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NC n.105 | Caiazzo (Teads): “Innovare significa contribuire attivamente alla sostenibilità digitale”

Nella costante ricerca dell’innovazione che caratterizza la global media platform, il concetto di advertising responsabile è uno dei principali driver. La sostenibilità ambientale ne rappresenta un punto cardine, ed è stata un importante focus nello sviluppo delle strategie degli ultimi anni. Tanto da farle meritare il premio ‘best digital sustainability’.

Teads vince il premio ‘Best Digital Sustainability’ agli NC Digital Awards 2023, un riconoscimento alla costante ricerca di innovazione, il cui driver è rappresentato dal concetto di advertising responsabile. La sostenibilità ambientale ne rappresenta un punto cardine, ed è stata un importante focus nello sviluppo delle strategie degli ultimi anni. Partendo dall’idea di coniugare esperienze pubblicitarie di qualità, raggiungimento risultati di business e rispetto dell’ecosistema, Teads ha individuato i migliori partner per la misurazione delle emissioni di carbonio delle campagne con l’obiettivo di offrire al mercato gli strumenti più efficaci per un utilizzo del media più sostenibile. Come spiega in questa intervista il managing director Dario Caiazzo.

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In occasione degli NC Digital Awards, vi è stato assegnato il premio ‘Best Digital Sustainability’. Che cosa significa per voi questo riconoscimento?

Innovare significa contribuire attivamente anche in questo settore d’azione. Ogni giorno generiamo migliaia di impression, con un impatto significativo sull’ambiente; basti pensare che una singola email produce in media 30 grammi di CO2. Sebbene l’impatto del digitale sull’ambiente possa non essere immediatamente evidente, è molto forte, influendo fino al 3.7% delle emissioni globali nel mondo. Un dato allarmante se confrontato con il fatto che il traffico aereo genera appena il 2% delle emissioni. Per tale ragione, abbiamo dedicato sforzi considerevoli, innanzitutto, per sensibilizzare gli inserzionisti sull’influenza della nostra industria sulla produzione di CO2 attraverso studi, eventi e incontri. In secondo luogo, abbiamo focalizzato la nostra ricerca e implementato soluzioni atte a misurare e successivamente ridurre le emissioni delle campagne pubblicitarie. Siamo entusiasti di questo riconoscimento, che premia i nostri sforzi in questa direzione, e siamo orgogliosi di essere tra i leader di questo importante cambiamento.

Quali sono i plus che caratterizzano il vostro approccio alla sostenibilità e che vi hanno consentito di raggiungere tale traguardo?

Teads dedica ogni giorno sforzi per rendere la propria infrastruttura tecnologica non solo efficiente dal punto di vista operativo ma anche sostenibile dal punto di vista ambientale. Ottimizzare e semplificare i processi computazionali dei nostri algoritmi è alla base dello sviluppo di Teads Ad Manager, che oggi vede la luce con un’importante integrazione, in particolare con Scope3. Quest’ultima è in grado di valutare l’impatto ambientale di ogni singola campagna lungo l’intera filiera. Dalla fase creativa a quella di distribuzione, comprese le fasi di targeting e i livelli di verifica dei media, ogni aspetto concorre a definire le emissioni di carbonio. In questo contesto, stiamo lavorando per definire e contribuire a uno standard di mercato applicabile e misurabile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale complessivo del nostro settore.

Nella costante ricerca dell’innovazione che caratterizza Teads, il concetto di ‘Advertising Responsabile’ è uno dei principali driver. In che cosa consiste?

Il concetto di Advertising Responsabile è uno dei motori di Teads. Il nostro impegno è lavorare sull’innovazione di tecnologie, formati, media e approcci strategici, tentando allo stesso tempo di rendere più sostenibile il mercato in cui operiamo. Per sostenibilità si intende quella ambientale, ma non solo. Infatti fanno parte del concetto di “Advertising Responsabile” i nostri sforzi verso pianificazioni inclusive, che sfruttano algoritmi di semantica avanzata per non impedire l’erogazione degli annunci su articoli e portali dedicati alle minoranze che utilizzano keyword sensibili in modo positivo. Ma anche il sostegno al giornalismo di qualità, che supportiamo con strumenti tecnologici come Teads for Publisher per massimizzare la monetizzazione dei nostri formati e proponendo un accordo su un minimo di revenue che garantisca agli editori un’entrata stabile. Il quarto pillar dell’Advertising Responsabile riguarda il rispetto dell’utente e della sua esperienza pubblicitaria, garantito dall’utilizzo di formati non invasivi e che non interrompano la fruizione dei contenuti.

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Fondamentali anche le partnership che avete stretto, per esempio con Impact+ e Scope3. Ce ne parla? Impact+ è stato il nostro primo partner per la misurazione delle emissioni delle campagne. La nostra collaborazione si è estesa per oltre un anno, e ci ha permesso di usare la loro tecnologia avanzata per misurare l’impatto della creatività delle campagne in tutte le nazioni in cui opera Teads. Successivamente, abbiamo adottato un approccio end-to-end, individuando in Scope3 un partner in grado di misurare non

solo i parametri già considerati da Impact+, ma anche l’intero processo di supply, consentendo così l’ottimizzazione in tempo reale delle attività pubblicitarie. Tutte queste funzionalità sono ora integrate e attivabili direttamente dalla nostra piattaforma proprietaria, Teads Ad Manager.

Teads Ad Manager rappresenta il modo più semplice, e più sostenibile, per acquistare ed erogare le vostre campagne. Ce ne spiega la dinamica?

Teads Ad Manager è la nostra Dps indipendente e rappresenta un punto di accesso unico su cui gestire le campagne erogate attraverso Teads. Dispone di una gamma di strumenti dedicati al targeting, come Teads Audience e il Media Barometer, all’ottimizzazione creativa per i nostri formati proprietari e alla misurazione di metriche specifiche come l’Attenzione (Integrazione con Lumen da giugno 2023) e l’impatto ambientale. Circa la misurazione della CO2 prodotta dalla campagna, con l’indicazione del peso dei vari fattori che contribuiscono alla carbon footprint dell’attività, l’utilizzo di Tam consente di conseguire un efficientamento energetico e di affrontare i livelli tecnologici necessari per l’acquisto di Teads in modalità programmatica. Un’analisi della stessa Scope3 rivela che le emissioni prodotte dall’acquisto attraverso Tam sono inferiori del 99% rispetto al tipico processo di acquisto in modalità programmatica. Un risultato che rispecchia la ricerca condotta da Jounce Media, posizionando Teads al vertice per l’accesso diretto tra le principali SSP omnichannel del mercato.