Ricerche
Samsung: tecnologia da indossare, app per la produttività, realtà virtuale per il retail tra i macrotrend del 2015
Samsung rivela i trend 2015 che trasformeranno il nostro modo di vivere, lavorare e fare acquisti. Le tendenze del 2015 influiranno profondamente sulle nostre abitudini, sugli acquisti, sull’ambiente domestico, i luoghi di lavoro e persino sulla nostra istruzione.
Samsung Electronics presenta oggi cinque tendenze che potranno trasformare la nostra vita nel 2015 e oltre. Nuove tecnologie, comportamenti di consumo in evoluzione e atteggiamenti mutevoli tra imprese e governi cambieranno profondamente lo stile di vita quotidiano, nel prossimo anno e oltre.
Ran Merkazy del Samsung European Product Innovation Centre ha osservato: “La tecnologia può influire profondamente sul modo di vivere la nostra vita. Queste tendenze, alcune delle quali nuove, forniscono un’istantanea del nostro futuro e trasformeranno le nostre abitudini quotidiane, da come viviamo e lavoriamo a ciò che indossiamo e perché”.
Ecco le previsioni di Samsung:
1. La tecnologia da indossare darà inizio a una nuova era del 'power dressing' per i leader nel mondo del business
A partire dagli orologi intelligenti, i leader del mondo business utilizzeranno la tecnologia da indossare per rimanere ‘sempre connessi’ senza più dover contare del tutto su uno smartphone. La ricerca di Samsung sui dispositivi da indossare ha infatti rilevato che:
- il 47% degli utenti delle tecnologie da indossare si sente più intelligente
- il 61% si sente più informato
- il 37% afferma che la tecnologia da indossare aiuta a fare carriera
- il 61% sostiene che la loro efficienza personale è migliorata
Samsung prevede che a partire dal 2015 la tecnologia da indossare sarà sempre più comune negli uffici di tutto il mondo.
2. Le persone riorganizzeranno la propria vita lavorativa intorno alle 'Power Hour' – grazie alla tecnologia che evidenzia gli orari in cui le prestazioni lavorative sono al massimo
Una nuova ondata di app permetterà alle persone di capire quando il loro lavoro è più produttivo, di quanto sonno hanno bisogno e quando devono ricaricarsi. Grazie ai dati, si potrà infatti capire meglio quando si è più produttivi e, di conseguenza, strutturare il proprio orario di lavoro nelle ore più produttive della giornata.
Lysa Clavenna, Head of Innovation Samsung Europe, ha affermato: “Con l’adozione di un approccio al benessere più olistico, è probabile che emergerà una nuova generazione di applicazioni e dispositivi dedicate al benessere delle persone. Si potrà capire quando si è più produttivi e quando invece ci si deve prendere una pausa e liberare la mente”.
Questa tecnologia trasformerà anche gli orari di lavoro, contribuendo a eliminare l’orario classico 9-17. Secondo uno studio di Samsung condotto quest’anno su 4.500 lavoratori, tre quarti degli intervistati svolgono mansioni personali durante l’orario di lavoro (75 percento) e mansioni lavorative nel tempo libero (77 percento). Quasi quattro su dieci (38 percento) hanno affermato che questo permette loro di lavorare di più nella stessa quantità di tempo, mentre quasi un terzo (32 percento) ritiene che li aiuta a gestire meglio le attività personali e altrettanti affermano che crea loro meno stress.
“Per il 2015 prevediamo che la vita lavorativa si fonderà sempre più con la vita personale -ha aggiunto Clavenna -. Le imprese lungimiranti, aiutate dai progressi della tecnologia a sostegno del telelavoro e della flessibilità, lo capiranno e ripenseranno il modo di rapportarsi con il luogo di lavoro moderno”.
Ran Merkazy del Samsung European Product Innovation Centre ha osservato: “La tecnologia può influire profondamente sul modo di vivere la nostra vita. Queste tendenze, alcune delle quali nuove, forniscono un’istantanea del nostro futuro e trasformeranno le nostre abitudini quotidiane, da come viviamo e lavoriamo a ciò che indossiamo e perché”.
