NeroGiardini celebra 50 anni, inaugura la nuova strategia di crescita internazionale per il triennio 2025-2027 e investe in comunicazione. Enrico Bracalente: "Budget annuale di 6 milioni e focus su tv, radio e social"

NeroGiardini, storico brand italiano impegnato nella produzione di scarpe, accessori e abbigliamento Made in Italy, celebra i 50 anni della sua storia. Per l’occasione, il marchio ha restituito nuova vita al Palazzo di proprietà in Corso Venezia 9 a Milano, recentemente restaurato e riaperto come sede rappresentativa in cui si intrecciano le radici del passato e la visione del futuro.

In questo contesto, NeroGiardini ha presentato la sua nuova strategia di crescita per il triennio 2025-2027, un progetto pensato per consolidare e ampliare la presenza del brand su mercati selezionati. L’espansione punta a rafforzare una rete di distribuzione già strutturata e attiva da oltre quattordici anni in Europa, supportata da un servizio B2B più leggero, margini competitivi e da una logistica integrata che mantiene il cuore della produzione nel distretto fermano-maceratese.

Enrico Bracalente, presidente dell'azienda, in occasione della conferenza stampa tenutasi nella location milanese, ha spiegato ad ADVexpress: "Lo sviluppo del business in Italia sarà sotto la mia responsabilità, mentre mio figlio Alessandro, Managing Director, si sta occupando della strategia di espansione nei mercati UE ed Extra UE. Siamo leader in Belgio e puntiamo a un'espansione in Olanda, Spagna Francia, Germania, Austria, Svizzera, Scandinavia, Inghilterra, Irlanda, come anche in Corea Canada e Giappone, creando nuove reti vendita o ampliando quelle già esistenti, con l'obiettivo di incrementare il giro d'affari internazionale, che ora pesa il 30% sul fatturato complessivo. Rafforzeremo la rete di vendita esistente e ne creeremo di nuove spingendo su attività commerciali e di marketing con un importante investimento nel capitale umano".

"L'obiettivo è una graduale crescita del fatturato, che nel 2024 si è attestato a 100 milioni di euro" ha aggiunto il Presidente.

L'azienda ha stanziato anche investimenti in comunicazione per rafforzare l'awareness della marca: "La spesa pubblicitaria annuale si aggira intorno ai 6 milioni di euro nel nostro Paese, con una focalizzazione in televisione, radio e digitale, con una grande presenza sui social.  La creatività e la pianificazione sono gestite da una struttura interna all'azienda". 
 

Il cinquantesimo anniversario di NeroGiardini diventa così un simbolo di continuità tra passato e futuro, dimostrando come un’impresa nata da un’idea semplice possa continuare a crescere senza perdere la propria identità. 

Era infatti il 1975 quando Enrico Bracalente (in foto), fondatore e oggi Presidente di NeroGiardini, a partire da un semplice episodio di vita privata ebbe l’intuizione di rendere comodo essere elegante. Da qui la decisione di creare scarpe che unissero classe e comfort.

In cinquant’anni, quell’intuizione si è infatti trasformata in un metodo riconosciuto alla base di ogni prodotto, il Metodo Bracalente. NeroGiardini ha valorizzato l’artigianalità marchigiana tramandata da generazioni anche grazie all'innovazione introdotta da un laboratorio interno di Ricerca e Sviluppo.

Oggi la stessa visione è portata avanti dalla seconda generazione della famiglia Bracalente, che in questo 50° anniversario non si limita a celebrare il proprio passato ma avvia la propria strategia di sviluppo verso i principali mercati europei, come testimonia la scelta di organizzare l’evento in concomitanza di MICAM, l'evento leader globale della calzatura di moda, di qualità, innovativa e sostenibile. 

"Dal 1975 ci guida una domanda semplice: perché una donna dovrebbe soffrire per essere elegante? Quella domanda, nata osservando mia moglie togliersi delle scarpe bellissime appena rientrata a casa, è diventata la missione che guida ancora oggi ogni nostra creazione” - ha dichiarato Enrico Bracalente - “A cinquant'anni dalla fondazione, riaffermiamo la nostra promessa: unire l'eleganza del Made in Italy al comfort quotidiano. È l'arte italiana di non dover scegliere."