Nike e Wieden + Kennedy omaggiano Kobe Bryant con ‘Mamba Forever’

Con la campagna ‘Mamba Forever’, Nike e l’agenzia Wieden + Kennedy si sono dimostrate capaci di percorrere in modo rispettoso uno dei momenti emotivamente più difficili vissuti dallo sport americano, la morte del campione di basket Kobe Bryant. Un omaggio attraverso poco più di due minuti di audio e un copy essenziale, nessun effetto visivo se non poche parole che in modo potente ricostruiscono una vita sportiva leggendaria, quella di Kobe Bryant. Mentre sullo schermo nero rimane fissa la parola “Forever”, per sempre, gli spettatori compiono un viaggio all’indietro nel tempo attraverso l’ascesa di Bryant, ripercorrendo la sua grandezza e ricordando le molti fasi e i risultati che ha sperimentato lungo la sua strada.

“Philly Kid Forever” segna l’infanzia e la sua adolescenza a Filadelfia, mentre “Reggiano Forever” ricorda gli anni della sua giovinezza trascorsi felicemente a Reggio Emilia, in Italia, dove suo padre ha giocato a basket dopo essersi ritirato dalla NBA. E poi “Lower Merion Forever”, la sua prestazione stellare sul campo al liceo che portò Bryant a bypassare il college e ad andare direttamente in NBA, e da lì in un climax i momenti salienti della sua carriera professionale sempre più dominante negli anni 2000. Ma lo
storytelling minimalista del video brilla davvero quando viene ricordato l'impatto di Bryant sulle persone.

“Compa Forever”, termine spagnolo che significa “amico”, per ricordare il modo in cui è stato profondamente ammirato della comunità latina di Los Angeles, città dove ha cresciuto le sue quattro figlie con la moglie Vanessa. “WNBA Forever” per riportare alla mente il supporto che Bryant offrì alle atlete e alle squadre della lega femminile, insieme al suo tutorato per le giocatrici a livello universitario. Fino ad arrivare inevitabilmente al passaggio più straziante, verso la fine del video, quando nel silenzio di sottofondo scorrono le parole “Husband Forever”, “Daddy Forever”, “Live Forever”. Il silenzio è rotto da una folla, invisibile nello schermo nero, che in un crescendo di voci chiama il nome “Kobe”. Fino al copy conclusivo: “Mamba Forever”.