Evento educational

Al via il primo round di Business Intergenerational Game: 1.268 partecipanti divisi in 163 squadre si sfidano durante la manifestazione organizzata da CFMT. Il 12 dicembre al MUDEC l’evento conclusivo

Un vero e proprio 'business game' che si sviluppa su una piattaforma tecnologica web-based creata ad hoc. Lo scenario di partenza è identico per tutte le squadre. Ogni squadra rappresenta una struttura alberghiera che versa in una situazione di difficoltà evidenziata da risultati di mercato insoddisfacenti. Il mercato di riferimento è sia nazionale sia globale. L’obiettivo finale è risanare l’azienda. Per raggiungere questo obiettivo le squadre avranno un mese di tempo che corrisponderà ad un anno di gestione dell’azienda, suddiviso in quattro round (equivalenti ai trimestri).

Martedì 22 ottobre, si è svolto il primo round di BIG, il Business Intergenerational Game ideato e organizzato da CFMT, il Centro di Formazione Management del Terziario nato nel 1994 da un’intuizione di Manageritalia e Confcommercio. Basato su un metodo di apprendimento che prevede la stretta collaborazione di manager e giovani studenti universitari e neolaureati, il progetto è finalizzato a fondere l’esperienza dei dirigenti con le competenze digitali dei giovani appassionati del mondo del business, in una simulazione a squadre dove manager affermati, laureati e studenti universitari si sfideranno per risanare un’azienda in difficoltà.

Le iscrizioni, aperte lo scorso 18 luglio, si sono concluse il 6 ottobre, registrando un numero di adesioni che ha superato le aspettative: saranno infatti ben 163 le squadre che si sfideranno in questo business game, quasi il doppio rispetto alla prima edizione, che ne contava 88, a testimonianza del grande successo riscosso dal progetto. All’interno di ciascuna squadra, un gruppo misto di manager, giovani studenti e neolaureati, per un totale di 1.268 iscritti. Tra di loro 362 senior e 906 junior provenienti da tutta l’Italia e persino dall’estero, con partecipanti da Austria, Portogallo, Francia, Scozia, Spagna, Svizzera, Liechtenstein, Belgio.

Da nord a sud, sono numerosi e prestigiosi i nomi dei 102 Atenei rappresentati dai giovani in gara: dall’Università degli Studi di Brescia, che si presenta con ben 82 junior, record di parte- cipazione, all’Università degli Studi di Catanzaro 'Magna Graecia' con 58 concorrenti, fino all’Università degli Studi di Napoli 'Federico II', l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, 'La Sapienza' di Roma, la 'Cattolica' di Milano. Non mancano giovani dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, della LUISS Guido Carli e anche Istituti stranieri come l’Università del Liechten- stein, la Ghent University o l’International School Basel. Da segnalare anche il dato riguardante l’età media dei partecipanti: 24 anni per i junior e 46 anni per i senior.

BIG è una simulazione della realtà aziendale, un vero e proprio 'business game' che si sviluppa su una piattaforma tecnologica web-based creata ad hoc. Lo scenario di partenza è identico per tutte le squadre. Ogni squadra rappresenta una struttura alberghiera che versa in una situazione di difficoltà evidenziata da risultati di mercato insoddisfacenti. Il mercato di riferimento è sia nazionale sia globale. L’obiettivo finale è risanare l’azienda. Per raggiungere questo obiettivo le squadre avranno un mese di tempo che corrisponderà ad un anno di gestione dell’azienda, suddiviso in quattro round (equivalenti ai trimestri).

Ogni squadra, composta da almeno 4 giovani, oltre ai manager, si confronterà direttamente con il mercato e non avrà rapporti diretti con le altre squadre. Nella simulazione saranno rappresentate tre funzioni aziendali: direzione di gestione alberghiera; amministrazione e controllo; marketing - vendite. I membri di ogni squadra apparterranno a una di queste funzioni aziendali, o come responsabili (un solo membro per funzione) o come specialist. L’assegnazione dei ruoli è lasciata ai membri della squadra.

All’inizio del primo round, che ha preso il via martedì 22 ottobre, sono stati forniti ad ogni squadra i dati storici relativi al mercato e alla gestione dell’albergo nei due anni precedenti, e un pannello di controllo che riporta i principali indicatori di valutazione e gestione. Durante lo svolgimento del business game ogni squadra dovrà analizzare la situazione, pervenire ad una serie di decisioni e metterle in atto utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’ambiente simulato. Al termine di ogni round è previsto un checkpoint nel quale saranno fornite ad ogni squadra (profitto, EBIT, etc), alcuni feedback e una serie di informazioni chiave per il round successivo (andamento del mercato, eventi istituzionali, legislativi e politici, etc), come da regolamento. Una giuria formata da manager, giovani imprenditori, giornalisti, docenti e consulenti, premierà i gruppi che, meglio di altri, otterranno risultati aziendali di successo facendo leva sulla collaborazione intergenerazionale.

Il 12 dicembre prossimo a Milano presso il MUDEC si terrà, infatti, l’evento conclusivo durante il quale verranno presentati gli output formativi prodotti da BIG e l’assegnazione dei riconoscimenti. Per i giovani vincitori primi classificati è previsto un Learning Tour in una struttura internazionale e 3.000 Euro da spendere in corsi di formazione nelle più prestigiose Università italiane, mentre per le squadre arrivate al secondo e terzo posto un riconoscimento rispettivamente di 2.000 e 1.000 Euro.

“Abbiamo voluto dare ai giovani l’occasione di toccare con mano le dinamiche che si sviluppano in azienda e di confrontarsi con chi il mondo delle Aziende lo vive in prima persona - commenta il Presidente di CFMT Pietro Luigi Giacomon - abbiamo, allo stesso tempo, voluto dare ai manager l’occasione di confrontarsi con tutti quei giovani che sono affascinati dal mondo del business, che vogliono mettersi in gioco e che nei prossimi anni potrebbero entrare a far parte del loro team di lavoro”.

“La formazione continua che un centro come CFMT progetta - aggiunge il Direttore Nicola Spagnuolo - non è solo quella delle attività in aula ma passa anche attraverso occasioni come questa che fa del confronto intergenerazionale la principale fonte di crescita”.

I risultati finali del progetto saranno rielaborati da CFMT in chiave formativa così da evidenziare le migliori modalità di collaborazione intergenerazionale in modo concreto ed esperienziale attraverso la creazione di modelli e prassi di gestione efficace dei gruppi di lavoro articolati per competenze e per valori generazionali di riferimento.