Evento culturale

Nasce Salone Raritas: il nuovo percorso espositivo del Salone del Mobile.Milano dedicato alle edizioni speciali e limitate di design, pezzi unici, antiquariato e alta manifattura creativa

Un'iniziativa dedicata al design da collezione, pezzi unici e alta manifattura, con l'obiettivo di connettere gallerie d'eccellenza con il mercato B2B e contract. Curato da Annalisa Rosso e allestito da Formafantasma, Raritas risponde alla crescente domanda di pezzi rari per definire l'identità di interni di lusso, posizionando il Salone come piattaforma per il design autoriale e di ricerca.

A Londra, Salone del Mobile.Milano presenta Salone Raritas. Curated icons, unique objects, and outsider pieces, un nuovo percorso espositivo e curatoriale dedicato alle edizioni speciali e limitate di design, pezzi unici, antiquariato e alta manifattura creativa, che esordirà dal 21 al 26 aprile 2026 a Fiera Milano, Rho

Un luogo di incontro tra gallerie d’eccellenza e la filiera internazionale del progetto – architetti, interior designer, developer, operatori dell’hospitality e del contract – dove il valore culturale dei pezzi dialogherà con la scala dei grandi incarichi contemporanei.

Curato da Annalisa Rosso, Editorial Director e Cultural Events Advisor del Salone del Mobile e il set up di Formafantasma, Salone Raritas nasce per colmare una distanza: quella fra una produzione creativa speciale e il mercato B2B del design contemporaneo. L’obiettivo è costruire un contesto selezionato, capace di mettere in rete opportunità e sguardi, generando nuove modalità di presentazione e di acquisto per opere uniche, edizioni limitate e oggetti “outsider” che, inseriti in progetti di alto profilo, riescono a definire l’identità di interni pubblici e privati.

A firmare l’allestimento è Formafantasma, che concepisce l’area di Salone Raritas come una grande lanterna architettonica: un paesaggio poroso e dichiarato nella sua materialità, pensato per esaltare i racconti custoditi al suo interno senza sovrastarli. Lo spazio, disegnato per garantire riconoscibilità e ritmo, si articola in isole modulari. Una palette cromatica e materica predefinita consente personalizzazioni calibrate, mentre la lounge centrale favorisce incontri e negoziazioni.

Nel panorama dei grandi progetti contemporanei, Salone Raritas intercetta un cambio di passo: l’ospitalità internazionale, lo sviluppo immobiliare residenziale e ricettivo e il retail esperienziale integrano sempre più opere e arredi in edizione limitata come leve di identità e posizionamento. Portare il design da collezione al Salone significa presidiare un ambito in evoluzione, mettendolo in connessione con investitori, developer e committenze che cercano qualità, rarità e un racconto coerente come nuovi indici di valore per hotel, residenze e spazi pubblici.

Salone Raritas nasce da un’intuizione che è anche una responsabilità: leggere l’evoluzione del mercato internazionale e offrire una risposta coerente con l’identità del Salone del Mobile.Milano. Il nostro ruolo, da sempre, è anticipare i tempi: oggi lo facciamo aprendo un nuovo capitolo dedicato al design autoriale, di ricerca e all’antiquariato – un territorio straordinariamente fertile – che entra in relazione diretta con il sistema professionale del progetto. Salone Raritas sarà una piattaforma curatoriale con una forteconsapevolezza di mercato, in grado di intercettare la crescente domanda di pezzi rari e iconici da parte di architetti, sviluppatori, brand e investitori, che oggi riconoscono in questo tipo di design un asset strategico per affermare identità e visione. In un momento in cui il mondo professionale punta su unicità, contenuto e qualità, Salone Raritas interpreta appieno il ruolo della Manifestazione come attivatore di connessioni, visioni e linguaggi internazionali” afferma Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano e conclude: “Questo progetto si inserisce in continuità con la nostra storia, ma costituisce un’apertura sostanziale verso nuovi scenari: per la prima volta, pezzi unici e di ricerca, edizioni limitate, alta manifattura creativa entrano pienamente nel cuore del Salone. Accogliere e valorizzare questi pezzi significa riconoscere il valore di quel design concepito per durare nel tempo, che il Salone ha sempre promosso e sostenuto come espressione autentica di cultura progettuale. Contestualmente, apriamo un nuovo canale di dialogo diretto con il mondo del B2B e del contract, dando forma a una piattaforma pensata per rispondere alle esigenze di un pubblico professionale, attento alla qualità, all’identità e al valore culturale dei progetti”.

Abbiamo lavorato alla costruzione di un ecosistema progettuale, culturale e commerciale inedito, capace di offrire un’occasione concreta e di valore sia per gli espositori sia per i visitatori, generando nuove connessioni e opportunità di mercato” spiega Annalisa Rosso, Editorial Director e Cultural Events Advisor per il Salone del Mobile e curatrice di Salone Raritas.

Con Salone Raritas si apre un nuovo capitolo per il segmento del collectible design, che evolve e amplia le proprie caratteristiche e il perimetro delle possibilità. Salone Raritas costruisce canali aperti di comunicazione tra realtà che fino a ieri sembravano distanti, offrendo a molte di esse l’occasione di incontrarsi per la prima volta. Il Salone si conferma così un’istituzione capace di generare relazioni, prospettive e nuove forme di crescita condivisa”.

Il progetto verrà valorizzato dall’ecosistema del Salone: una piattaforma globale che ogni anno convoca oltre 300.000 visitatori da più di 160 Paesi e attira oltre 5.200 giornalisti internazionali, moltiplicando la visibilità di un settore che tradizionalmente opera su scala ridotta. Nello spazio di Salone Raritas, questa scala si traduce in un racconto curato e immediatamente leggibile, dove il carattere di ciascuna galleria rimane intatto all’interno di una partitura espositiva unitaria.

Per Formafantasma, Andrea Trimarchi e Simone Farresin, l’allestimento è un dispositivo critico oltre che funzionale: “Abbiamo immaginato Salone Raritas come un paesaggio architettonico leggibile e permeabile, una lanterna che pone la luce e il ritmo al servizio dei pezzi. Il progetto, modulare e rispettoso, permette a ogni galleria di manifestare la propria identità mantenendo un racconto corale, pensato per la memoria del visitatore e per l’efficacia del mercato”.