Ecco le previsioni di Samsung:
1. La tecnologia da indossare darà inizio a una nuova era del 'power dressing' per i leader nel mondo del business
A partire dagli orologi intelligenti, i leader del mondo business utilizzeranno la tecnologia da indossare per rimanere ‘sempre connessi’ senza più dover contare del tutto su uno smartphone. La ricerca di Samsung sui dispositivi da indossare ha infatti rilevato che:
- il 47% degli utenti delle tecnologie da indossare si sente più intelligente
- il 61% si sente più informato
- il 37% afferma che la tecnologia da indossare aiuta a fare carriera
- il 61% sostiene che la loro efficienza personale è migliorata
Samsung prevede che a partire dal 2015 la tecnologia da indossare sarà sempre più comune negli uffici di tutto il mondo.
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2. Le persone riorganizzeranno la propria vita lavorativa intorno alle 'Power Hour' – grazie alla tecnologia che evidenzia gli orari in cui le prestazioni lavorative sono al massimo
Una nuova ondata di app permetterà alle persone di capire quando il loro lavoro è più produttivo, di quanto sonno hanno bisogno e quando devono ricaricarsi. Grazie ai dati, si potrà infatti capire meglio quando si è più produttivi e, di conseguenza, strutturare il proprio orario di lavoro nelle ore più produttive della giornata.
Lysa Clavenna, Head of Innovation Samsung Europe, ha affermato: “Con l’adozione di un approccio al benessere più olistico, è probabile che emergerà una nuova generazione di applicazioni e dispositivi dedicate al benessere delle persone. Si potrà capire quando si è più produttivi e quando invece ci si deve prendere una pausa e liberare la mente”.
Questa tecnologia trasformerà anche gli orari di lavoro, contribuendo a eliminare l’orario classico 9-17. Secondo uno studio di Samsung condotto quest’anno su 4.500 lavoratori, tre quarti degli intervistati svolgono mansioni personali durante l’orario di lavoro (75 percento) e mansioni lavorative nel tempo libero (77 percento). Quasi quattro su dieci (38 percento) hanno affermato che questo permette loro di lavorare di più nella stessa quantità di tempo, mentre quasi un terzo (32 percento) ritiene che li aiuta a gestire meglio le attività personali e altrettanti affermano che crea loro meno stress.
“Per il 2015 prevediamo che la vita lavorativa si fonderà sempre più con la vita personale -ha aggiunto Clavenna -. Le imprese lungimiranti, aiutate dai progressi della tecnologia a sostegno del telelavoro e della flessibilità, lo capiranno e ripenseranno il modo di rapportarsi con il luogo di lavoro moderno”.
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3. La tecnologia per la realtà virtuale e l’uso innovativo dei display porteranno a una nuova generazione di negozi digitali, permettendo ai rivenditori di ovviare ai vincoli di spazio ed evitare le spese di locazione.
È innegabile che gli acquisti multicanale hanno influito pesantemente sullo shopping tradizionale. Secondo il gruppo di servizi professionali PwC, nella prima metà del 2014 nel Regno Unito hanno chiuso 16 negozi al giorno.
I negozi di prestigio pagano canoni di locazione elevati e spesso hanno poco spazio. Per questo i marchi devono studiare modi innovativi per presentare i propri prodotti, ad esempio ampliando le pareti con display interattivi e tablet.
I pop-up store non mostrano segnali di difficoltà e anzi, sono sempre più spesso modernizzati, diventando a loro volta ‘virtuali’, sfruttando la diffusione del concetto ‘clicca e ritira’ e permettendo ai consumatori di acquistare in orari diversi e in luoghi inconsueti.
Inoltre, la realtà virtuale si prepara a invadere il settore del retail, offrendo agli acquirenti la possibilità di fare tour virtuali per raccogliere informazioni sugli articoli che sono interessati ad acquistare.
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4. Gli impianti domestici automatizzati passeranno da ‘geek’ a ‘chic,’ grazie a un miglioramento dell’esperienza utente
Due persone su cinque possiedono già qualche tipo di automazione domestica. Riscaldamento/aria condizionata (22%) e intrattenimento (16%) sono le due più diffuse.
