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Web influencer: il Ddl Concorrenza stabilisce le regole per selfie e sponsorizzazioni social
A Montecitorio via libera della Camera al Ddl Concorrenza grazie a 218 voti favorevoli. Come si legge sui principali organi di stampa italiani è passato anche il testo per la regolamentazione dei cosiddetti web influencer. Si tratta di un capitolo inedito della legge annuale sulla Concorrenza, una terza lettura alla quale ne seguirà una quarta in Senato, un importante passaggio parlamentare per chi conosce il web e il mercato occulto che si cela dietro i social network.
Il problema è già noto, soprattutto all'estero, dove gli enti regolatori hanno già da tempo imposto regole ben precise: VIP e web influencer guadagnano infatti moltissimo denaro grazie a post sponsorizzati sui propri account Facebook, Instagram o Twitter. Il problema è che gli utenti quasi sempre sono all'oscuro della cosa.
Tra gli interventi richiesti dal Parlamento, in forma di un ordine del giorno che impegna l'esecutivo a firma di Sergio Boccadutri del Pd (sollecitato dall'Unione nazionale dei consumatori), si chiede al governo di "valutare l'opportunità di un intervento a livello legislativo affinché l'attività dei web influencer sia regolata, permettendo ai consumatori di identificare in modo univoco quali interventi realizzati all'interno della rete internet costituiscano sponsorizzazione".
Basta quindi pubblicità occulta, ma il provvedimento era già nell'aria dopo vari esposti giunti ad Agcom e Antitrust, così anche i web influencer italiani si stanno adeguando a quanto visto in USA e Regno Unito. Basta poco al momento, con un hashtag #ad (cioè advertising) ci si mette al riparo da pericoli legali, ma dal Ddl concorrenza potrebbero arrivare tante altre regole più stringenti.