Celebrazione - ricorrenza

Cortina 2021: un racconto emozionante tra passato e futuro ha inaugurato i Mondiali di sci. Dalle acrobazie aeree alla grande musica italiana, passando per la magia del Carnevale di Venezia nello show firmato Triumph Group International

Il primo grande evento live, con un pubblico di 500 persone distanziate e con mascherina, dopo il lungo periodo di fermo imposto al mondo della live communication dalla pandemia. Uno spettacolo che in 75 minuti ha ripercorso la storia del grande sci mondiale valorizzando l’unicità dell’Italia, del Veneto e delle Dolomiti Patrimonio UNESCO, gettando lo sguardo a un futuro brillante grazie ai valori dello sport. Sul palco della cerimonia le esibizioni di Gianna Nannini, Francesco Gabbani, Alfa, Jacopo Mastrangelo e Andrea Casta, ma anche le performance dei ResExtensa e di ballerini acrobati, oltre ai momenti istituzionali.

Dolomiti, il territorio di una bellezza unica al mondo ha fatto da cornice alla Cerimonia d’Apertura della 46/esima edizione dei Campionati del mondo di sci alpino, in scena a Cortina d’Ampezzo domenica 7 febbraio 2021 e trasmessa in diretta su Rai2.

Il primo grande evento live, con un pubblico di 500 persone (tra invitati e cittadini) distanziate e con mascherina, dopo il lungo periodo di fermo imposto al mondo della live communication dalla pandemia.

Tra i tanti presenti a che il governatore del Veneto, Luca Zaia, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, il presidente della Fondazione Cortina 2021, Alessandro Benetton e il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda. Ambassador dell'evento iridato, Kristian Ghedina, ex campione di sci originario proprio della "Regina delle Dolomiti"

ghedina

Lo spettacolo che ha inaugurato le due settimane di competizioni sulla neve, organizzato da Fondazione Cortina 2021 in collaborazione con Triumph Group International e la regia di Roberto Malfatto, ha ripercorso in 75 minuti la storia del grande sci mondiale valorizzando l’unicità dell’Italia, del Veneto e delle Dolomiti Patrimonio UNESCO.

storia

Una narrazione fatta di luci e di suoni che attraverso un filmato e la voce dell'attore Francesco Montanari, ha dato corpo a cultura e storia di Cortina d’Ampezzo, patria degli sport invernali sin dai tempi epici delle Olimpiadi del ’56 con le immagini di Zeno Colò fino a quelle di Alberto Tomba, per poi gettare lo sguardo al futuro, fil rouge della cerimonia.

Petra Loreggian, tra le più conosciute voci di RDS, ha condotto l’evento nella sua alternanza tra i momenti dedicati allo spettacolo e quelli istituzionali, come i saluti delle Autorità e dei dirigenti FIS, la cerimonia dell’alzabandiera col Tricolore portato sul palco da Carabinieri e Guardia di Finanza in una pittoresca discesa sulla pista innevata e la sfilata delle bandiere delle nazioni partecipanti, che si è svolta per le norme anti Covid con un solo rappresentante per ciascuno dei 71 Paesi in nome dei circa 600 atleti che da lunedì gareggeranno. La portabandiera azzurra è stata Wendy Siorpaes, classe ‘85, nata proprio a Cortina, una vittoria in Coppa del mondo proprio qui, nel 2009.

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Il concept dell’evento ha descritto i valori dello sport, visti come rivincita contro la pandemia, linfa di crescita e sviluppo del territorio. Una delle leve fondamentali nell’organizzazione di una manifestazione del genere. Base dell’eredità futura che Cortina si porterà dietro, fino alle Olimpiadi del 2026. Una cerimonia dal forte valore simbolico.

A fare da colonna sonora la grande musica italiana attraverso la voce graffiante di Gianna Nannini, ma anche con le esibizioni di artisti del calibro di Francesco Gabbani, che ha cantato Futura di Lucio Dalla, AlfaJacopo Mastrangelo, il ragazzo che suonava sui tetti a Roma durante il lockdown che per l'occasione con la sua chitarra ha suonato We Are the Champions. 

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A seguire, le evoluzioni dei ResExtensa, compagnia pugliese, dedicate questa volta alla discesa libera: una danza fisica, emotiva e molto coinvolgente.

Andrea Casta con il suo violino dall'arco luminoso ha suonato la musica su cui si sono esibiti ballerini acrobati che hanno danzano in un cristallo di ghiaccio rotante nel cielo in una scenografica performance conclusiva della cerimonia di inaugurazione.

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Di grande impatto visivo ed emotivo sono state le esibizioni del Carnevale di Venezia.

