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Fab racconta il lockdown dal punto di vista di FCA Autonomy, il programma dedicato alle persone con disabilità

Il programma ha scelto di parlare del lockdown intervistando Antonio: un’insegnante che, come tante altre persone, ha vissuto il lockdown con i suoi alti e bassi. Ma con una difficoltà in più che non gli ha fatto perdere il suo spirito ottimista e positivo, che è insito nell’hastag #unamarciainpiù.

La parola lockdown è una di quelle che hanno segnato la nostra vita, negli ultimi mesi. Se n’è parlato tanto, anche in comunicazione. Per questo Autonomy, il programma di FCA dedicato alle persone con disabilità, ha scelto di parlarne a modo suo. E lo ha fatto intervistando Antonio: un’insegnante che, come tante altre persone, ha vissuto il lockdown con i suoi alti e bassi. Ma con una difficoltà in più che non gli ha fatto perdere il suo spirito ottimista e positivo. Spirito ottimista e positivo che è insito nell’hastag #unamarciainpiù, con cui FCA Autonomy firma tutte le sue comunicazioni.

Una marcia in più è il concetto che abbiamo studiato un anno fa per il lancio dei canali social di FCA Autonomy, spiega Valerio Le Moli, Direttore Creativi Esecutivo di Fab. Concetto che ritroviamo espresso perfettamente in questo video. Perché una marcia in più non vuol dire essere migliori o speciali, ma saper riconoscere i propri limiti e affrontarli senza farsi sopraffare alle difficoltà. Un atteggiamento che può essere d’esempio per tutti, non soltanto per le persone con disabilità. Soprattutto in un momento come quello attuale che ci ha resi tutti un po’ più uguali.

L’idea di Fab è stata prodotta da Kume, con la regia di Veronica Mengoli.