Evento pubblico

Giudizio Universale: lo show dei record dopo oltre 600 repliche lascia Roma per trasferirsi in Messico. Balich: "Una sfida vinta, nonostante l'assenza delle istituzioni"

Al primo posto nella classifica annuale SIAE per numero di presenze negli spettacoli teatrali nel 2018, con un successo di pubblico pari a 350.000 presenze in 616 repliche, trasloca in Sud America. L’ultima rappresentazione italiana sarà il prossimo 15 settembre.

Giudizio Universale. The Sistine Chapel Immersive Show, al primo posto nella classifica annuale SIAE per numero di presenze negli spettacoli teatrali nel 2018, con un successo di pubblico da record di 350.000 presenze in 616 replichetrasloca da Roma al Messico. L’ultima rappresentazione italiana sarà il prossimo 15 settembre.

Lo spettacolo prodotto da Artainment Worldwide Shows, andato in scena dal 15 marzo 2018 all’Auditorium Conciliazione di Roma, ha avuto ottime recensioni sui media di tutto il mondo per l’assoluta novità rappresentata nel sistema teatrale e del live entertainment. Tra i partner TIM, Mastercard, Panasonic, Osram, Riedel, Bose, Sennheiser e Vivaticket. 

L’ideazione e la regia di questo spettacolo che ha unito arte, teatro, danza e musica con le tecnologie più avanzate, sono di Marco Balich, direttore artistico e produttore di Cerimonie Olimpiche, che si è avvalso della consulenza scientifica dei Musei Vaticani e della collaborazione di artisti come Sting, autore del tema musicale originale con una personale interpretazione del Dies Irae, di Pierfrancesco Favino, che ha prestato la voce a Michelangelo, e dell’attrice premio Oscar Susan Sarandon che è la “voce biblica” nelle repliche in inglese.

Artainment ha dato vita a un nuovo genere di intrattenimento dal vivo in cui i codici emozionali dello spettacolo e i linguaggi visivi contemporanei hanno avuto come soggetto l’arte. Uno show format in cui sono stati superati i confini tra video e performance live che ha creato un nuovo riferimento nelle immersive experience

Lo spettacolo definito dal New York Times: «An unparalleled educational opportunity to bring art, culture and faith to younger audiences» è stato accompagnato dal progetto didattico Artainment@School che ha coinvolto 75.868 ragazzi provenienti da 832 scuole di 17 Regioni italiane

Nonostante il grande afflusso di pubblico, la prima stagione non ha prodotto utili per via della politica di prezzi accessibili attuata per uno show dagli enormi costi di produzione. Come riportato da Il Messaggero, il fatturato prodotto nel 2018 è stato pari a 3 milioni e mezzo di euro verso i 9 investiti dalla società di Marco Balich.

Questa la motivazione principale che ha spinto all'esportazione del format. "Le spese per l'intrattenimento tecnologico di qualità sono alte e una società privata deve tenerne conto. Era rischioso ma abbiamo scelto una politica di biglietti a basso costo per renderlo accessibile a tutti: 25 euro, sconti per famiglie, scuole a 10 euro. Poco, per uno show simile" ha precisato Balich.

Tra le delusioni di Balich, l'assenza delle istituzioni: "Mi sarei aspettato partecipassero, non con i soldi ma con il sostegno, raccomandando questa primizia che non esiste altrove nel mondo e che ora ci chiedono da Pechino a Las Vegas. Non abbiamo chiesto un euro, ci bastava una promozione, un attestato di stima".

Tutto sommato è stata "una sfida vinta, non una sconfitta. Rifarei tutto. Ci sono state serate impagabili, come quella con i senzatetto e i carcerati invitati da Papa Francesco, e poi l'entusiasmo dei 75.000 ragazzi dalle scuole. Spero di aver creato un precedente per spronare altri a credere e investire nell'intrattenimento di qualità, senza contare solo sui finanziamenti pubblici".

Relativamente alla scelta di Città del Messico Balich non ha dubbi: "L'offerta ci conviene. È culturalmente viva, ha un bacino di utenza enorme e il Messico è un paese molto cattolico. In fondo siamo un po' ambasciatori dei Musei Vaticani. Lo show resta quasi invariato. Sarà in spagnolo e stavolta dal vivo".

MF