Interviste

Nasce “Dire, Fare, Curare”: il podcast di ab medica che dà voce ai pazienti raccontando le nuove cure possibili. Spigarolo: “Con questo progetto l'azienda conferma la propria capacità di innovare e abbracciare il cambiamento della comunicazione aziendale"

Con la voce narrante di Matteo Caccia (Radio 24) si rinnova l’impegno dell'azienda a raccontare storie di cura eccellenti attraverso le testimonianze di medici e pazienti. Gli 8 episodi del format, della durata ciascuno di 12 minuti, hanno iniziato a essere rilasciati, con cadenza mensile, a partire dallo scorso luglio. La company, non nuova nella scelta di linguaggi e media decisamente alternativi per il settore, continua il suo percorso di sostegno all'alfabetizzazione dei cittadini con una progettualità che mette al centro la forza e intimità della voce, in una serie di racconti sonori composti da vicende autentiche di piccoli atti quotidiani di coraggio che hanno determinato la guarigione di molti, e che possono divenire possibilità di cura per chi non conosce le nuove terapie mediche.

In un anno segnato dalla pandemia e da una profonda trasformazione dei bisogni di cura, ab medica, attore principe nella produzione e distribuzione di soluzioni medicali, punto di riferimento per la chirurgia robotica e la telemedicina, decide di rinnovare il format di lunga data “Il Futuro della Sanità” scegliendo il potere della voce e la forma narrativa del podcast come strumenti per raccontare storie di cura e di innovazione. Da questa volontà nasce Dire, Fare, Curare, la serie podcast in 8 episodi realizzata dall'azienda insieme a Brandstories, agenzia specializzata in narrazione, e a Matteo Caccia, conduttore radiofonico di Radio 24.

In occasione del lancio della serie di racconti audio con protagonista vere storie di cura, incontriamo la voce di Elena Spigarolo, Communication Manager di ab medica (in foto), alla quale domandiamo il perché della preferenza di questo media: “L'azienda considera questa scelta semplicemente come l'azione più recente di una narrazione portata avanti da anni, contaminando argomenti molto verticali, come la salute, con strumenti “più pop”. La decisione di creare “Dire, Fare, Curare” come pura comunicazione audio risiede nella forza del mezzo stesso, nell'intimità che l'ascolto della voce genera, la possibilità di fruire del contenuto in diversi luoghi e situazioni, il rapporto uno-a-uno, e l'assenza del visivo che elimina le dinamiche relazionali presenti nel linguaggio video, abbattendo così alcune barriere che limitavano alcuni pazienti nel raccontare la loro storia di cura. Abbiamo scelto il podcast per rafforzare l'importanza della “voce” dei pazienti.”

Una scelta quasi coraggiosa e di grande valore, essendo la finalità di gran parte della comunicazione di ab medica volta a creare una vera alfabetizzazione del paziente verso le cure, le nuove cure, senza alcun ruolo ex cathedra, ma come continuazione della visione aziendale: portare le migliori soluzioni terapeutiche possibili a tutti, all'insegna della sostenibilità, economica e ambientale. La “democratizzazione della cura” è una delle finalità di ab medica.

Come ricorda Francesca Cerruti, CEO di ab medica : “La pandemia ha reso tutti consapevoli di quanto la salute di ciascuno di noi sia strettamente legata a quella degli altri e di come solo attraverso una rinnovata fiducia nella scienza possiamo aspirare a raggiungere una salute globale, equa ed inclusiva. Questa consapevolezza ci ha spinto a rinnovare la forma del nostro storico Futuro della Sanità, mantenendo l’originale sostanza, la volontà di contribuire a ridisegnare una sanità più coerente nelle sue ramificazioni, sempre più efficace, precisa e personalizzata in favore dei pazienti e delle loro famiglie”.

ab medica si distingue a livello comunicativo anche per una serie di attività interne volte a diffondere la consapevolezza del ruolo che ogni singolo dipendente gioca nel portare il beneficio di cure sofisticate ai pazienti disseminati su tutto il territorio italiano ed estero: una email giornaliera viene inviata a tutti gli impiegati, dal magazziniere al Ceo, con le informazioni di rilievo del settore, inoltre viene annualmente organizzato un incontro con le famiglie per diffondere la percezione della mission stimolando il principio dell'interdipendenza di ognuno come cellula dell'apparato società. Un’altra iniziativa sempre riservata ai soli dipendenti, quest'anno è stata, e in presenza, l’ascolto in simultanea, via cuffie, della prima puntata di “Dire, Fare, Curare”. Dodici minuti di silenzio con volti concentrati sul contenuto e l'atmosfera delle suggestioni audio hanno creato un evento dal grande impatto emotivo e di significato. Un modo originale quanto azzeccato per rinnovare a tutti la contezza e l’importanza del proprio ruolo lavorativo, contribuendo a stimolare la volontà di miglioramento per ogni unità aziendale.

Il podcast ci è apparso da subito lo strumento più idoneo per dare voce a medici e pazienti, protagonisti di straordinarie storie di cura” - commenta Elena Spigarolo, Communication Manager di ab medica – “Con questo progetto ab medica conferma la propria capacità di innovare e abbracciare il cambiamento scegliendo uno degli strumenti più contemporanei e in crescita di questi anni”.

Il primo episodio, Robot, ti tengo d’occhio!, come tutti, è disponibile su Spotify e sulle principali piattaforme di distribuzione, e racconta una storia di fiducia nella tecnologia, di collaborazione e di coraggio, che ha portato a raggiungere un traguardo ritenuto da molti impossibile grazie alla sinergia tra l’equipe medica del Prof. Paolo Gontero dell’Ospedale Le Molinette di Torino e il sistema per la chirurgia robotica da Vinci Xi. Una perfetta sinergia tra chirurgo e robot.

Mentre il secondo episodio, intitolato Venire alla luce, è stato utilizzato dall'azienda per celebrare la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita ponendo sotto i riflettori un tema di grande attualità: quello dell’importanza di un’adeguata sanificazione e disinfezione degli ambienti ospedalieri per garantire la sicurezza delle cure ai pazienti.

Protagonista della seconda storia di innovazione medica è il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Treviso diretto dal dott. Enrico Busato che, nella fase più acuta dell’emergenza da Covid-19, ha trovato nel sistema robotico LightStrike un valido alleato per garantire un ambiente più sicuro e accogliente agli operatori sanitari e alle future mamme.

Gli episodi, ciascuno di 12 minuti, verranno rilasciati con cadenza mensile. La diffusione è incominciata lo scorso luglio.

Consigliamo vivamente l'ascolto e la diffusione per amplificare al meglio il benessere di tutti.

https://open.spotify.com/show/6C13h01L2FjUiaksOF9zZJ

Davide Riva