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GQ, L’Uomo Vogue, Wired e Vanity Fair protagonisti a Pitti Immagine Uomo 96 e Milano Fashion Week con una serie di eventi

Condé Nast Italia, per coinvolgere e soddisfare l'audience, ha strategicamente puntato, ormai da tempo, sulla diversificazione delle proprie attività, proponendo, oltre ai prodotti editoriali (cartacei e digitali), anche una serie variegata di eventi sul territorio, ad alto tasso di engagement. Si comincia il 12 giugno, a Firenze, con L’Uomo Vogue che coinvolgerà nelle sale di Villa Favard (sede del Polimoda) i principali attori del fashion system per parlare di menswear.

In occasione di Pitti Immagine Uomo 96 e Milano Fashion Week, i periodici di Condé Nast Italia GQ, L’Uomo Vogue, Wired e Vanity Fair tornano protagonisti con una serie di eventi.

Per soddisfare la audience maschile non è più sufficiente oggi la leadership di un solo prodotto editoriale, ma è necessario offrire una serie di proposte che possono rispondere a tutti gli interessi e che catalizzino l’attenzione dei lettori. Per questo L’Uomo Vogue, GQ, Wired e l’ampliamento editoriale di Vanity Fair, che si contraddistinguono per la loro autorevolezza anche a livello internazionale, spingono sulla diversificazione per offrire una serie di esperienze che si concretizzano in eventi sul territorio.

Oggi, 12 giugno, a Firenze L’Uomo Vogue coinvolgerà nelle sale di Villa Favard - sede del Polimoda - i principali attori del fashion system per parlare di menswear e di come sia cambiato il suo sistema. L’evento affronterà svariati temi, tra i quali lo stile e l’evoluzione dell’esperienza di shopping nell’era digitale, il mondo del lusso oggi diviso tra sfarzo e sobrietà, l’influenza delle riviste indipendenti nella moda maschile, la creatività dei designer e le strategie per avere successo nella moda.

“Ora più che mai, L'Uomo Vogue si conferma il più rilevante punto di osservazione della moda maschile a livello internazionale”, afferma il direttore de L’Uomo Vogue e Vogue Italia, Emanuele Farneti, “da sempre luogo di elezione del made in Italy, oggi vede ulteriormente rinforzata la sua dimensione globale grazie ai testi scritti completamente in inglese e alla crescita esponenziale di visibilità sui social media. La campagna pro Europa, la prima copertina dedicata a un modello transgender e quella che ha visto protagonisti i padri gay ribadiscono inoltre la vocazione a far sentire, attraverso il linguaggio della moda, la propria voce su grandi temi della società contemporanea”.

In occasione di Milano Moda Uomo, dal 15 al 16 giugno per festeggiare i suoi 20 anni, GQ Italia inaugura Passion for the path of art” (LEGGI NEWS), una mostra curata da Ilaria Bonacossa che connette lo stile e l’eleganza del brand con la creatività di 11 giovani artisti dell’Accademia di Brera.

“GQ è stato ed è tante cose: un magazine, un award di stile, una piattaforma digitale e un club di conversazione. Ma in questi due decenni nel suo raccontarsi è sempre rimasto fedele a se stesso: un punto di riferimento per i gentlemen di ogni età, appassionati a quei valori di eleganza e vivacità intellettuale che hanno determinato il costante successo e l’evoluzione di un brand”, spiega Giovanni Audiffredi, direttore di GQ Italia, “In vent’anni GQ ha informato e contribuito alla formazione di un gusto, intrattenuto i suoi lettori con l’avventura mai celebrativa ma sempre interpretativa dello showbiz ed emozionato con la potenza delle sue immagini e la profondità delle sue storie”.

Vanity Fair oggi non è più solo un magazine ma è diventato una fucina di idee che prendono forma e vita, con note, immagini e parole, non più soltanto sulla pagina scritta, ma anche sul web e sui social. Nelle giornate di Pitti Uomo 96, dall’11 al 14 giugno, e Milano Fashion Week, dal 14 al 17 giugno, Vanity Fair racconterà attraverso i propri canali l’evoluzione della moda maschile.

“Vanity Fair Italia interpreta, registra e racconta la rivoluzione della moda maschile nel suo network rinnovato”, afferma Simone Marchetti, direttore di Vanity Fair Italia, “Non solo servizi moda e due semestrali dedicati all’eleganza maschile, ma anche nuovi format digitali, docu-film sull’artigianato e sul Made in Italy e infine anche eventi live di Vanity Fair Stage e Vanity Fair Stories, piattaforme di esperienze dal vivo ed entertainment con i nomi più importanti e influenti dello spettacolo, del cinema, della musica nonché della moda e della cultura contemporanea”.

Il 26 giugno a Milano i Negramaro saranno ospiti del terzo atto di Vanity Fair Stage: il grande evento di Vanity Fair Italia aperto ai propri lettori che coinvolge gli artisti in prima persona attraverso un racconto scandito da parole e musica.

Dopo il successo della decima edizione che si è svolta a Milano, il Wired Next Fest (exhibit & design production a cura di Piano B) arriva a Firenze dal 27 al 29 settembre con un programma ricco di ospiti, esperti e opinion leader di rilievo nazionale e internazionale, workshop, laboratori ed exhibit.

“In 10 anni Wired Italia si è trasformato da un bookazine di approfondimento a un sistema media”, commenta Federico Ferrazza, direttore di Wired Italia, “nato nel 2009 come un magazine di tecnologia, oggi è diventato un insieme di prodotti e servizi che promuovono l’innovazione su diverse piattaforme: digital, live, print e consulenza. Un network che ci consente di dialogare – ogni volta scegliendo il vettore più adeguato – con i nostri due interlocutori principali: gli investitori e le persone. Una strategia iniziata con il Wired Next Fest, un giornale a cielo aperto, che consente alla nostra community di incontrarsi e confrontarsi con gli interpreti più rilevanti dell’innovazione e della contemporaneità. Un percorso partito nel 2013 quando nessun editore italiano stava investendo sugli eventi live e che oggi ha portato il brand a non essere più solo un magazine ma ad avere un modello fondato su più asset bilanciati e complementari”.

La capacità editoriale e di business di Condé Nast Italia è stata quella di definire in modo esatto il ruolo e la mission dei brand a copertura delle esigenze dei diversi mercati: GQ "tradizionale" in ambito lifestyle, L’Uomo Vogue "professional e trend setter internazionale" in ambito fashion, Wired "innovativo" con focus sui “nuovi mondi” e Vanity Fair “palcoscenico di esperienze” nel mondo dell’entertainment. Condé Nast rinforza la sua posizione di leadership in un mercato stabile e all'apparenza fermo negli ultimi anni, sia per volume complessivo che per investitori, con un sistema editoriale che parte dalla forza di GQ, unico brand che vanta 20 anni di successo tra i periodici italiani, e di Wired, giunto al suo decimo compleanno, per rilanciare L'Uomo Vogue.

“In un mercato dell’editoria in continua trasformazione diventa fattore di successo la capacità di andare oltre le apparenze arrivando direttamente ai consumatori che, nel settore maschile, sono profondamente cambiati in questi anni”, commenta Francesca Airoldi, direttore Generale Sales and Marketing e Chief Marketing Officer di Condé Nast Italia, “l'evoluzione del sistema dei maschili Condé Nast, forte dell’autorevolezza, della competenza e della credibilità acquisita, risponde a una conoscenza dei lettori contemporanei profilata, che si muove in maniera fluida e dinamica tra interessi, identità ed esperienze”.

MG