Evento pubblico

Al via con Vodafone e Zero Open Design

Il laboratorio sperimentale per condividere idee e contenuti attraverso la connettività è giunto al suo secondo modulo. Dall'1 al 15 marzo si terranno una serie di appuntamenti e incontri che avranno come tema centrale l'esplorazione del rapporto fra design e tecnologia attraverso la connettività e l’innovazione.
Open è un laboratorio di idee e di innovazione, nato da una collaborazione tra Vodafone e Zero, ospitato all’interno degli spazi della Triennale di Milano, in cui per oltre 3 mesi si susseguiranno eventi, serate a tema e incontri strutturati su 6 moduli: cibo, arte, design, famiglia, musica e sport, tutto inquadrato nell’ottica della tecnologia e della connettività.
opendesign.jpg
Dopo il cibo, prende avvio dall'1 al 15 marzo Open Design, il secondo modulo del progetto curato da Marco Sammicheli, design editor della casa editrice dal 2007, atto a esplorare il rapporto fra design e tecnologia attraverso la connettività e l’innovazione. Luoghi, applicazioni e device sono gli elementi di un sistema in cui i designer sono gli attori capaci di produrre visioni e servizi. Durante Open si discuterà di come disegnare la tecnologia, verranno testate le app quale dispositivo per promuovere il proprio lavoro o per riscriverne metodi e percorsi ideativi; verranno raccontate esperienze e servizi per rileggere il contributo tecnologico come elemento identitario di un progetto di design. 

L'appuntamento rappresenterà un'occasione d'incontro con i designer, gli studiosi, i curatori e i progettisti delle applicazioni, che parleranno dell'aggiornamento che le loro professioni registrano quotidianamente per sintonizzarsi con gli strumenti messi a disposizione dalle nuove tecnologie.

Tra gli eventi in programma, una tavola rotonda con Matteo Vecchi, Marco Morona, Marco Ferrari, Ivan Pedri e Stefania Casacci, cinque giovani professionisti impegnati nel campo dell’architettura, del movie, della grafica, del prodotto e della moda si confrontano sull'apporto e le trasformazioni che le nuove applicazioni offrono al mestiere, l'incontro con Lars Teichmann, designer dell’applicazione dello studio londinese Zaha Hadid Architects e il confronto con Christian Bolognesi di Italdesign che introduce Giugiaro Timeline, l'applicazione per navigare i progetti di un maestro del Made in Italy.