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Per il Sole 24 Ore sono 60 mila le copie digitali multiple a maggio, ma non verranno dichiarate per incompatibilità con le nuove regole Ads. A System 24 serve 'massa critica': occhi puntati su radio e siti web

Il neo direttore generale commerciale del gruppo 24 Ore, Massimo Colombo, ha chiarito senza polemiche la difficile situazione in cui si trovano sul fronte delle certificazioni diffusionali delle copie digitali multiple per cui non riescono ad osservare la clausola dell'Adoption contenuta nel nuovo regolamento Ads. Si tratta infatti per la maggior parte di abbonamenti venduti a clienti (principalmente istituti bancari) che per motivi di privacy non rilasciano dati sui fruitori finali delle copie acquistate.

A poco più di un mese dal suo insediamento nel Gruppo 24 Ore in qualità di direttore generale commerciale (leggi news), Massimo Colombo ha incontrato la stampa per fare il punto sullo stato dell'arte del gruppo che dirige e sulle strategie di sviluppo ideate per risollevare le sorti di una realtà editoriale che, nonostante il periodo difficile recentemente attraversato (leggi news), vanta in portafoglio "media che hanno solide basi e prodotti consolidati che continuano a trovare conferme in termini di gradimento e fruizione".

Così il manager ha definito il presupposto sulla base del quale nutrono grandi aspettative di un ritorno alla crescita per il Gruppo di via Monterosa, aggiungendo: "L'azienda è stata vivisezionata. Da qui, oltre al taglio dei costi (-30% entro il 2019 secondo l'ultimo piano industriale, leggi news), è emerso un quadro in cui sono ben evidenti gli ambiti di sviluppo su cui fare leva per incrementare i ricavi. Tre i punti cardine su cui agiremo: adeguamento dei prodotti rispetto a scenari in continuo mutamento, ulteriore sviluppo dei settori relativi a lusso e professionisti, e ampliamento dei mezzi terzi in concessione per fare massa critica."

Su quest'ultimo punto il Dg non ha fatto segreto del fatto che siano in 'perlustrazione' per trovare nuovi e profittevoli accordi soprattutto in ambito digitale, ma anche radiofonico così da rafforzare la propria offerta commerciale ad oggi forte del buon andamento in audience e raccolta di Radio 24 (leggi news). A tale proposito non è escluso un interessamento verso Radio Kiss Kiss in uscita a fine anno (su decisione AgCom) dal gruppo Mediamond. Due invece i cantieri aperti su cui andranno a lavorare per Radio 24:  week end (attualmente punto debole della programmazione) e la parte digitale dell'emittente (che vanta già una media mese di 1,6 milioni di podcast e 120.000 utenti attivi settimanali sull’app), concentrandosi sempre più sulle versioni video delle trasmissioni radiofoniche (ad oggi alcune sono trasmesse in streaming solo attraverso Facebook). 

Secondo la più recente rilevazione Radiomonitor 2016, sono oltre 2 milioni gli ascoltatori quotidiani di Radio 24, che la posizionano nona nel ranking delle emittenti italiane. Entro fine luglio verrà presentato il nuovo palinsesto.

Sul fronte digitale WebSystem 24, ha messo a segno l'acquisizione di Leitv.itDigitalBees (portale di video, leggi news), ma ha visto uscire dal portafoglio Lettera 43 e 3BMeteo, passate in concessione a ItaliaOnline (leggi news) in cui ha fatto recentemente il suo ingresso l'ex Dg di System 24 Ivan Ranza (leggi news).

La concessionaria digital del Gruppo guidata da Luca Paglicci, ha inoltre rinnovato il contratto con La7.it e, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, non sarebbe in trattativa per acquisire la raccolta del nuovo quotidiano digitale del PD 'Democratica'. In arrivo anche un nuovo portale sul meteo e in via di definizione l'acquisizione di un sito per il quale Colombo ha espresso molto entusiasmo, ancora top secret per via dell'accordo in fase di finalizzazione.

