Gare
Carat non partecipa alla gara Vodafone
Carat dice no alla gara media
Vodafone. Lo ha annunciato lo stesso Walter Hartsarich,
presidente e ceo Aegis Media Italia, in occasione della presentazione dei dati
di billing, avvenuta oggi, 4 aprile, a Milano (vedi notizia precedente).
"Abbiamo preso questa decisione per motivi di esclusiva – ha detto -: nel nostro
portafoglio infatti c'è già Wind (il contratto scade a fine anno, ndr)". "È un
peccato – ha aggiunto Hartsarich – perché abbiamo contribuito al lancio di
Omnitel, ma l'esclusiva è un requisito ritenuto essenziale per Vodafone".
Proprio dal conflitto merceologico, d'altronde, ha preso il via la gara.
Ossia quando il Gruppo Wpp, attraverso Maxus BBS, ha scelto di prendere
l'incarico per Telecom.
Come noto, alla gara indetta dal colosso della
telefonia mobile prendono parte l'uscente Mindshare, insieme a
Omd e Media Italia.
Sarebbe inoltre prevista anche una consultazione a parte per quanto riguarda
l'esterna. Perché una gara sull'esterna? La ragione che si evince dalle poche
informazioni ufficiose raccolte sul mercato sembrerebbe risiedere nella volontà
di analizzare il mezzo Out of Home nella sua complessità e versatilità di
applicazione. Due le sigle coinvolte: la Plusultra di Roma e la
Fosbury ADV
tra i cui soci fondatori figura
l'ex OMD Luigi Errico, e che, a sua volta, collabora con la
struttura di Muraglia e Calzolari, già consulente Vodafone su progetti destinati
a target specifici.
L'obiettivo sarebbe dunque di
indagare in maniera più approfondita sull'esterna, chiedendo alle strutture
coinvolte la presentazione di proposte di utilizzo, l'inserimento strategico nel
media mix, risorse umane e costi da mettere in campo, modalità di acquisto,
ecc.. Come pure, dalla conseguente valutazione delle proposte potrebbe essere
presa in considerazione l'ipotesi di 'spacchettare' l'esterna dagli altri media
e, magari, prendere atto che alcune agenzie possono essere più competitive senza
l'affissione. Da quello che si apprende in maniera ufficiosa nulla sarebbe stato
deciso a priori.
Data l'entità del budget in campo, 100 milioni netti l'anno, inevitabile lo scatenarsi di rumors che danno per vincente ognuna delle tre agenzie in gara sul grosso del budget. C'è chi parla di Omd, anche in virtù dell'arrivo al vertice di Roberto Binaghi, ex top manager quando il centro media Wpp gestiva Vodafone; c'è chi ipotizza Media Italia per l'esperienza maturata con Telecom e, perché no, la stessa MindShare, una volta che sarà chiarito il rapporto tra Telecom e Wpp e se saprà essere in grado di riconquistare la fiducia del cliente, potrebbe dire la sua.