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Al via il 19 ottobre la mostra di Crak nello studio legale Bmea
Dopo "Illegale", personale di Mauro Balletti, e "Segreto Professionale", collettiva di giovani artisti, Giovanna Brambilla Ranise, con Sara Fumagalli e Sara Mazzocchi, presenta un’esposizione riservata a una forma d'arte silenziosa, sotterranea e irriverente che si sta appropriando dello spazio urbano sotto gli occhi frettolosi e inconsapevoli dei cittadini: gli sticker, disegni in bianco e nero, piccolissimi o enormi, anonimi o firmati, incollati su muri, cartelli stradali, sottopassi, fermate della metropolitana.
Lo stesso termine “sticker” indica anche gli autori di questi disegni, veri predatori che s’impossessano di immagini veicolate dalla televisione, dai cartoni animati, dalla pubblicità, dalla propaganda elettorale per rielaborarle in modo trasgressivo, sarcastico, sfacciato, conquistando spazi impensati, sovrapponendosi gli uni agli altri, in una gara di visibilità, impertinenza e orgoglio.
Il loro “codice d’onore” infatti si differenzia da quello dei graffittari: mentre nessun writer cancellerebbe le scritte di un concorrente, agli sticker è consentito strappare gli adesivi di un avversario o sovrapporsi ad essi con una nuova opera.
Con la stessa logica, l’appuntamento presso lo Studio Bmea non si presenta come una semplice mostra, ma una vera e propria operazione sticker.
Con la complicità dello Studio Morinn e con le stesse armi degli street artist, facendo il verso a Marcel Duchamp, Crak (che preferisce mantenere l’anonimato) agisce direttamente sulle immagini realizzate da alcuni sticker di Milano e di altre città del nord Europa, mutandone in modo originale e sorprendente il messaggio, qualunque esso sia.
Crak tinge di fucsia il sangue di una spaventata Alice, infila un ciuccio in bocca a un cane feroce, trasforma in glande la testa di un samurai, aggancia una bomba alle zampe di un’inconsapevole colomba.
Risultato: un colore, un segno, un dettaglio sapientemente aggiunto trasformano gli sticker in opere del tutto nuove dotate di vita autonoma.
Il 19 ottobre scarafaggi iridescenti, cenerentole virtuali e topolini sbigottiti, usciti dai tombini, dalla metro, dai sottopassi, raggiungeranno, tirandosi dietro i passanti più curiosi, la sede dello studio legale Bmea in Piazza Bertarelli per tappezzare di forme e colori ogni spazio lasciato libero.
Qui il pubblico - a differenza di quanto accade per strada - potrà però manifestare la propria approvazione o disapprovazione verso gli sticker di Crak; grazie ad una colla speciale questi sticker possono infatti essere attaccati e staccati senza danno a/da qualsiasi superficie liscia, vestiti compresi.
Accompagna la mostra un catalogo, con testi di Giovanna Brambilla Ranise, Sara Fumagalli e Sara Mazzocchi.
La mostra è dedicata all’Associazione Lorenzo e i suoi amici.