi di qualità per attrarre i budget “avanzati”. Sarà l’occaasione per le agenzie di inventarsi strategie più originali e interessanti. Sarà l’occasione per i clienti per sperimentare qualcosa di nuovo. Vedremo meno operazioni tutte uguali, ma non necessariamente meno operazioni in assoluto".

Emanuele Nenna, presidente di Assocom, si dice più ottimista che pessimista dagli effetti che l'esclusione degli Azzurri dai Mondiali avrà sull'industry e sul Paese in generale. Pubblichiamo qui di seguito le sue riflessioni rilasciate ad ADVexpress. 

"Marchionne, qualche anno fa, aveva dichiarato che i Mondiali creano danni economici, perché tutti smettono di lavorare quando gioca l’Italia, e si distraggono festeggiando (quando vince). Io non mi sento di sottoscrivere questo parere (e gioire per l’eliminazione dell’Italia), ma non sarei nemmeno catastrofista come alcuni altri. Né sull’impatto complessivo per il Paese, né su quello per la nostra industry.

Dal nostro osservatorio stimiamo che gli investimenti legati ai mondiali sarebbero stati, in caso di qualificazione degli azzurri, intorno ai 60-70 milioni. Ma, confrontandomi con il mondo dei centri media, mi sento di poter dire che almeno 40 milioni resteranno comunque lì: semifinali e finali le guaderemo tutti, e i più appassionati di calcio avranno modo di tifare il loro tempo a vedere i calciatori delle loro squadre di club. I mondiali di calcio restano un evento mediatico importante, e niente di più facile che troveremo motivi per interessarci al campionato già dopo la prima giornata.

Ma al là di questi numeri, non è affatto detto che i 20-30 (anche fossero 40) milioni distolti dalle pianificazioni sui mondiali svaniscano.

Magari sarà l’occasione per gli editori più penalizzati di proporre contenuti alternativi di qualità per attrarre i budget “avanzati”. Sarà l’occaasione per le agenzie di inventarsi strategie più originali e interessanti. Sarà l’occasione per i clienti per sperimentare qualcosa di nuovo. Vedremo meno operazioni tutte uguali, ma non necessariamente meno operazioni in assoluto.

Le somme le tireremo alla fine, ma io sono fiducioso. Vedremo cose diverse, ma non ci troveremo a piangere miseria.

Se poi il commento che mi chiedi è da tifoso, beh, non ho ancora smesso di piangere"-

 (Leggi anche le posizioni di GroupM, Publicis MediaUPANielsenRai Pubblicità).