Per l'occasione infatti anche la kermesse, annullata la sua versione fisica a causa della pandemia (leggi news), si è trasferita in alta quota. La sua aria festosa ha infatti invaso le strade della “Regina delle Dolomiti” per la cerimonia di apertura delle gare che si disputeranno sulle sue piste dall'8 al 21 febbraio.

In particolare, l’apertura, per volontà di Fondazione Cortina 2021, è stata affidata a una speciale edizione del Carnevale di Venezia interpretata dal genio creativo di Antonia Sautter, la celebre stilista e ideatrice dell’evento di richiamo internazionale “Il Ballo del Doge”. Protagonista è stata l’immancabile parata, che ha preso vita a suon di sontuosi abiti storici e allegorici realizzati artigianalmente nell’atelier di piazza San Marco.

Il tutto è stato condito dalle suggestive immagini di Venezia curate da Oliver Astrologo per una produzione appositamente commissionata da VELA, la società partecipata del Comune di Venezia che organizza e cura il Carnevale di Venezia.

 
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L’omaggio simbolico della città sul mare alla “Regina delle Dolomiti” è culminato quando è entrata in scena, accompagnata da Nettuno, Venezia “Regina del Mare”. A vestirne i panni è stata l’attrice Beatrice Schiaffino, che ha fatto brillare in tutta la sua luce l’abito-scultura dalle tinte lagunari, che aveva già indossato in occasione dell’ultima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia. Cortina, invece, è stata rappresentata dalla campionessa olimpica di sci alpino, Tina Maze.

L’atleta slovena ha sfoggiato un abito-scultura creato ad hoc da Sautter, che spiega: "È un costume studiato nei diversi volumi per dare sostanza alle varie sfaccettature della “Regina delle Dolomiti”, con un gioco di lunghe strisce verticali di marabù che corre per tutta la lunghezza dell’abito, a ricordare le discese ardite delle competizioni. O ancora, la corsa orizzontale e parallela di fiocchi di neve e margherite di lana bianca, un delicato accenno al susseguirsi delle stagioni, dal bianco ghiaccio dell’inverno fino al verde dorato dell’estate, quando Cortina si tinge di colorate sfumature riprese dai riccioli merlettati del corpetto".

Per la parata storico-allegorica diversi quadri coreografici. Il momento di spettacolo è l’occasione per celebrare i 1.600 anni di arte e storia che Venezia compirà il prossimo 25 marzo. 

Venezia, porta così, simbolicamente, in dono a Cortina la fantasmagorìa del suo Carnevale, contenuta in una emblematica cornucopia che auspica abbondanza e annuncia il trionfo della festosità con giocolieri, trampolieri e personaggi della commedia dell'arte. Un inno alla gioia mai sopita, un messaggio di ritorno alla vita, celebrato sotto la corona rocciosa delle Dolomiti, in un evento di portata globale che raggiungerà milioni di persone collegate in diretta televisiva da tutto il mondo, cui va a sommarsi la popolazione digitale attraverso i social media.

È un messaggio positivo e simbolicamente forte quello che Venezia e il suo Carnevale lanciano dalla neve di Cortina – commenta Simone Venturini, Assessore al Turismo del Comune di VeneziaIn quest’anno in cui tutto nel mondo è diverso a causa dell'emergenza Covid, la nostra città dimostra di non aver perso la sua positività e la sua voglia di far sapere al mondo che le sue tradizioni, il suo romanticismo, le sue arti e le sue magie sono intatte. Venezia non ha mai smesso di prepararsi per la ripartenza e ci avviciniamo all'inizio dell'anno delle celebrazioni dei 1600 anni di storia della nostra città, un'occasione unica e irripetibile a cui tutti gli amici italiani e internazionali sono invitati a partecipare. Non appena possibile la magia di Venezia tornerà ad essere vissuta dai visitatori del mondoGrazie a Cortina 2021 per questa bella amicizia tra la Regina dei mari e la Regina delle nevi, grazie alla Rai per questo spazio e a tutti coloro che hanno creduto nella possibilità di organizzare questo straordinario evento comunque, dando spazio anche al nostro Carnevale che, se mi permettete, resta il più bello del mondo”.

Lo spettacolo di suggestioni visive, musicali e vocali, è continuato con l'atmosfera dell’Arena di Verona, a testimonianza dell’unicità di un territorio italiano tra i più conosciuti e amati a livello mondiale, dove si è esibito il tenore Piotr Beczala

A rappresentare la storia e il folklore ampezzani sono state anche le note del Corpo Musicale di Cortina d’Ampezzo, che vanta una tradizione bandistica che risale al 1861, e l'esibizione di ballerini di danze tipiche locali in abiti tradizionali ampezzani. 

MF