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Shibumi presenta il Data People Journey, nuovo approccio metodologico 'data based' che garantisce un'esperienza personalizzata e coinvolgente che genera un forte impatto emotivo sui consumatori

L’approccio della company fondato sulla comprensione dei dati demografici e comportamentali dei clienti, mira a massimizzare i momenti di conversione attraverso la misurazione delle azioni compiute dagli utenti, costruendo esperienze su misura per il target di riferimento nei vari touchpoint e modellando le varie strategie di marketing sulla base dei dati raccolti. Grazie alla Suite di Data Tracking e Marketing Automation Brainlead, piattaforma proprietaria del gruppo, Shibumi traccia le attività degli utenti online, le integra con i comportamenti registrati offline e coinvolge le persone tramite diversi strumenti: tra i più frequenti l’email, gli SMS e Whatsapp.

Il Customer Journey è ufficialmente morto. E Shibumi l’ha capito ormai da tempo: come sottolinea la company in una nota, non è più sufficiente considerare un singolo Customer Journey legato principalmente al solo prodotto, ma è fondamentale spostare il punto di vista innanzitutto sulla persona.

Fino a poco tempo fa, i marketing manager di brand e agenzie pur adottando sulla carta strategie incentrate sulle persone, si focalizzavano principalmente su percorsi prodotto-centrici, piuttosto che sulla vera comprensione delle esigenze individuali.

Il fondamento alla base della metodologia Data People Journey di Shibumi risiede nella convinzione che alla base di ogni strategia di conversione sia essenziale comprendere a fondo non solo i dati demografici ma soprattutto quelli comportamentali (psicografici) dei clienti. Questa analisi approfondita consente di plasmare un'esperienza personalizzata e coinvolgente, capace di generare un forte impatto emotivo sui consumatori. Per ottenere questi molteplici percorsi che siano efficaci e che tengano traccia di ogni passaggio, Shibumi sfrutta la potenzialità dei dati e la tecnologia, elementi chiave all’interno del Data People Journey.

Ma cosa intendiamo con 'strategia di conversione'? La conversione non si limita solamente all’acquisto, ma comprende ogni singolo step, sia online che offline, che avvicina un individuo al brand e ai suoi prodotti o servizi.

L’approccio metodologico del Data People Journey mira quindi a massimizzare i momenti di conversione attraverso la misurazione delle azioni compiute dagli utenti, costruendo esperienze su misura per il target di riferimento nei vari touchpoint e modellando le varie strategie di marketing sulla base dei dati raccolti.

conversion funnel data people journey
La business line di Shibumi dedicata alle attività di marketing che prevedono una “conversione” chiara si chiama appunto Conversion Marketing.

Rientrano tutte le attività di Lead Generation, di Conversion Rate Optimization (C.R.O.), le attività di pianificazione di una strategia per ottimizzare le vendite degli eCommerce, la Marketing Automation.
Grazie alla Suite di Data Tracking e Marketing Automation Brainlead, piattaforma proprietaria del gruppo, Shibumi è in grado di tracciare le attività degli utenti online, di integrarle con i comportamenti registrati offline e poter infine coinvolgere le persone tramite diversi touchpoint: tra i più frequenti l’email, gli SMS e Whatsapp.

 

 

Le fasi del Data People Journey approach

Data People Journey

 
Ecco quindi come il Data People Journey si articola per garantire un'esperienza coinvolgente ed efficace per i consumatori.


