Marketing

IAA/2. Moretti (Leo Burnett): 'Il consumatore stressato ha bisogno di semplicità'

Nella seconda parte dell'incontro organizzato dall'IAA, Franco Moretti, presidente dell'Art Directors Club Europeo e direttore creativo di Leo Burnett ha proposto una riflessione sulle caratteristiche del nuovo consumatore e sul futuro della pubblicità.

Nella seconda parte dell'incontro organizzato dall'IAA, Franco Moretti, presidente dell'Art Directors Club Europeo e direttore creativo di Leo Burnett ha proposto una riflessione sulle caratteristiche del nuovo consumatore e sul futuro della pubblicità.

"Oggi ci muoviamo in uno scenario di estrema frammentazione sociale, in cui ogni consumatore vuole personalizzare le proprie scelte secondo una tipica logica di marketing one to one - ha afermato Moretti -. Siamo di fronte a uno smart shopper, sempre più acculturato, pragmatico e smaliziato che si pone come soggetto attivo dell'informazione, da lui stesso diretta e guidata". Il consumatore ricerca l'informazione, ma allo stesso tempo ne è sopraffatto a causa del crescente moltiplicarsi dei canali comunicativi – ha proseguito Moretti -. Per questo motivo vive immerso in una condizione di caos e stress, da cui vorrebbe liberarsi per poter scegliere con più facilità i prodotti di cui necessita. Di conseguenza assume valore tutto cio che lo libera da questo senso di disagio, asume valore la semplicità".

Ad essere colpiti da maggiori livelli di stress sono i giovani, che vivono in un ambiente colmo di incertezza e privo dei tradizionali punti di riferimento. "I giovani sono sempre più cinici e sfiduciati – ha sottolineato Moretti –e per di più si rotrovano oggi con il gravoso compito di dover ridefinire l'orizzionte dei propri valori morali. Siamo di fronte al processo di costruzione di una nuova cultura, in cui non conta più vincere ma semplicemente non perdere e in cui grande enfasi è posta sulla gratificazione immediata". Uno scenario piuttosto scoraggiante, ma non privo di speranza. Il direttore creativo di Leo Burnett afferma che la comunicazione sarà in grado di rispondere ai complessi stati d'animo del consumatore, riuscendo a ringiovanirsi e a mantenere in vita le marche.

Lara Zubac