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Casta Diva Group firma il progetto di Medici del Mondo "The Unheard Voice", contro la violenza psicologica su chi interrompe una gravidanza

Un'installazione collocata nei pressi di Montecitorio e in parallelo la possibilità di firmare la petizione europea “My voice My choice “, disponibile anche online (con l’obiettivo di raccogliere 1 milione di firme per un’interruzione di gravidanza sicura e accessibile in Europa.

Medici del Mondo, organizzazione medico-umanitaria internazionale, ha presentato ieri a Roma "The Unheard Voice", un'installazione che mira a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla violenza psicologica inflitta alle donne che scelgono di interrompere una gravidanza

Il progetto, interamente pro bono, è stato guidato dai Direttori Creativi Valentina Amenta e Paolo Bartalucci. Del coordinamento si è occupata Debora Magnavacca, Manager Casta Diva Group e Produttore Esecutivo, che ha avuto l’appoggio di tutto il Gruppo Casta Diva, dopo averlo sottoposto all’ESG Manager Francesca Panigutto.

A due passi da Montecitorio è stato allestito uno spazio in cui vivere un’esperienza sonora immersiva. La speciale installazione consisteva in una teca trasparente con un piccolo ambulatorio ginecologico, all’interno del quale sono state riprodotte alcune delle umilianti frasi realmente pronunciate dal personale sanitario nei confronti di chi voleva interrompere una gravidanza. Si tratta di testimonianze reali di donne che, a fronte del proprio diritto di richiedere un'interruzione volontaria di gravidanza, hanno subito abusi e violenze. Elementi che ovviamente possono avere delle ripercussioni importanti sulla salute mentale di chi intraprende questo percorso. 

L'installazione, attraverso un tono di voce coraggioso, ha messo in luce una pratica coercitiva particolarmente insidiosa: l'obbligo di ascoltare il battito fetale prima di sottoporsi all’IVG, ma anche della violenza verbale e delle umiliazioni che le donne devono subire.

L'obiettivo è aumentare la consapevolezza sull'impatto psicologico di questa procedura: l’obbligo di ascoltare il battito fetale non è finalizzato a un’informazione oggettiva o a garantire il consenso informato, ma a manipolare emotivamente la donna, suscitando sentimenti di colpa, vergogna e angoscia. In un momento che spesso può rivelarsi delicato e complesso, questa pratica può causare traumi psicologici duraturi anche gravi. 

All'uscita della stanza, i visitatori sono stati invitati a firmare la petizione europea “My voice My choice “, disponibile anche online. L’obiettivo è  raccogliere 1 milione di firme per un’interruzione di gravidanza sicura e accessibile in Europa. 

 “Il Gruppo Casta Diva è da sempre sensibile e attivo sul tema dei diritti” – commenta Francesca Panigutto (foto), ESG Manager di Casta Diva Group-.  “È stato un privilegio coordinare un progetto che ha il solo obiettivo di tutelare le donne in un momento tanto delicato. The Unheard Voice non sarà la sola iniziativa che ci vedrà coinvolti: nel corso dell’anno infatti, realizzeremo diverse attività affini”. 

CREDITS

CLIENTE: 

DANIELA BIFFI - Responsabile Comunicazione MDM

CREATIVI:

PAOLO BARTALUCCI - Direttore Creativo 

VALENTINA AMENTA - Direttrice Creativa

ALICE ARIENTI - Copywriter

DILETTA GALVANI - Copywriter

REBECCA ZANGARA - Copywriter

ANTONIO SPERANZA - Art Director

PRODUZIONE:

DEBORA MAGNAVACCA - Manager Casta Diva Group e Produttore Esecutivo

OXYMORO CREATIVE STUDIO - Regia 

ZUCCASTUDIO - Scenografia e realizzazione teca

ECCETERA - Audio e speaker

DIANA PASSONI - Producer

NINA NOTARI - Assistente Producer

DANIELE PAU - Direttore di produzione

MICHAELA CIPRIANI - Ispettore di produzione

FRANCESCO COLICIGNO - Location manager Roma

SIMONE TROILI - Ispettore di produzione su Roma