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Quando i grandi eventi muovono l'economia: ecco i dati sull'impatto del Giubileo 2015-2016
La Camera di Commercio di Roma ha presentato la ricerca 'L’indotto del Giubileo Straordinario della Misericordia - Analisi di impatto economico'. Le previsioni fornite dal modello indicano che il Giubileo contribuirà positivamente alla crescita dell’economia romana.
Il Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, avrà inizio l’8 dicembre 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016.
Lo studio svolto dalla Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma, in convenzione con la Camera di Commercio di Roma, mira a valutare l’impatto a breve e medio termine del Giubileo sul sistema economico romano utilizzando un modello macro-econometrico dell’economia della Provincia di Roma appositamente costruito a tal fine.
L’analisi fornisce risposte a due principali domande:
- Quale sarà l’impatto del Giubileo sul redditodell’economia romana e sul mercato del lavoro?
- Quale sarà il suo impatto sul gettito fiscale e sul saldo tra maggiore spesa pubblica e maggiori entrate fiscali?
L’evidenza raccolta attraverso la simulazione econometrica può essere sintetizzata nel modo seguente.
1. Le previsioni fornite dal modello indicano che il Giubileo contribuirà positivamente alla crescita dell’economia romana.
Nei diversi scenari di previsione, gli incrementi percentuali cumulati del PIL tra il 2015 e il 2020 variano tra 2,1% e 2,4% rispetto allo scenario di controllo rappresentato dall’assenza dell’evento in questione, con la maggiore crescita concentrata negli anni 2016 e 2017.
In tutti gli scenari di previsione, gli incrementi in termini assoluti tra il 2015 e il 2018 vanno da quasi 11 miliardi di euro nello scenario pessimista a quasi 11,5 miliardi di euro in quello ottimista. Dopo una sostenuta accelerazione, che trova il suo picco all’inizio del 2017, la dinamica del PIL reale intraprende una discesa nei trimestri successivi.
2. Il Giubileo genera effetti positivi anche sul mercato del lavoro in tutti gli scenari considerati: tra il 2015 e il 2020, si rilevano variazioni positive sostanziali in termini di aumento dell’occupazione, riduzione del tasso di disoccupazione e aumento dei salari reali rispetto al benchmark di riferimento.
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