Agenzie

This Is Ideal lancia LiveZone, la nuova live communication agency del Gruppo. Daniela Renna: “Approccio distintivo fondato su integrazione e creatività. Giro d’affari di quasi un milione di euro nel 2019 e di 2,5/3 milioni nel 2020”

Come spiegato in un’intervista esclusiva rilasciata in anteprima a e20express, la nuova agenzia, operativa da marzo 2019, propone un metodo di lavoro trasversale sintetizzabile nella formula 'Event3': Experience-Emotion-Engagement. Tre E che rappresentano i pilastri attorno ai quali costruire ogni progetto, valorizzando i touch point in modo esperienziale e memorabile. Come precisato da Stefano Capraro, Ceo e founder della holding, la nuova struttura può contare su solidi rapporti di fiducia costruiti dal Gruppo con i clienti nel corso degli anni. Coty, Consorzio per la Tutela del Taleggio, Motul, Pikdare, Archimed Group e Accor Hotels (Mercure e Ibis) i primi brand coinvolti. Nello staff guidato da Renna anche due creativi e tre project manager. Focus su eventi corporate, product e istituzionali, ma con l’ambizione di “non porsi limiti”.

Con un’intervista esclusiva rilasciata in anteprima a e20express, il Gruppo This Is Ideal dà ufficialmente l’annuncio della nascita di LiveZone, agenzia di eventi e live communication, spin-off della main agency Ideal.

Operativa da marzo 2019, LiveZone vanta già un giro d’affari di quasi un milione di euro (previsione 2019), con l’aspettativa di raggiungere nel 2020 un giro d’affari di 2,5/3 milioni di euro.

Ma andiamo con ordine. Per comprendere il posizionamento e i tratti distintivi della nuova struttura abbiamo parlato con Stefano Capraro (foto sotto), Ceo e founder della holding, e con Daniela Renna (foto in apertura in alto), già managing director di Ideal e oggi co-founder e Ceo di LiveZone.

Stefano Capraro

“Di eventi ci siamo sempre occupati, non sono una novità per noi - ha esordito Capraro -: si tratta di una competenza cresciuta all’interno di Ideal, che ora meritava di avere alle spalle un’entità formale e giuridica strutturata, per far crescere e sviluppare ancora di più l’area della live communication”.

A guidare la nuova LiveZone non poteva che essere Renna, colonna portante del Gruppo e operativa in esso fin dal 2006. “Il nostro approccio distintivo - ha spiegato la manager - è fondato su integrazione e creatività. Nel senso che, nel creare LiveZone, ci portiamo dietro il Dna creativo di Ideal, fondato a sua volta sull’integrazione di discipline diverse e verticali. Quindi anche la live communication, nella nostra visione, va affrontata sulla base di una prospettiva creativa e integrata, valorizzando i singoli touch point in modo esperienziale e memorabile”.

Si tratta di “un passaggio di fondamentale importanza - ha aggiunto Capraro -, grazie al quale vorremmo riconfermare la nostra unicità nel mercato. LiveZone supera la classica definizione di agenzia di eventi, perché è una realtà che interpreta in modo contemporaneo l’ideazione e la produzione di ogni momento di comunicazione dal vivo. All’interno della nuova mappa della comunicazione, LiveZone trova la propria collocazione in quel territorio che ha nel momento il suo mezzo di elezione”.

L’approccio estremamente creativo, ma costantemente strategy driven, distingue da anni Ideal ed è proprio con questo Dna che LiveZone si pone come obiettivo la creazione di eventi non convenzionali, che coniughino contenuti di comunicazione e un’esperienza diretta, dinamica, originale e unica. Eventi che siano altamente memorabili in senso ampio e differenziato, grazie a un metodo creativo esperienziale capace di far vivere ogni momento a 360 gradi.

Non solo product experience, quindi, ma un sistema olistico di elementi e touchpoint compresenti prima, durante e dopo la fase live dell’evento stesso, capaci di narrare una storia e di coinvolgere profondamente. Coerentemente con lo statement di Gruppo “We build storyworlds”.

Per capire di quali progetti si occuperà, in futuro, LiveZone dobbiamo concentrarci sul metodo che caratterizza l’approccio dell’agenzia. “Non abbiamo preclusioni di alcun genere - ha risposto Renna -, perché quello che distingue LiveZone è il metodo con cui affrontiamo le sfide. Abbiamo alle spalle anni di leisure meeting, product revealing, Pr events, team building, educational workshop e molto altro. Ma abbiamo ancora tutto un mondo da sperimentare. Potremmo definire il nostro metodo trasversale come ‘Event3’: Experience-Emotion-Engagement”. Si tratta di tre E che rappresentano i pilastri attorno ai quali costruire ogni progetto, valorizzando i touch point in modo esperienziale e memorabile.

Logo LiveZone
In termini di categorie di eventi, ha aggiunto la manager, “ci concentreremo soprattutto su eventi corporate, product e istituzionali, sia lato consumer, sia lato Pr e influencer, ma non intendiamo trascurare niente, dai grandi eventi sportivi a quelli musicali: abbiamo l’ambizione di non porci limiti”.

Quanto alla struttura interna, nello staff guidato da Renna sono operativi anche due creativi e tre project manager. Il new business, invece, è di competenza della Ceo dell’agenzia e, ovviamente, di Capraro.

A far la differenza nel modus operandi del Gruppo, come evidenziato proprio dal founder della holding, è il forte legame con i clienti: la nuova struttura può contare sui solidi rapporti di fiducia costruiti dal Gruppo nel corso degli anni con una molteplicità di aziende.

Nei suoi pochi mesi di vita, LiveZone ha ideato e prodotto “momenti memorabili” per: Coty, Consorzio per la Tutela del Taleggio, Motul, Pikdare, Archimed Group e Accor Hotels, in particolare per i due brand del Gruppo, Mercure e Ibis. Con Mercure è stata realizzata una live experience speciale che ha consolidato l’ispirazione locale del brand, dando il via al progetto Discover Local.

“Siamo entusiasti di dare avvio a questa nuova avventura - commenta Renna -, una nuova dimensione senza spazio e senza tempo, un luogo in cui tutto nasce e nulla si ripete, dove costruiamo eventi e li trasformiamo in esperienze indimenticabili, e questo è il luogo che chiamiamo LiveZone”.

Da citare anche il claim che accompagna LiveZone, ossia ‘Experience Pioneers’, inteso come un inno ai ricercatori di innovazione e di nuovi sentieri, oppure, per dirla con le parole di Capraro, “persone che ci credono, che sono disposte a spostare l’asticella sempre un po’ più in là, dove gli altri non hanno il coraggio di spingersi”.

Infine un commento sul logo (vedi l'immagine più sopra o apri la gallery in alto). Come spiegato dal Ceo e founder della holding, “il logo nasce come esempio di design trasformista, concepito per avere declinazioni e versioni cromatiche differenti e adattabili, perché non c’è nulla di sacro e intoccabile”.

Mario Garaffa