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Mastromatteo (O&M ADV): 'vi presento Homogenic, provocazione a una lettura diversa della realtà

La mostra, inaugurata il 18 giugno alla Galleria dell'Institut français Milano, vede protagonista anche l'artista e direttore creativo esecutivo di O&M Adv con otto ritratti diversi tra loro ma accomunati dallo stesso sguardo. “Otto volti con lo stesso punto di vista, le stesse opinioni, lo stesso modo di vedere le cose e leggere la realtà. A voler significare l'appiattimento delle personalità e delle idee che connota la nostra epoca.” spiega Mastromatteo. Pubblicità compresa, aggiungiamo. “ Nessun intento di denuncia o critica, solo uno spunto a riflettere e a pensare in modo diverso e guardare oltre".
E' stata inaugurata il 18 giugno presso la  Galleria dell'Institut français Milano (corso Magenta 63) la mostra 'Double Vision - Doppia Visione' di Alex Angi e Giuseppe Mastromatteo. 
Una exhibition nel segno del doppio, sia per ciascuno dei due artisti che per la loro singola visione (leggi news).

Abbiamo raggiunto telefonicamente Mastromatteo, noto anche per il suo ruolo di direttore creativo esecutivo Ogilvy&Mather Advertising, per farci raccontare il fil rouge che accomuna le opere di questo suo secondo lavoro esposto a Milano, dal titolo Homogenic, che segue Indepensense, la sua prima famosa serie di scatti, un dettaglio dei quali, ovvero lo sguardo della ragazza orientale, ritorna, con un nuovo significato, nelle immagini esposte alla Galleria dell'Institut français Milano.

“La mostra ha come protagonisti otto ritratti accomunati dagli stessi occhi, anche se apparentemente non ci si rende conto sia così. Otto volti con lo stesso punto di vista, le stesse opinioni, lo stesso modo di vedere le cose e leggere la realtà. A voler significare l'appiattimento delle personalità e delle idee che connota la nostra epoca. Complici gli stessi device che utilizziamo, le stesse fonti di informazione e di opinione a cui attingiamo in tutto il mondo. Nessun intento di denuncia o critica, solo uno spunto a riflettere e a pensare in modo diverso” commenta Mastromatteo.

E se gli si chiede se l'allusione riguarda anche l'appiattimento pubblicitario che contraddistingue la creatività italiana, Mastromatteo risponde: “non in particolare, la mostra ha un orizzonte più ampio, guarda in generale a una società massificata attorno alle stesse notizie, agli stessi contenuti e dunque alle stesse convinzioni, che si riflettono, simbolicamente, in sguardi uguali a se stessi. E l'impressione si avverte e per certi versi si strania ancora di più nel video di 5 minuti nel quale i ritratti si fondono, i volti sfumano l'uno dopo l'altro ma lo sguardo resta, uguale a se stesso. E al contempo, nel passaggio da un viso all'altro, emergono per alcuni istanti personalità nuove, sconosciute, 'di confine' tra un prima e un dopo conosciuti”.

In questa exhibition si ritrova anche la doppia anima di Mastromatteo, artista e creativo, in una reciproca contaminazione che si influenza positivamente.

“Il mondo pubblicitario non mi contiene - dichiara l'artista - . La pubblicità è il quotidiano, l'arte è la vocazione e i due aspetti si mescolano, dialogano, e per certi versi si assomigliano poiché entrambi hanno bisogno di idee e di visione e di un pubblico a cui farli conoscere. Ma l'arte concede una libertà di espressione che l'advertising non può offrire”.

Cosa si aspetta Mastromatteo da questa mostra?
“Che provochi un pensiero e, come un ingranaggio, attivi l'insight per una nuova creazione artistica”.
 
EC