Di seguito i siti che compongono l'offerta digitale del Gruppo 24 Ore.

siti

Per capire come meglio come soddisfare le esigenze dei propri utenti, il Gruppo 24 Ore ha commissionato a Gfk una ricerca quantitativa e qualitativa che passa in rassegna tutti i mezzi del gruppo relativamente a diversi target. Dai risultati, pronti a fine luglio, il management si muoverà per mettere in campo le scelte srìtrategiche ottimali sul fronte editoriale.

Sicuramente ci sarà una maggiore digitalizzazione dei contenuti e per il quotidiano cartaceo del Sole 24 Ore, una remise en forme che per motivi tecnico-produttivi non potrà adeguarsi al formato berliner (il più in voga oggi) potendo virare solo verso un formato la metà dell'attuale. "Lo decideranno i nostri lettori, attraverso le preferenza espresse nei focus group della ricerca" ha precisato il manager,  aggiungendo per il sito web del Sole 24 Ore che: "Abbiamo modificato recentemente l’impaginazione dei formati pubblicitari online per adeguarli alla crescente domanda di spazi. Sul fronte paywall (che attualmente prevede la lettura gratuita di soli 5 contenuti, divenendo nei successivi 5 a registrazione e infine a pagamento) stiamo valutando differenti ipotesi, tra cui quella di lasciare a pagamento solo gli articoli più specializzati".

Ultimo ma non per importanza, il tema dei dati diffusionali relativi alle copie digitali multiple sta creando un po' di difficoltà al Gruppo 24 Ore per via del nuovo regolamento annunciato lo scorso febbraio da ADS

Nel mese di luglio 2017 verranno rilasciate le diffusioni dei quotidiani relative al mese di maggio 2017 stilate per la prima volta secondo il nuovo regolamento che torna ad inserire con dei nuovi criteri il dato delle copie multiple digitali che era stato sospeso da ADS a partire da maggio 2016 (l’ultima rilevazione con copie digitali multiple risale ad aprile 2016).

Il nuovo regolamento introduce per la certificazione delle copie digitali l’adoption, ossia la prova che la copia digitale sia stata utilizzata almeno una volta da un reale utente.

“Per non violare il nuovo regolamento di ADS" ha dichiarato Massimo Colombo "senza alcuna polemica o altro, al momento ci asteniamo dal dichiarare il nostro dato relativo alle copie digitali multiple. Nel caso del Sole 24 Ore i grandi clienti a cui vendiamo le copie multiple sono per lo più istituti bancari e abbiamo riscontrato molte difficoltà e tempi lunghi per ottenere il dato relativo all’utente finale sia per motivi di privacy sia per motivi tecnici relativi alla rilevazione dell’utente finale. Le nostre copie digitali multiple, se fossero certificabili secondo il vecchio regolamento ora sarebbero 60.000 (prova del reale acquisto). Con il nuovo regolamento che prevede anche l’adoption, il meccanismo si è rivelato più complesso di quanto si potesse immaginare e quindi non ci mette in condizione di poterli dichiarare. Per questo ci autosospendiamo dalla dichiarazione. Nel frattempo continuiamo a lavorare con i clienti perché ci aiutino in questa rilevazione ma non si tratta di un processo semplice ed automatico”.

Anche senza considerare le copie digitali multiple, Colombo ci tiene a precisare che il sistema Sole 24 Ore vanta comunque una total audience quotidiana complessiva (cartaceo, sito e radio) di quasi 3 milioni di individui con una sovrapposizione tra i tre mezzi molto bassa (9%).  Sempre al netto delle multiple, le copie digitali del quotidiano sono 82.423 (comprensive di abbinate), di cui 43.643 singole. 

Secondo l'ultimo rilascio Ads, prima del rinnovo di regolamento (Aprile 2017), Il Sole 24 Ore si posiziona terzo tra i quotidiani nazionali con oltre 300.000 copie diffuse (carta e digital). Insomma tutti numeri che fanno del brand Sole 24 Ore un caposaldo della comunità economico finanziaria del nostro Paese.

In allegato il documento che riassume e approfondisce i punti di forza del Sistema Sole 24 Ore