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Pastificio Rana coproduce con Diaviva il docufilm "Indomita - Storia di Maria Canins". Gian Luca Rana: "Un esempio tangibile e sincero di quei valori che guidano anche il nostro modo di essere e fare impresa, integrità, visione e volontà di migliorarci"

Il progetto, co-prodotto dal Pastificio Rana insieme agli imprenditori Pietro Puccioni e Marco Lasagni della casa di produzione cinematografica Diaviva e diretto dai registi CRIC, Davide Mardegan e Clemente De Muro, è stato presentato in anteprima il 13 luglio a Imola in occasione della tappa finale del Giro d’Italia Women 2025, di cui il Pastificio Rana è sponsor ufficiale. Il documentario, disponibile sul canale YouTube dell'azienda, ripercorre la carriera della prima italiana a vincere il Tour de France, dodici titoli del ciclismo italiano, due medaglie mondiali e due partecipazioni olimpiche all’attivo.

C’è un intreccio invisibile che unisce la famiglia Rana e Maria Canins, è tessuto da fili di valori - volontà, umiltà, passione - e di sentimenti – affetto, amicizia, ammirazione - che trascendono lo sport e modellano le esperienze della vita. È proprio questo rapporto speciale, nato da principi condivisi come il desiderio di migliorarsi sempre, che ha ispirato il Pastificio Rana a raccontare la storia di una delle atlete più straordinarie dello sport italiano, attraverso il docufilm “Indomita – Storia di Maria Canins”. Una ventina di minuti dedicati alla poliedrica campionessa di corsa di montagna, sci di fondo e ciclismo, che con le sue pedalate  è diventata un’icona del ciclismo femminile.
 
“Ciò che provo per il ciclismo è più di una passione, è una sorta di affinità, come essere della stessa pasta: impegno personale, determinazione, resilienza, libertà. È uno sport che pratico da tanti anni e l’incontro con Maria Canins gli ha dato un significato ancora più speciale” afferma Gian Luca Rana, Amministratore Delegato del Pastificio Rana. “L’ho conosciuta più di venti anni fa a Corvara, luogo a cui sono profondamente legato, ed è nata un’amicizia profonda. Da allora ho avuto la possibilità di frequentarla e pedalare insieme, apprezzandone così non solo la grandezza sportiva, ma anche l‘eccezionale umanità, fatta di spirito di sacrificio, passione e resilienza. Il contrasto tra il medagliere di Maria Canins e la sua umiltà è fortissimo, per me fonte di ispirazione costante.”   Prosegue Gian Luca Rana, che è stato anche Amministratore Delegato dei Mondiali di Ciclismo del 2004: “L’idea di realizzare questo film è nata dalla volontà di condividere con più generazioni la storia di una donna che ha saputo vivere ogni sfida con autenticità e coraggio, lasciando un segno profondo non solo nello sport, ma nella capacità di affrontare la vita quotidiana. Un esempio tangibile e sincero di quei valori che, da sempre, guidano anche il nostro modo di essere e fare impresa: integrità, visione e volontà costante di migliorarci”.
 
Il progetto, co-prodotto dal Pastificio Rana insieme agli imprenditori Pietro Puccioni e Marco Lasagni della casa di produzione cinematografica Diaviva, è stato presentato in anteprima il 13 luglio a Imola in occasione della tappa finale del Giro d’Italia Women 2025, di cui il Pastificio Rana è sponsor ufficiale, con la presenza della protagonista. Da oggi, 14 luglio 2025, il documentario è disponibile sul canale YouTube di Giovanni Rana.

Un’opportunità unica per conoscere da vicino Maria Canins, figura capace di ascoltare e seguire quella voce interiore che giorno dopo giorno, l’ha guidata nelle sue scelte, sia nello sport che nella vita. Maria Canins e la famiglia Rana,  si legge nella nota stampa, pur provenendo da mondi diversi - lo sport e l’impresa - parlano lo stesso linguaggio: quello autentico e operoso della determinazione, dell’impegno quotidiano del fare, del “pedalare” con costanza verso nuove mete, nuovi traguardi. Ed è proprio da questa profonda condivisione di valori che nasce in Gian Luca Rana il desiderio di produrre questo film: per preservare la memoria, i ricordi e le esperienze e trasformarli in un patrimonio comune da tramandare alle generazioni future.
 
"Quando ho iniziato a pedalare, correvo per passione, per libertà, senza immaginare che un giorno la mia storia potesse diventare fonte d’ispirazione per altre donne. Questo documentario – ha raccontato l’atleta Maria Canins - è un viaggio nella mia vita, ma anche un modo per dire ai giovani che ogni traguardo è possibile, anche quando sembra lontano. Sono davvero grata alla famiglia Rana e in particolare a Gian Luca, che stimo profondamente, per aver generato questa incredibile opportunità di raccontare la mia carriera sportiva e, attraverso questa, i valori che da sempre hanno spinto il mio essere: forza, determinazione, curiosità, e la gioia di mettersi sempre in gioco. È un grande onore sapere che il mio percorso possa ancora oggi parlare al cuore di tante persone."
 
Il documentario è  diretto dai registi CRIC, Davide Mardegan e Clemente De Muro, anche autori di questo progetto narrativo che mostra tutta la loro passione per il racconto biografico e la visione cinematografica. Il docufilm accompagna lo spettatore in un percorso intenso tra le Dolomiti, culla della campionessa, e ripercorre la carriera della prima italiana a vincere il Tour de France, dodici titoli del ciclismo italiano, due medaglie mondiali e due partecipazioni olimpiche all’attivo.
 
I registi hanno cercato di tenere il passo della campionessa durante le camminate dolomitiche che hanno fatto da sfondo alle interviste.  Nel docufilm emerge chiaramente come l’esperienza atletica diventi percorso esistenziale ed esempio trascinante di forza ed etica: dagli inizi della sua carriera fino alla conquista dei più prestigiosi titoli internazionali, passando attraverso il suo impegno per promuovere lo sport femminile.

La cifra tecnica di Maria è rappresentata dal suo essere clamorosamente primordiale: fortissima, si piazzava sempre avanti a tutte, senza fredde tattiche. E anche se il direttore sportivo le consigliava di “stare a ruota”, in scia alle altre cicliste, lei seguiva ciò che le “dicevano il cuore e le gambe”.


Ad arricchire questa  storiale interviste ai protagonisti del ciclismo italiano che hanno condiviso con Maria Canins momenti decisivi di carriera e amicizia. Il documentario ha le  testimonianze di Roberta Bonanomi, campionessa del mondo nella cronosquadre del 1988 insieme alla stessa Maria e Francesca Galli, vincitrice di tre medaglie iridate consecutive nella cronometro a squadre tra il 1987 e il 1989, di Alfredo Bonariva, storico preparatore atletico del ciclismo femminile, che ha accompagnato Maria negli ultimi anni di carriera,  Francesco Moser, leggenda del ciclismo e Pier Bergonzi, vicedirettore della Gazzetta dello Sport e direttore di Sport Week.