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Auditel guarda al futuro e rileva gli ascolti tv e la pubblicità sui device digitali. Sassoli (UPA): "Un salto quantico che apre una nuova era per la tv e l'adv"

Da oggi Auditel renderà pubblici, ogni giorno, anche gli ascolti TV sui device digitali (SmartTv, Smartphone,Tablet, PC e Game Console e a breve anche le App) in casa e fuori casa rilevati con il nuovo sistema di raccolta censuario (attivo dal 16 dicembre 2018), che misura non soltanto la performance dei contenuti ma anche quella della pubblicità. La rilevazione riguarda per ora 6 editori che rappresentano l’86,5% del totale ascolto televisivo: DeAgostini, Discovery, La 7, Mediaset, RAI e Sky. Un'iniziativa che porterà, insieme al report campionario, alla rilevazione della Total Audience.

Da oggi Auditel renderà pubblici, ogni giorno, anche gli ascolti TV sui device digitali (SmartTv, Smartphone,Tablet, PC e Game Console) in casa e fuori casa rilevati con il nuovo sistema di raccolta censuario Auditel (attivo dal 16 dicembre 2018), che misura non soltanto la performance dei contenuti ma anche quella della pubblicità, un primato assoluto a livello internazionale.

Lo ha annunciato stamane, nel corso di una conferenza stampa, la prima nella storia trentennale della Società, il Presidente di Auditel, Andrea Imperiali (a destra nella foto), che ha invitato i giornalisti nella sede di Via Larga 11 (e anche questa è una prima volta).

“I dati relativi ai device digitali rilevati con il sistema censuario non sostituiscono né si sommano ma semplicemente si affiancano ai dati tradizionalmente raccolti con il sistema campionario: alla base di entrambi c’è il SuperPanel Auditel che offre le massime garanzie al mercato” ha voluto sottolineare Imperiali.

Il presidente Auditel ha inoltre aggiunto: “Quella presentata oggi è solo la prima release della nuova soluzione Auditel. Ci saranno ulteriori step già a settembre e, poi, a gennaio 2020, per arrivare, alla fine del percorso, al traguardo della ‘Total audience della TV’ ovvero l’integrazione degli ascolti della TV tradizionale con quelli dei device digitali, attraverso metriche univoche e omogenee, che verranno rese disponibili sia con standard digitali sia con i tradizionali standard televisivi”.

Il Presidente di UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi  (a sinistra nella foto), ha dichiarato: “La nuova rilevazione Auditel rappresenta per il mercato degli investitori in pubblicità e comunicazione un vero salto quantico. La possibilità di misurare i contenuti televisivi su tutti i device digitali consentirà di disporre di una rappresentazione più articolata e penetrante dei nuovi segmenti di consumo, favorendo l’innovazione tanto nella pubblicità quanto nei prodotti editoriali. Si tratta di un risultato di grande valore, che fa di Auditel una delle società di assoluta avanguardia in questo settore a livello internazionale.”

"Grazie ai nuovi dati a disposizione i broadcaster saranno spinti a ripensare iprogrammi in modo che siano frazionabili in pillole che possano circolare più facilmente in internet. Gli investitori pubblicitari potranno contattare i consumatori in modo più diretto e preciso, conoscendone meglio le abitudini di fruizione dei contenuti visivi" spiega Sassoli ai microfoni di ADVexpressTV.  L'innovazione di Auditel darà una spinta ulteriore al cambiamento in corso dei linguaggi pubblicitari perchè, osserva il presidente UPA "le aziende che investono in pubblicità sanno che ogni mezzo necessita di un messaggio diverso e grazie ai nuovi dati potranno adattare meglio i messaggi alle modalità di fruizione dei device digitali. Si aprono praterie in termini di possibilità di comunicazione fino ad oggi non misurate".

Con il tradizionale sistema campionario, Auditel rileva gli ascolti di circa 191 editori. Con il nuovo sistema censuario rileverà, per ora, gli ascolti di 6 editori che, però, rappresentano l’86,5% del totale ascolto televisivo: sono DeAgostini, Discovery, La 7, Mediaset, RAI e Sky.

La rilevazione è su tutti i device abilitati alla visione via protocollo IP (Tablet, Smartphone, Smart TV, PC, Set-Top-Box, Mini-Set-Top-Box, Game Console, etc.).

Al momento Auditel rileva gli ascolti tramite desktop e mobile browser ed ha avviato anche la rilevazione di quelli generati su Smart TV. I dati pubblicati non comprendono ancora la visione attraverso le app, che stanno completando la fase di certificazione e si aggiungeranno a brevissimo.

I dati quotidiani degli ascolti sui device digitali saranno disponibili ogni giorno alle 18.00 tramite software house. I dati settimanali il martedì alle 10 per tutti. 

Per misurare gli ascolti sui device digitali Auditel utilizza quattro nuove metriche: 

1. AMR-D (Average Minute Rating-Device). Ascolto nel minuto medio dei device. Di fatto è identico all’AMR della TV tradizionale, ma, invece di misurare gli spettatori nel minuto medio, allo stato quantifica i device nel minuto medio (dietro cui vi è almeno una o più persone in visione); 

2. LS (Legitimate Stream): misura il volume di stream erogati e visti per almeno 300 millisecondi (soglia tecnica per avere certezza dell’effettivo avvio dello stream) da ciascun device. Si calcola sia per la visione del contenuto lineare (live) che per la visione di quello on-demand (VOD); 

3. TTS (Total Time Spent): è calcolato sommando tutti i secondi in cui ciascun device ha visualizzato contenuti editoriali e pubblicitari di un singolo canale; 

4. ASD (Average Stream Duration): calcola la durata media di uno stream.

Le software house di riferimento per le misurazioni quotidiane sono Nielsen, TechEdge e MCS che già elaborano i dati campionari.

“A voi cui piace la logica di «vincitori e vinti» la principale avvertenza è che la lettura di questi dati è più articolata. La AMR-D è la metrica più vicina a quella della TV tradizionale, cui, allo stato è affiancabile ma non sommabile, perché basata sui device e non sugli individui. Altra avvertenza: il WEB non è la TV. Non esiste un totale internet. Non è possibile calcolare la share come siete abituati a fare” ha detto Imperiali ai giornalisti.

Concludendo la conferenza stampa così: “I dati Auditel sono certificati. Rispettano pienamente i principi regolatori. E, in un mondo digitale opaco, garantiscono la totale trasparenza”.

In allegato i dati relativi alla settimana 6 -22 giugno. Il tempo speso sui device digitale nella settimana analizzata è di 5.653.000 ore totali, il tempo medio è di 5' e 19".