Samsung prevede che sempre più persone automatizzeranno la propria casa poiché diventerà più facile farlo. Grazie ai miglioramenti dell’esperienza utente, l’automazione domestica diventerà un modo semplice ed efficace per controllare gli elettrodomestici e le relative impostazioni.
3. La tecnologia per la realtà virtuale e l’uso innovativo dei display porteranno a una nuova generazione di negozi digitali, permettendo ai rivenditori di ovviare ai vincoli di spazio ed evitare le spese di locazione.
È innegabile che gli acquisti multicanale hanno influito pesantemente sullo shopping tradizionale. Secondo il gruppo di servizi professionali PwC, nella prima metà del 2014 nel Regno Unito hanno chiuso 16 negozi al giorno.
I negozi di prestigio pagano canoni di locazione elevati e spesso hanno poco spazio. Per questo i marchi devono studiare modi innovativi per presentare i propri prodotti, ad esempio ampliando le pareti con display interattivi e tablet.
I pop-up store non mostrano segnali di difficoltà e anzi, sono sempre più spesso modernizzati, diventando a loro volta ‘virtuali’, sfruttando la diffusione del concetto ‘clicca e ritira’ e permettendo ai consumatori di acquistare in orari diversi e in luoghi inconsueti.
Inoltre, la realtà virtuale si prepara a invadere il settore del retail, offrendo agli acquirenti la possibilità di fare tour virtuali per raccogliere informazioni sugli articoli che sono interessati ad acquistare.
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4. Gli impianti domestici automatizzati passeranno da ‘geek’ a ‘chic,’ grazie a un miglioramento dell’esperienza utente
Due persone su cinque possiedono già qualche tipo di automazione domestica. Riscaldamento/aria condizionata (22%) e intrattenimento (16%) sono le due più diffuse.
Samsung prevede che sempre più persone automatizzeranno la propria casa poiché diventerà più facile farlo. Grazie ai miglioramenti dell’esperienza utente, l’automazione domestica diventerà un modo semplice ed efficace per controllare gli elettrodomestici e le relative impostazioni.
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5. Ogni bambino che nascerà nei prossimi 12 mesi avrà il coding fra le sue materie di studio principali, insieme all’aritmetica e alla grammatica
Secondo le stime della Commissione Europea, nel 2020 ci saranno 900.000 posti di lavoro nel settore dell’ICT e nel 2015 circa il 90% di tutti i posti di lavoro richiederanno almeno competenze informatiche di base.
Sempre più spesso i Governi riconoscono che saper usare il computer è fondamentale e inseriscono il Coding tra le materie di studio. Nel Regno Unito, durante questo anno scolastico, è stata lanciata la nuova materia ‘Computing’, in cui gli allievi a partire dai cinque anni di età apprendono nozioni di programmazione. In Estonia i bambini imparano a codificare già da qualche anno.
Samsung prevede che nel 2015 e oltre queste innovazioni nell’istruzione diventeranno progressivamente la norma e che imprese, educatori e Governi collaboreranno per migliorare le competenze in questo settore in tutta Europa.
5. Ogni bambino che nascerà nei prossimi 12 mesi avrà il coding fra le sue materie di studio principali, insieme all’aritmetica e alla grammatica
Secondo le stime della Commissione Europea, nel 2020 ci saranno 900.000 posti di lavoro nel settore dell’ICT e nel 2015 circa il 90% di tutti i posti di lavoro richiederanno almeno competenze informatiche di base.
Sempre più spesso i Governi riconoscono che saper usare il computer è fondamentale e inseriscono il Coding tra le materie di studio. Nel Regno Unito, durante questo anno scolastico, è stata lanciata la nuova materia ‘Computing’, in cui gli allievi a partire dai cinque anni di età apprendono nozioni di programmazione. In Estonia i bambini imparano a codificare già da qualche anno.
Samsung prevede che nel 2015 e oltre queste innovazioni nell’istruzione diventeranno progressivamente la norma e che imprese, educatori e Governi collaboreranno per migliorare le competenze in questo settore in tutta Europa.