Ricerche

S'infittisce il rapporto tra eventi e marketing

È questo il principale risultato dell’edizione 2006 di EventView, l’annuale ricerca condotta da MPI (Meeting Professionals International) e The George P. Johnson Company tramite interviste a marketing manager statunitensi, canadesi, europei e asiatici. Intanto, a New Orleans si è concluso il tradizionale congresso formativo di gennaio, dedicato principalmente ai capitoli nordamericani.

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Nel 2007 l’industria Mice (Meetings incentives conferences events) globale sarà ancor più coinvolta nel marketing di beni e servizi: questa la predizione di EventView 2006, l’annuale ricerca condotta da MPI (Meeting Professionals International) e l’agenzia di consulenza George P. Johnson tramite interviste ai responsabili marketing delle aree economicamente più importanti del mondo. Gli 892 interpellati sono concordi nell’attribuire agli eventi un peso costante o sempre maggiore nella creazione o nel rinforzo della brand awareness (notorietà di marca): in particolare, il 49% ritiene che l’importanza dell’event marketing sia in aumento rispetto al 2006, il 24% gli attribuisce il Roi (Return on investment) più elevato, il 37% dichiara di voler destinare agli eventi a scopo di marketing budget ancor più elevati, e addirittura l’81% svela di essere alla ricerca di forme sempre diverse di experience marketing, ossia di tecniche di comunicazione interattive.

Non mancano tuttavia le aree d’incertezza o regressione. Se da un lato infatti resta inalterata, rispetto al 2005, la percentuale di manager che dà agli eventi un ruolo primario nel marketing mix (14%), scendono dal 40% al 34% quelli che considerano l’event marketing componente vitale dei piani di lancio dei prodotti: un calo solo in parte compensato dal 36% (contro il 33% del 2005) che dichiara quanto meno di prendere in considerazione gli eventi quando c’è da piazzare un prodotto sul mercato. Crescono anche (dal 9% al 15%) quelli che considerano gli eventi importante sostegno alle tradizionali campagne pubblicitarie.

D’altro canto – e questa è una conferma rispetto alla precedente edizione – l’event marketing è saldamente in testa tra i fattori di Roi (23%), davanti a web marketing (18%), promozioni (16%), relazioni pubbliche (14%), direct mail (10%) e ai due sorprendenti fanalini di coda, ossia pubblicità stampata (9%) e televisiva, che raccoglie appena il 5%. Il dato sull’event marketing, stabile sul 2005, è comunque molto inferiore al 2004 (quando era al 31%) e al 2002, allorché svettava con il 37%. Segno evidente che l’industria, pur non avendo cambiato idea circa il valore degli eventi come mezzi di comunicazione commerciale, sta ripensandone il ruolo in senso generale.

Forse anche per questo, cresce la tendenza a misurare il ritorno economico degli eventi. Quanti dichiarano di andare alla ricerca del metodo di calcolo più corretto sono saliti dal 60% del 2005 (che già costituiva un aumento significativo rispetto al 53% del 2004) addirittura al 71%. È proprio tra queste imprese che si registra la più spiccata tendenza all’aumento dei budget: oltre tre quarti (76%) delle aziende che calcolano il Roi affermano di voler stanziare più fondi per gli eventi, contro appena il 24% delle altre.
Infine, il 24% dei manager intende promuovere eventi a scopo di marketing lungo l’intero arco dell’anno, il 23% dichiara di volersi per ora limitare ai primi sei mesi mentre il 26% naviga sull’orizzonte del trimestre gennaio-marzo.
L’intera ricerca è scaricabile gratuitamente dalla home page del sito www.mpiweb.org.

Infine, due importanti eventi.
Si è tenuta dal 20 al 23 gennaio, al Morial Convention Center di New Orleans, l’edizione 2007 della PEC-NA (Professional Education Conference North America), l’annuale appuntamento formativo riservato ai soci americani e canadesi dell’associazione. È stato uno dei convegni formativi più grandi di sempre, con 2.600 iscritti, 85 seminari formativi, 4 conferenze plenarie e 3 eventi serali di networking, e per la città ha costituito la prima occasione di ribalta internazionale dopo l’uragano Katrina. "L’evento era stato prenotato a New Orleans prima della tragedia - ha dichiarato Stephen Perry, presidente del locale Convention & Visitors Bureau - e siamo molto grati ai dirigenti di MPI per aver scelto di non spostarsi altrove".

E, calato un sipario, se ne apre un altro. Fervono già i preparativi per la PEC-E (Professional Education Conference Europe), la riunione formativa dei capitoli europei in programma a Copenhagen (DK) dal 18 al 20 marzo. La PEC in Europa è in costante crescita, e negli ultimi anni ha fatto registrare un record d’adesioni sull’altro. Anche nel 2007, com’è ormai consolidata tradizione, il Capitolo Italia sponsorizzerà un coffee break.
Per informazioni e iscrizioni: www.mpiweb.org