Congresso - convegno

Bea World Festival 2022. Nella giornata del Congrestival fari accesi su “How to find them and how to keep them” e “Be a Butterfly Bar”: format interattivi e coinvolgenti, dedicati alle strategie per rapporti professionali long term e alla trasformazione

Alla Live Communication Week spazio a performance dal vivo nel segno dell’interazione con i partecipanti, chiamati a descrivere le tattiche con cui attrarre collaboratori e mantenere un rapporto duraturo con essi e parlare dell’importanza della trasformazione con l’aiuto di esperti.

Quest’anno il Bea World Festival ha assunto la forma innovativa di un Congrestival: un congress con divertimento e un festival con contenuti. I partecipanti sono stati liberi di scegliere tra una gamma di sessioni coinvolgenti, interattive e divertenti.

Il 25 Novembre il programma ha previsto “How to find them and how to keep them”, una sessione completamente interattiva, nella quale il pubblico ha condiviso le proprie esperienze e ha trovato delle soluzioni attraverso un confronto.

“Come riuscire ad attirare i propri collaboratori e come riuscire a trattenerli a lungo termine?” i partecipanti sono stati invitati a scrivere le modalità più appropriate sui diversi panel, divisi in due sezioni corrispondenti ai due diversi obiettivi. Secondo gli spettatori, il modo migliore per attirare i collaboratori è cercare diversi canditati, che non pensino e non lavorino nella tua stessa maniera, che abbiano però le stesse passioni e e attitudine di chi deve poi collaborare con loro.

Allo stesso modo per riuscire a trattenerli è necessario ascoltarli, chiedendo sempre un riscontro, rispettando i loro valori, condividendo passioni, obiettivi e piani futuri, creando sempre nuove opportunità e cercando di incanalare le stesse energie.  In questo modo, secondo i partecipanti, si riesce a condividere lo stesso percorso lavorativo con obiettivi e strategie ben definiti.

Il Festival, inoltre, ha messo in scena il “Butterfly Bar”, durante il quale si è affrontato il tema della trasformazione e si è chiesto al pubblico quale cambiamento, secondo loro, si deve affrontare per rimanere e avere successo nel settore della comunicazione.

Diversi esperti hanno parlato ai partecipanti delle proprie esperienze, trasformazioni e cambiamenti: Jens Mayer, Managing Director Jack Morton Worldwide per il mercato di lingua tedesca,  ha dichiarato di costruire solide relazioni con le persone attraverso il marketing live e digitale, seguendo il mantra mondiale di “impegno dei dipendenti”. L’esperto ha spiegato come negli ultimi 10 anni Jack Morton sia cambiata, passando dall’essere un bruco a essere una farfalla.

Questa trasformazione è avvenuta grazie alla forza principale dell’agenzia, ovvero i talenti specializzati nel controllo individuale, grazie alla Check X, una pratica di innovazione in cui si esaminano tutte le nuove tecnologie, nuovi sviluppi e nuovi contenuti web e a una forte esperienza di marca.

“La trasformazione è un processo molto lungo. Noi siamo cambiati all’inizio degli anni Sessanta attraverso l’esperienza del marchio e tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta siamo diventati la più grande agenzia specializzata in quel campo” ha spiegato Mayer. “Devi lavorare, devi trasformarti. Ci sarà dolore e ci saranno battute d’arresto ma c’è una cosa molto importante di cui hai bisogno per superare tutto ciò: la passione.”

Anche Sanne Hamel, Editor-in-chief -XSAGA, e Pieter Claassen, Production Director- XSAGA, hanno contribuito a far riflettere gli spettatori su quanto sia importante la trasformazione. Gli esperti hanno parlato della della storia di XSAGA: un’agenzia di comunicazione che crea esperienze significative che collegano persone e marchi, offrendo un contatto diretto sulla base della giusta esperienza e un potere di pensiero creativo e strategico.

Sanne Hamel, Editor-in-chief XSAGA,  ha sottolineato:”Noi crediamo nel potere dell’esperienza personale e usiamo tutte le nostre risorse per attirare le persone e avere la loro attenzione. La nostra agenzia è in continuo sviluppo ed è nostra responsabilità contribuire responsabilmente alla sua trasformazione, che passa senza sforzo tra produzioni live, ibride e completamente digitali. In tutti i casi stabiliamo sempre un contatto diretto con il nostro target, aggiungendo emozione al messaggio e di conseguenza maggiore impatto”.

Barbara Egidi