Fase 1: Raccolta dati
Come già ci suggerisce il nome della metodologia, i dati sono il punto di partenza del Data People Journey. La prima fase non poteva, quindi, non iniziare dalla raccolta dati, che avviene principalmente attraverso le azioni di:
Data tracking: è la raccolta e l'analisi dei dati psicografici dei clienti durante l'intero processo di acquisto. Consente alle aziende di tracciare le
interazioni dei clienti con il brand su diversi canali, online e offline, per comprendere meglio le loro preferenze, interessi e bisogni. Queste informazioni aiutano a identificare i punti cruciali lungo il percorso del cliente e individuare aree di miglioramento, ottimizzando così le strategie di marketing e migliorando l'esperienza complessiva del cliente.
Lead scoring: è un processo che valuta e classifica i potenziali clienti in base al loro interesse e coinvolgimento con il brand. Attraverso l'assegnazione di punteggi basati su criteri specifici come le interazioni digital, la lettura delle comunicazioni (email, SMS, Whatsapp…), la partecipazione ai
webinar, le aziende possono concentrarsi sulle persone che dimostrano maggiore propensione all’acquisto e personalizzare così i processi di vendita. Queste azioni contribuiscono a ottimizzare il processo di conversione, migliorando l'efficienza delle vendite e massimizzando il ritorno sugli investimenti.
RFM analysis: permette alle aziende di segmentare la propria clientela in base ai livelli di coinvolgimento misurando:
- il tempo trascorso dall'ultima interazione del cliente con il brand,
- la frequenza delle interazioni
- il valore monetario delle transazioni.

Sarà così più facile adattare le attività di marketing e di fidelizzazione in modo mirato e più efficace per il proprio target, permettendo alle aziende di massimizzare il valore dei propri clienti e migliorarne la soddisfazione complessiva.
Pattern analysis: si concentra sull'identificazione e sull'interpretazione dei comportamenti ricorrenti o dei modelli di interazione dei clienti con il brand.

Analizzando i pattern di comportamento dei clienti, le aziende possono ottenere preziose insight sulle abitudini e tendenze dei propri clienti, consentendo loro di personalizzare ulteriormente le strategie di marketing e migliorare l'esperienza complessiva del cliente.

 

Fase 2: Automation
Una volta raccolti i dati relativi al proprio target, si passa alla fase di marketing automation. Qui, ogni singolo comportamento dell'utente e i pattern simili vengono analizzati e, sulla base di tali informazioni, vengono creati dei touch point che spingono l'utente verso la fase successiva del percorso, rispondendo in modo efficace alla call to action. È importante notare che non esiste un canale di comunicazione universale: alcune persone preferiscono comunicazioni tramite SMS, altre tramite WhatsApp o chiamate telefoniche, mentre altre ancora rispondono meglio a comunicazioni cartacee.

Per mettere in pratica la metodologia Data People Journey è necessario utilizzare piattaforme di Marketing automation “people based” che consentano di raccogliere dati quanti-qualitativi e trasformarli con velocità e con un buon grado di flessibilità in processi automatizzati. Shibumi è proprietaria della Suite Brainlead, definita come la piattaforma multicanale di Data Tracking & Marketing Automation.

 

Fase 3: Misurazione
Arriviamo quindi all'ultima fase del Data People Journey, nonché la più importante: la misurazione. Questa fase risulta necessaria per monitorare l’andamento delle strategie di conversione attuate nei vari touchpoint, individuare le aree di miglioramento e modificare, ove necessario, la strategia. Per una misurazione completa, oltre all’analisi dei KPI standard è importante monitorare degli indicatori più specifici quali:
● I nuovi visitatori sul sito, sulle Landing Page o in negozio
● L'enrichment dei dati delle persone a CRM
● Il tempo speso sulle properties digitali del brand
● L’aumento delle viste in punto vendita
● L’aumento di valore dello scontrino medio
● L’aumento degli item a carrello
● L’uso dei coupon
● L’open rate e l’interazione delle e-mail
● Le azioni di “member get member”
● La partecipazione social
● L’influenza delle recensioni sulla propria fanbase

“Le potenzialità della marketing automation spesso non vengono colte dal mercato, parlandone il più delle volte in termini astratti o banalizzando il concetto identificandola con la newsletter mensile” - commenta Fabrizio Reale, CTO Shibumi Group - “La marketing automation, invece, è un processo veloce, semplice e redditizio. Uno strumento che guidato dai giusti dati e dalle giuste professionalità, permette di creare una comunicazione efficiente ed efficace perché permette ai brand di dire la cosa giusta, alla persona giusta, al momento giusto.”

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