Mercato
La comunicazione diventa multisensoriale con Gruppo Masserdotti
Interazione e multisensorialità sono le parole chiave della nuova proposta
del Gruppo Masserdotti, presentata oggi, 2 ottobre, a Milano.
Il Gruppo, già distintosi in passato per l'attività pionieristica nel settore
della stampa digitale applicata alle affissioni dinamiche e ai grandi formati,
lancia ora sul mercato nuovi strumenti di comunicazione rivolti in particolare
ai luoghi deputati al contatto con il pubblico.
Dai nomi romanticamente femminili, Dolly (a sinistra) e Candy (sotto), si basano sui principi del digital signage, e forniscono quindi la trasmissione di contenuti multimediali quali messaggi testuali, immagini o video, da remoto verso differenti stazioni. La novità, però, sta nel fatto che i nuovi sistemi sono in grado di integrare audio, profumi e fragranze, e interazione touch screen, coinvolgendo quindi di fatto quasi tutti i sensi. I contenuti multimediali sono gestiti e aggiornati grazie al software 'Palinsesto', creato ad hoc, e gli schermi ultrapiatti, dallo spessore di 8 mm, consentono una perfetta visione anche di giorno.
Un altro vantaggio del sistema è quello di fornire in tempo reale informazioni di ritorno sul comportamento degli utenti. "Dolly è un concetto in continua evoluzione – ha commentato Alberto Masserdotti, figlio del fondatore e presidente Andrea Masserdotti – e la sua forma può modificarsi: Candy rappresenta infatti la prima variante". Profonda la metà, dotata di un set di vetrine modulari, sarà in produzione da gennaio 2009, nelle versioni da 100, 60 e 30 pollici. I nuovi sistemi possono essere adatti a tutti i contesti in cui è prevista la presenza di pubblico: i punti vendita in primo luogo, sia nelle vetrine che negli spazi interni, ma anche poli fieristici, banche, musei, aeroporti, edifici pubblici.
L'importanza di coinvolgere tutti i sensi è stata
sottolineata dal sociologo Enrico Finzi, presidente di
Astra Ricerche, il quale ha
affermato che "l'avvento della
televisione ha portato a un impoverimento
sensoriale della popolazione: sono cresciuti gli stimoli audiovisuali, a scapito
di tatto, olfatto, gusto. Ma oggi la televisione sta perdendo la
sua centralità, come dimostra anche la diminuzione degli
investimenti in advertising, mentre crescono i mezzi che prevedono una maggiore
partecipazione delle persone, come Internet e gli eventi, e che quindi
comportano anche un migliore uso dei nostri sensi".
Una ricerca di Astra ha mostrato ben il 58% di italiani si dichiara "polisensuale", capace di esperienze sensoriali ad ampio raggio. Un dato di cui tenere conto anche per la comunicazione sul punto vendita, "oggi ritenuto fra i mezzi più rilevanti, distaccato di poco dalla televisione", per cui i nuovi strumenti possono rivelarsi particolarmente utili. Soprattutto se si tiene presente quanto ha ricordato Romano Billet , consulente di comunicazione strategica e creativa: dopo avere dedicato la sua analisi introduttiva al concetto di innovazione, ha sottolineato che oggi bisogna fare i conti con un consumatore diventato 'prosumer', quindi attivo ed esigente, desideroso di interagire.
Claudia Albertoni

