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Un gabbiano libero di volare: ecco la nuova immagine del 3° Festival Internazionale del Documentario 'Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà'

A Milano dal 5 all’8 ottobre la terza edizione dell’importante appuntamento con il cinema del reale. L'evento all'UniCredit Pavilion, in Piazza Gae Aulenti.

È stata ideata e scelta l’immagine ufficiale del 3° Festival Internazionale del Documentario 'Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà', l’appuntamento con il cinema del reale organizzato da UniCredit Pavilion e dalla società di produzione Frankieshowbiz, in programma a Milano dal 5 all’8 ottobre all’UniCredit Pavilion.

Un’immagine evocativa, di grande impatto sviluppata attraverso un’illustrazione originale, curata da Luca Artoni, Communication Manager di Net-Uno Milano, che ha elaborato il tema e individuato il visual, sarà l’elemento iconografico che caratterizzerà l’atteso appuntamento ricco di incontri, anteprime internazionali, masterclass, workshop e tavole rotonde.

Lo stile dell’immagine del 3° Festival 'Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà' è stato sviluppato dall’artista Andrea Minini. Uno stile grafico che contraddistingue le illustrazioni di Minini realizzate per mezzo di linee uguali, sovrapposte con angolature differenti così come la composizione della silhouette del gabbiano che sorvola sul mondo. Un’immagine dalla forte identità che con classe consolida e rende riconoscibile 'Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà' nel panorama dei festival internazionali.

“Il percorso che ci ha portato a individuare il soggetto da rappresentare, parte dal titolo del Festival: 'Visioni dal Mondo, Immagini dalla Realtà' - ha dichiarato Luca Artoni -. Per lo sviluppo del progetto nella mente è riaffiorato un celebre romanzo degli anni ’70 ‘Jonathan Livingston Seagull’ che accoglie una grande metafora, ovvero il percorso di auto-perfezionamento del gabbiano, che impara a volare e poi a vivere, attraverso l'abnegazione, il sacrificio e la gioia di farlo. Il soggetto prescelto per l’immagine della terza edizione del Festival è proprio un gabbiano, libero di volare alto nel cielo per lunghi percorsi e di osservare scrupolosamente cosa accade sul nostro pianeta, per poi puntare l’obiettivo e scendere per catturarne l’attimo, il momento esatto in cui la cosa accade. Il gabbiano ci accompagna fino all’approdo e quando entriamo in contatto con quel 'nuovo mondo' va ad accogliere gli altri viaggiatori per accompagnarli a vivere nuove esperienze”.