RCS Studio lancia Know.How, nuovo format di branded content. Mutti il primo cliente a salire a bordo della piattaforma

RCS Pubblicità attraverso RCS Studio lancia Know.How, un inedito format branded content basato sul racconto dell’eccellenza delle aziende di un’Italia che lavora bene, fatta di persone attente a nuove esigenze e nuove visioni.

Know.How, grazie a una produzione video ad hoc, accompagna l’utente alla scoperta dell’essenza di imprese di tutti i settori in cui qualità e innovazione guidano le azioni delle persone che ne fanno parte. Un progetto di storytelling dove la marca si rivolge a un target di consumatore “consapevole” invitandolo ad approfondire i processi e le peculiarità produttive che la caratterizzano.

Il progetto è dunque una formula di comunicazione che invita a scoprire cosa c’è dietro al prodotto. Un racconto del “saper fare” delle aziende che si concentra soprattutto su tre aspetti:

le relazioni umane, perché racconta l’anima di un’azienda, le persone, attraverso le voci di chi ci lavora o di chi l’ha creata, rivelandone il lato umano e il desiderio di mettere vocazione e talento al servizio del consumatore;

i processi produttivi distintivi, la filiera e le risorse, perché esplora l’incontro tra visione aziendale e mondo reale, tra buone pratiche e orientamento all’eccellenza, tra rispetto dell’ambiente e prodotto;

lo sguardo al futuro, perché è un viaggio curioso e innovativo alla scoperta di tecnologie, di sistemi produttivi e progetti pensati per migliorare per migliorare la vita delle persone, dentro e fuori dall’azienda.

Il primo brand raccontato da Know.How

Mutti è il primo cliente di RCS Pubblicità a salire a bordo della piattaforma, con il racconto del progetto “Passata sul campo” realizzato tramite InstaFactory, un innovativo impianto mobile che si sposta nei terreni di coltivazione, lavorando in loco il pomodoro nel momento di perfetta maturazione.

Il progetto, gestito in collaborazione con Wavemaker, è reso visibile su corriere.it attraverso lanci native in home page e con il supporto di un piano social ad hoc sui profili FB e IG della testata, che darà modo di verticalizzare i messaggi e di consentire agli utenti di approfondire la conoscenza del progetto