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Una decina di strutture in lizza nella gara Aeroporti di Roma. L’advisor è Ebiquity

È prevista nei prossimi giorni una prima scrematura fra le concessionarie che hanno aderito e si sono presentate per la gara indetta da Aeroporti Di Roma (ADR), che dallo scorso gennaio ha internalizzato la governance, il pricing e tutto ciò che riguarda la vendita degli spazi pubblicitari di Fiumicino e Ciampino. Sono esclusi dal pitch gli schermi video presenti nei due scali, oggetto della partnership con Grandi Stazioni Retail della quale abbiamo già dato notizia. La scelta, in collaborazione con l’advisor Ebiquity, dovrebbe essere definita entro i primi di novembre.

Dal 1° gennaio di quest'anno, Aeroporti di Roma ha deciso di internalizzare la governance, il pricing e tutto ciò che riguarda la vendita degli spazi pubblicitari degli scali di Roma Fiumicino e Ciampino, occupandosi direttamente dei clienti diretti in settori quali fashion, luxury e automotive, mentre per la gestione operativa 'intermediata' si è fino a oggi appoggiata alla concessionaria romana MediaOne.

Nei prossimi giorni sarà definitia insieme a Ebiquity,  advisor dell’operazione, quali fra le concessionarie che si sono presentate selezionare per la vera e propria gara che si dovrebbe chiudere entro i primi di novembre.

La gara non comprende il circuito composto dai 45 schermi video, precedentemente gestiti da Sky e dallo scorso agosto (leggi news), affidato alla partnership con Grandi Stazioni Retail. Non ci sono conferme ufficiali riguardanti i nomi dei partecipanti, ma in lizza ci sarebbero molti fra i ‘big’ del settore Out Of Home: Clear Channel (già concessionaria di
ADR fino al 31 dicembre 2018), Mediamond, Class Pubblicità, Grandi Stazioni, la stessa ‘uscente’ MediaOne e altre.

Per quanto riguarda l’andamento della raccolta, nel primo semestre l’andamento del fatturato di ADR è stato in linea con quello del 2018 anche se, rispetto alle aspettative formulate al momento della start up della nuova organizzazione, il calo è di circa il -6%, in linea, quindi, con il trend dell’intero mercato pubblicitario.

 

Tommaso Ridolfi