
Evento b2b
Feel the Green Behind the Stage, a febbraio debutta il primo evento dedicato al dietro le quinte della filiera della maglieria italiana
La filiera della maglieria italiana, espressione di know how e “saper fare” ai più alti livelli, conquista la ribalta durante la Milano Fashion Week grazie a “Feel the Green | Behind the stage”. Organizzata da Feel the Yarn® con il supporto di Pantone, 4sustainability, Politecnico di Milano - Dipartimento di Design, NLE (Nuova Libra Editrice) e CSM (Camera Showroom di Milano), l’iniziativa si terrà il 23 e 24 febbraioalle Officine del Volo a Milano.
Una vetrina per il comparto che, per la prima volta in un unico evento, racconterà il “dietro le quinte” della moda dando spazio e voce ai suoi maggiori interpreti e ai valori forti che lo definiscono, sostenibilità e creatività in primis. Talk, mostre, esposizioni, speed date tra aziende e studenti si susseguiranno per due giornate, con l’obiettivo di valorizzare tutti quei fattori che fanno della filiera italiana della maglieria il partner ideale per chi “pensa e produce sostenibile”.
Ad ispirare l’innovativo format di Feel The Yarn sono i sei pilastri del sistema 4sustainability - PEOPLE, TRACE, MATERIALS, CHEM e PLANET - declinati in altrettante aree tematiche. A caratterizzare la sezione PEOPLE sarà l’incontro tra il mondo del lavoro e quello della scuola, nella convinzione che formazione e competenze siano decisivi per accompagnare la transizione del sistema moda alla sostenibilità. Altrettanto centrali sono la valorizzazione dei talenti, l’attenzione al benessere e alla soddisfazione delle risorse, il rispetto di condizioni idonee
Punta tutto sulla trasparenza e la tracciabilità della filiera produttiva il talk della sezione TRACE “La tracciabilità e la trasparenza della filiera per la credibilità del cambiamento” (23 febbraio, ore 16). Moderato da Ludovica Braglia (Ympact Società Benefit), il dibattito è un’occasione per comprendere quanto questi due fattori siano basilari per consolidare le relazioni con gli stakeholder migliorando anche la reputazione aziendale. Gestire con efficienza la rete dei fornitori, soprattutto, è l’unico modo per diminuire l’impatto dei rischi derivanti dalla complessità, dalla frammentazione e dalla dislocazione su scala globale della filiera produttiva. Oltre alla presenza di importanti fornitori del settore, in quest’area è prevista anche la ricostruzione in scala 1:1 di una filiera del prodotto maglieria, dalla fibra alla maglia finita.
Il ruolo e la qualità delle materie prime da impiegare in produzione e la ridefinizione delle politiche di acquisto in chiave sostenibile sono il fil rouge dell’area MATERIALS. In questo spazio tematico, presenti alcuni produttori di fibre e organismi di certificazione nazionali e internazionali, saranno presentati i filati italiani sostenibili delle aziende associate a Feel The Yarn. Prevista anche una sezione “tendenza” a cura degli studenti del Politecnico di Milano – Dipartimento Maglieria. “La sfida a cui siamo chiamati è sostituire i materiali ‘tradizionali’ con alternative a minor impatto, orientandosi nella giungla di etichette e marchi ambientali per scegliere eventualmente quelli più idonei a qualificare i propri filati. Essenziale poi studiare nuove iniziative di processo, oltre che di prodotto: operativamente non è un passaggio banale, ma non ci sono altre strade possibili”, sottolinea Francesca Rulli, CEO e Founder di Process Factory/4sustainability. A lei il compito di moderare il Talk dal titolo “L’importanza delle materie prime sostenibili nelle politiche di acquisto dell’azienda moda” (23 febbraio, ore14), che aiuterà ad approfondire queste evidenze e le sue implicazioni per la filiera.
Il riutilizzo delle fibre rigenerate, la ricostruzione della filiera del riciclo dal capo usato alla fibra preparata per la filatura cardata e la proposta di educational tour saranno fra i motivi d’interesse dell’area CYCLE. Nel Talk “Recupero, riuso, riciclo e design sostenibile come iniziative concrete di economia circolare” (23 febbraio, ore 10) moderato da Marta Martina (NLE) si parlerà invece di modelli di produzione e di consumo. Il modello economico basato sul tipico schema take-make-waste, reso anacronistico dalla scarsità di materiali e risorse, è superato. L’alternativa? Un modello responsabile fondato sulla condivisione, il riutilizzo, il ricondizionamento, il riciclo e l’innovazione anche in termini di design”.
Per le aree CHEM e PLANET, due talk dal forte appeal culturale, oltre che tecnico: “Monitoraggio del rischio chimico e riduzione delle sostanze tossiche e nocive nei cicli produttivi” (23 febbraio, ore 12) e “Le buone pratiche per la riduzione degli impatti ambientali e sociali della produzione” (24 febbraio, ore 12). Al centro delle due tavole rotonde, moderate rispettivamente da Francesca Tardelli (Process Factory/4sustainability®) e dalla giornalista Laila Bonazzi, ci sono sempre i processi. La riduzione e il monitoraggio del rischio chimico attraverso un buon sistema di chemical management e la riduzione degli impatti della produzione moda saranno trattati come esempi concreti di sostenibilità applicata.
“Feel the Green | Behind the Stage” si propone come un viaggio nel futuro sostenibile della moda italiana, un itinerario inedito anche per le eccellenze della maglieria italiana presenti della due-giorni milanese. E poi c’è la creatività di artisti e designer che si prende il suo spazio con alcuni eventi nell’evento. Fra questi, la mostra “The wonder” – ispirazioni fotografiche e materiche per la SS24 a cura di Elisabetta Scarpini con il contribuito di Modateca Deanna e la collaborazione di CSM Camera Showroom di Milano – e la presentazione della capsule collection realizzata da Marie Nardi, vincitrice dell’edizione 2022 del Contest di Feel the Yarn.
“Feel the Green | Behind the Stage è frutto dell’attenzione che Feel The Yarn dedica da sempre alle trasformazioni del mercato, le richieste del consumatore finale e i bisogni dei player della filiera”, sottolinea il Presidente del Consorzio Promozione Filati – CPF Alberto Enoch. “Dalla sintesi di questi elementi è nato un format fortemente innovativo, capace non solo di mettere in relazione i diversi protagonisti del comparto, ma anche di creare occasioni utili per riflettere sulle prospettive di sviluppo del settore, a partire dal rapporto industria della moda e mondo della formazione. C’è di più: questa iniziativa vuole anche celebrare l’eccellenza della filiera della maglieria italiana, che per know how, innovazione, ricerca, sperimentazione e creatività ha tutte le carte in regola per essere il partner di riferimento a livello internazionale”