Congresso - convegno

Bea Italia Festival 2024. Il mercato dell'IA raggiungerà il miliardo di euro nel 2025. Dopo quello bancario, nei settori TLC e media il maggiore utilizzo

Nel panel dedicato al rapporto tra AI e autenticità, esperti del settore quali Ludovica Busnach, Arianna Baldanzi ed Emanuele Landi, forniscono un quadro completo, con dati ed esempi virtuosi, sull'approccio delle aziende italiane all'innovazione tecnologica.

L’intelligenza artificiale sta entrando sempre di più nella nostra quotidianità, così come all’interno della event industry. Ne hanno parlato Ludovica Busnach, Consigliera Delegata INAZ, Vice Presidente ASSINTEC Confindustria, Arianna Baldanzi, manager of Creativity and Contents, Fastweb, ed Emanuele Landi, fondatore e amministratore unico di Landi Consulting, durante la giornata di contenuti al BEA Italia nel panel intitolato "Realtà autentica: il rapporto tra AI e Autenticità".

"L'intelligenza artificiale rappresenta uno dei passaggi epocali nella storia dell'uomo, paragonabili all'invenzione della ruota, del telefonino e di internet"- racconta Emanuele Landi -"La crescita e l'utilizzo di questo strumento rivoluzionerà i business, creerà un impatto, e di conseguenza uno shock alle persone. Oggi, al netto dei grandi eventi sportivi live, c'è la possibilità di fare eventi virtuali e digitali in maniera veloce, rapida, economica attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale".

Ne è un esempio l'evento di Disney che vinse alla cerimonia del BEA World del 2021 per la categoria Best Event Digital Award. "Al tempo non avevamo utilizzato l'intelligenza artificiale, ma abbiamo usato device tecnologici avanzati per ricreare l'interazione", racconta Landi. Altro esempio rilevante viene da un evento organizzato da Lancome, che ha saputo sfruttare l'IA per personalizzare i propri prodotti in base al feedback dei clienti, incrementando le vendite del 40%. "100.000 persone hanno seguito l'evento. Attraverso l'interazione che si è creata, Lancome ha potuto produrre una serie di personalizzazioni al prodotto. Parliamo di un evento che sarà costato in termini produttivi virtuali un decimo, un centesimo di quello che potrebbe essere un show tradizionale in uno shop e ha prodotto benefici enormi".

Attualmente in Italia sono solo il 20/30% le aziende che utilizzano deivice di intelligenze artificiali, mentre la media globale si aggira intorno al 50%. Da questi dati si denota il problema di adattamento del nostro paese verso il tema dell'innovazione. "Le PMI, così come le grandi realtà italiane, devono capire che non possono interfacciarsi all'IA con budget irrisori. Questa tecnologia deve essere integrata in maniera strutturale e decisa, con un budget dedicato", conclude Landi. 

A fargli eco è Ludovica Busnach: "L'intelligenza artificiale è una tecnologia che sta avanzando rapidamente, è pervasiva, e sta entrando in tutti gli ambiti aziendali. L'IA automatizza processi, crea efficienza operativa, e supporta l'imprenditore nelle scelte strategiche. La generazione e la creazione di valore unico resta di competenza dell'uomo".

Dal rapporto del G7 si evince che l'intelligenza artificiale valorizza le competenze umane, le sviluppa e le potenzia. È importante abbattere le barriere tecniche e culturali dell'intelligenza artificiale perché ad oggi l'adozione dell'intelligenza artificiale è molto bassa nelle PMI (circa il 17%).

"Da un punto di vista macroeconomico, il mercato digitale in Italia è in rapida crescita e ammonta a 78 miliardi di valore complessivo e nel 2027 arriverà a 90 miliardi. L'intelligenza artificiale cresce ancora di più del mercato stesso, il 2024 si chiude con un incremento del 55% e nel 2025 verrà raggiunto il miliardo di euro come mercato complessivo dell'intelligenza artificiale. Tra le realtà che adoperano maggiormente l'IA, i settori telecomunicazione e media si piazzano al secondo posto", spiega Busnach.

In questo contesto ci sono anche aziende pronte a proporre un proprio sistema d'IA interamente italiano. Fastweb ha recentemente acquisito un super computer da Nvidia con l'obiettivo di creare un'intelligenza artificiale al 100% made in Italy, una vera e propria alternativa nazionale chiamata AI Factory. 

"Il super computer si trova in provincia di Bergamo, a Ponte San Pietro, di conseguenza i dati rimangono in Italia e il controllo della filiera è presente sul territorio in termini di affidabilità e di sicurezza. Per quanto riguarda i dati utili a informare l'IA si possono scegliere diverse strade, come attingere i dati dal web, oppure scegliere dati di qualità, dati sicuri nel rispetto del copyright. In questo senso noi abbiamo attinto ai dati che avevamo già in azienda, ma abbiamo anche creato rete, a livello di sistema paese, con istituzioni e case editrici", spiega Arianna Baldanzi.

Fastweb ha infatti dato vita a partnership strategiche con Mondadori, Bignami, Istat e università con lo scopo di dotarsi di dati di qualità. Il modello utilizzato per la sperimentazione è stato chiamato MIA (Modello Italiano di Intelligenza Artificiale), proprio per sottolineare la peculiarità di questo modello, ovvero di essere nutrito con un linguaggio italiano, che rispecchia la nostra cultura e le nostre specificità.

Spazio anche alla sperimentazione nell'ambito degli eventi. Per celebrare i 25 anni dalla nascita dell'azienda, Fastweb ha chiesto a oltre 3000 dipendenti di condividere un ricordo significativo vissuto sul posto di lavoro. L'esperimento consiste nella trasformazione, attraverso l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, di ricordi scritti in una memoria collettiva da condividere durante un evento dedicato e condotto da una presentatrice virtuale. 

Lorenzo Rocca